martedì 25 giugno 2024
Nato nel 1971, fonda Wikileaks nel 2006. Nel 2010 la pubblicazione dei documenti riservati sulle violenze dell'esercito americano
Julian Assange

Julian Assange - Epa

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Cosa ha rivelato Julian Assange

A luglio 2010 il sito WikiLeaks cominciò a pubblicare l’Afghanistan War Diary, una raccolta di 90 mila documenti del governo Usa sulle operazioni militari a Kabul. Pochi mesi dopo, fu la volta di 400 mila file sulla guerra in Iraq. Materiale “top secret” che ha svelato al mondo i crimini commessi dall’amministrazione statunitense nei teatri di conflitto. Tra i 10 milioni di dossier rivelati c’era anche quello sui metodi di tortura dei prigionieri a Guantánamo Bay e sugli attacchi dagli elicotteri Apache contro obiettivi civili a Baghdad.

Di cosa è accusato

Le autorità Usa gli hanno imputato 17 capi ai sensi dell’Espionage Act, una legge del 1917 che punisce coloro che passano informazioni riservate al nemico. Reato che contempla condanne fino a 175 anni di detenzione in un carcere di massima sicurezza. Ad agosto 2010 la Svezia emise a suo carico un mandato di arresto europeo per stupro. Nove anni dopo l’indagine fu archiviata.

La detenzione

Assange è detenuto nel carcere londinese di Belmarsh dall’11 aprile 2019. Ci è finito dopo sette anni di asilo presso l’ambasciata britannica dell’Ecuador. Confinato in un piccolo appartamento, senza mai uscire, si allenava con un tapis roulant utilizzando una lampada per compensare la mancanza di luce naturale. Situazione che lui stesso paragonava alla vita in una stazione spaziale. La sua permanenza nella missione diplomatica è finita quando il governo di Quito decise di consegnarlo alle autorità del Regno Unito.

La campagna internazionale

L’estradizione negli Stati Uniti è stata contrastata dagli attivisti per i diritti umani e dalle associazioni per la libertà di stampa di tutto il mondo che lo considerano come difensore del diritto dell’opinione pubblica a sapere cosa fanno i governi. La petizione #freeassange organizzata nel 2020 da Reporter senza frontiere superò le 100mila firme. Da luglio 2022 Assange è membro ad honorem dell’Ordine dei giornalisti italiani. Onoraria è anche la cittadinanza concessagli da Roma, Napoli e Bologna.

​Le tappe fondamentali della vita di Assange e del caso Wikileaks

1971: Nasce il 3 luglio a Townsville, in Australia. Durante la sua infanzia e gioventù, in cui si sposta di posto in posto, frequenta 37 scuole.

Anni '90: diventa un programmatore di computer e sviluppatore di software, con un talento per l'hacking.

2003-2006: studi di fisica e matematica presso l'Università di Melbourne.

2006: fonda wikileaks.org per consentire ai whistleblowers, le gole profonde, di pubblicare documenti sensibili su Internet senza essere rintracciati; si tratta di un sito specializzato nella rivelazione di documenti segreti con, dice Assange, "una decina di persone provenienti dall'ambito dei diritti umani, dei media e dell'alta tecnologia".

Luglio 2010: a partire da luglio, Wikileaks pubblica documenti militari classificati della diplomazia americana e sulle guerre in Afghanistan e in Iraq, rendendo Assange un "nemico pubblico" negli Stati Uniti;

Novembre 2010: i procuratori svedesi emettono un mandato di arresto europeo a carico di Assange per accuse di stupro e violenza sessuale nei confronti di due donne. Lui nega le accuse.

2012: per sfuggire all'estradizione dal Regno Unito, chiede asilo politico all'Ecuador e si rifugia nell'ambasciata del Paese sudamericano a Londra. L'asilo viene concesso nelle settimane successive.

2016: Wikileaks pubblica 20mila e-mail hackerate allo staff elettorale della candidata democratica Usa Hillary Clinton;

19 maggio 2017: i pubblici ministeri svedesi abbandonano l'indagine per stupro. Lo stesso anno, il 12 dicembre, Assange ottiene la cittadinanza dell'Ecuador.

Ottobre 2018: l'avvocato di Wikileaks definisce "disumane" le condizioni di vita di Assange nell'ambasciata; Quito, con cui i rapporti sono ormai tesi, gli impone regole che riguardano in particolare le sue visite e le sue comunicazioni: il loro non rispetto implica il ritiro della protezione diplomatica;

2 aprile 2019: il presidente dell'Ecuador, Lenin Moreno, afferma che Assange ha violato ripetutamente le condizioni del suo asilo.

11 aprile 2019: la polizia britannica entra nell'ambasciata di Quito a Londra e arresta Assange, dicendo che il suo asilo è stato ritirato.

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