mercoledì 17 luglio 2024
Il leader democratico: «È stato un errore usare la parola bersaglio parlando dell'avversario». Ma poi attacca: «Non sono io ad aver detto di voler essere un dittatore dal primo giorno»
Biden riparte: «Sono vecchio, ma lucido». E chiama Trumo a un nuovo duello in tv

REUTERS

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È il ritorno in scena di Joe Biden, per non lasciare il palcoscenico solo a Donald Trump e alle ovazioni plebiscitarie della Convention repubblicana a Milwaukee. Dopo lo sconcerto per il fallito attentato contro il rivale in Pennsylvania e dopo il discorso istituzionale, dallo studio ovale della Casa Bianca per stigmatizzare ogni forma di violenza nella vita politica americana, con una lunga intervista alla Nbc dalla Casa Bianca, Joe Biden riprende la sua campagna elettorale. Toni pacati, ammette di avere usato una espressione sbagliata, due settimane, nei confronti di Trump. Ma Biden non arretra di centimetro: difende la sua «acutezza cerebrale» e si dice pronto per un nuovo confronto televisivo con con Donald Trump a settembre. La “nomination” democratica, grazie al voto online, potrebbe essere certa già a fine luglio, prima cioè della convention democratica: ipotesi contestata però da alcuni deputati democratici. Insomma, la partita elettorale, come del resto quella mediatica – dopo un fine settimana di passione e furore repubblicano – è ancora tutta da giocare da qui al voto del 5 novembre.

«È stato un errore», ammette Biden, aver usato la parola “bullseye”, bersaglio, rivolto a Trump. « Intendevo dire concentrarci su di lui, concentrarci su quello che sta facendo. Concentrarci sulle sue politiche, concentrarci sul numero di bugie che ha detto al dibattito», ha spiegato. Ma poi tutta l’attenzione è sulle parole aggressive e arroganti del rivale per la Casa Bianca: « Non sono io ad avere detto: “Voglio essere un dittatore dal primo giorno”. Non sono io il tipo che si è rifiutato di accettare l’esito delle elezioni. Non sono io il tipo che ha detto che non avrebbe accettato l’esito di queste elezioni automaticamente. Non puoi amare il tuo Paese solo quando vinci. E quindi l’attenzione era su ciò che stava dicendo », ha spiegato Biden . Incalzato da Lester Holt Holt sulla possibilità di aver utilizzato un linguaggio incitante, Biden ha risposto che era necessario definire Trump una «minaccia alla democrazia » per la sua retorica comunicativa di cui fornisce un rapido riassunto. « Non sono coinvolto in quella retorica. Ora il mio avversario è coinvolto in quella retorica: dice che sarà un bagno di sangue se perde, dice che perdonerà tutte le azioni, immagino sospenderà le condanne di tutti coloro che sono stati arrestati e condannati ad andare in prigione per quello che è successo al Campidoglio» e ricorda pure lo scherno del marito di Nancy Pelosi «quando venne colpito con un martello». E poi replica con fermezza ai dubbi sulla sua efficienza fisica e mentale: «Sono vecchio», ha ammesso, ma «ho solo tre anni più di Trump». Inoltre «la mia acutezza mentale è dannatamente buona» difendendo il suo operato in tre anni e mezzo anche se ha riconosciuto come legittima la domanda sulla sua età. E poi si è chiesto retoricamente: «Chi consulto su questioni come se rimanere in corsa o meno? Me stesso, lo faccio da molto tempo».

Insomma, poco prima di ricominciare i comizi nello stato del Nevada, Trump rilancia senza apparenti tentennamenti, e nonostante il pressing di parte dell’establishment democratico, la sua corsa alla Casa Bianca: « Non so se la sparatoria a Donald Trump ha cambiato la traiettoria delle elezioni». La preoccupazione è più per il clima sociale che si respira da tempo nell’America profonda: « Non ho mai visto una circostanza in cui attraversi alcune parti rurali del paese, le persone hanno grandi cartelli e ancora cartelli di Trump... che dicono F(fuck, ndr)-Biden e un ragazzino lì che alza il dito medio». Mentre Biden fa sapere nuovi dettagli sulla sua conversazione con Trump dopo il tentativo di omicidio di sabato, definendo la chiamata «molto cordiale». «Gli ho detto quanto ero preoccupato e volevo assicurarmi di sapere come stava effettivamente», ha dichiarato Biden alla Nbc. “Ha detto che stava bene. E mi ha ringraziato per averlo chiamato. Gli ho detto che era letteralmente nelle preghiere di Jill e mie e che tutta la sua famiglia stava resistendo a tutto questo », ha aggiunto. Toni pacati, nessuna marcia indietro, e nessun timore dopo l’attentato in Pennsylvania: « Mi sento al sicuro con il Secret Service» ha assicurato Biden dopo le polemiche sulla protezione data all’ex presidente. La sfida con Donald Trump, par di capire, è appena iniziata: «Sono pronto per un secondo dibattito contro Donald Trump a settembre».

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