La stretta di mano fra il ministro sudcoreano dell'Unificazione, Cho Myoung-Gyon, capo della delegazione della Corea del Sud, e il responsabile della delegazione della Corea del Nord, Ri Son-Gwon (Ansa)
La Corea del Nord, nell'ambito delle discussioni di alto livello di oggi con la Corea del Sud, ha proposto di inviare alcuni suoi atleti e una delegazione di alto livello ai Giochi olimpici del mese prossimo in Corea del Sud. Le due Coree, inoltre, hanno deciso di riaprire da domani la "linea rossa" telefonica di comunicazione militare, come chiesto da Seul.
Il faccia a faccia di oggi tra le due Coree, il primo da due anni e che si tiene dopo le tensioni scatenate dall'escalation nucleare di Pyongyang, ha luogo a Panmunjom, villaggio al confine dove fu firmato il cessate il fuoco della guerra di Corea del 1950-1953, e precisamente nella Casa della pace, un edificio sud-coreano dell'area di sicurezza congiunta (Jsa), situata poco a sud della demarcazione in cemento in cui sono dispiegati soldati di entrambi i Paesi. Seul ha approfittato di questa riunione per chiedere che venga organizzato parallelamente alle Olimpiadi un incontro delle famiglie separate dalla guerra di Corea del 1950-1953.
Seul si sforza di presentare come "Olimpiadi della pace" i Giochi invernali che si terranno dal 9 al 25 febbraio a Pyeongchang, cioè a soli 80 chilometri dalla zona demilitarizzata. Ma affinché la definizione che vuole la Corea del Sud abbia senso, è essenziale la partecipazione della Corea del Nord ai Giochi.
Oltre che sportivi, il Nord ha proposto di inviare alle Olimpiadi una delegazione di alto livello composta da sostenitori, artisti e una squadra di dimostrazione di taekwondo, ha spiegato alla stampa il ministro aggiunto sudcoreano all'Unificazione, Chun Hae-Sung. Resta ancora da determinare se i rappresentanti faranno un'entrata comune alle cerimonie di apertura e chiusura, come Seul ha proposto. L'alloggio della delegazione nordcoreana dovrà essere finanziato da Seul. Soltanto due atleti nordcoreani si sono qualificati, ma il Nord dovrebbe inviare al Sud un gruppo di ragazze pompon, secondo quanto prevedono gli analisti.
Per recarsi alla Casa della pace la delegazione nordcoreana ha attraversato a piedi la linea di confine militare, a qualche metro dal luogo dove un disertore nordcoreano è stato raggiunto dai proiettili esplosi dai suoi ex colleghi circa due mesi fa. Prima di entrare nell'edificio c'è stata una stretta di mano fra il ministro sudcoreano dell'Unificazione, Cho Myoung-Gyon, capo della delegazione della Corea del Sud, e il responsabile della delegazione della Corea del Nord, Ri Son-Gwon, capo del dipartimento nordcoreano incaricato degli affari intercoreani. Conformemente alla tradizione nordcoreana, Ri indossava un distintivo con il ritratto del padre fondatore della Corea del Nord, Kim Il-Sung, e quello del figlio e successore Kim Jong-Il. Il sudcoreano Cho, dal canto suo, portava un distintivo con i colori della Corea del Sud.
La Cina accoglie con favore i colloqui tra le due Coree, ha riferito il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lu Kang. «Come Paese vicino della penisola coreana, la Cina sostiene le recenti azioni positive adottate dalle due Coree per facilitare le loro relazioni», ha detto Lu.