giovedì 20 febbraio 2025
Cinque ordigni piazzati su mezzi di trasporto pubblico sarebbero dovuti esplodere contemporanamente all'ora di punta. Tre effettivamente sono scoppiati. Nessuna vittima, tregua a rischio
Manifestazioni delle famiglie degli ostaggi a Tel Aviv

Manifestazioni delle famiglie degli ostaggi a Tel Aviv - Reuters

COMMENTA E CONDIVIDI

Cinque bombe, tre esplose e due fatte brillare, piazzate su autobus in diverse zone nei pressi di Tel Aviv, sarebbero dovute saltare in aria contemporaneamente. Non ci sono state vittime, ma «è un miracolo, poteva essere una strage», ha riferito la polizia. L'allarme è altissimo nella notte in Israele dopo l'episodio che per le autorità è di matrice terroristica palestinese costringendo il primo ministro Benyamin Netanyahu a riunire i vertici della sicurezza per valutare l'accaduto.
Secondo fonti della sicurezza israeliana, le bombe sugli autobus sono state piazzate da terroristi provenienti dalla Cisgiordania, ed è in corso la ricerca di almeno uno dei sospettati. Gli odigni si sarebbero dovuti attivare simultaneamente in un maxi attacco coordinato su autobus e treni nella mattinata del 21 febbraio all'ora di punta. Su una delle borse dove era stato nascosto un ordigno inesploso è stata rinvenuta la scritta in arabo "Vendetta da Tulkarem". L'allarme è scattato dopo le esplosioni su due autobus appena arrivati nei parcheggi a Bata Yam, vicino a Jaffa. «Miracolosamente, gli autobus sono arrivati al parcheggio appena prima dell'esplosione», hanno affermato responsabili locali, lanciando immediatamente l'allarme agli autisti degli autobus della città e chiedendo a tutti i passeggeri di scendere alla fermata più vicina per sottoporre i mezzi alla scansione che rileva esplosivi. «Se trovate una borsa sospetta, vi prego di segnalarlo», ha comunicato un messaggio vocale all'altoparlante sui bus. Poi la notizia delle verifiche da parte della polizia e dello Shin bet (intelligence interna) su una terza esplosione avvenuta su un autobus in un parcheggio di Wolfson, vicino a Tel Aviv, e il ritrovamento delle altre due bombe inesplose sugli autobus del parcheggio di Yimit 2000 e di Wolfson. Il ministro dei Trasporti israeliano Miri Regev ha dato ordine di «fermare e ispezionare tutti gli autobus, i treni pesanti e leggeri e di agire secondo le istruzioni dello Shin Bet e della polizia», mentre sono stati rafforzati i controlli all'aeroporto di Tel Aviv. Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha quindi ordinato all'esercito di "intensificare le operazioni" in Cisgiordania. «Alla luce dei gravi tentativi di attacco nella regione Gush Dan da parte di organizzazioni terroristiche palestinesi contro la popolazione civile in Israele, ho dato l'ordine all'esercito di intensificare le operazioni per combattere il terrorismo nel campo profughi di Tulkarem e in tutti i campi profughi di Giudea e Samaria», ha dichiarato Katz in una nota.

Dal canto suo Il battaglione Tulkarem di Hamas ha lasciato intendere la propria responsabilità negli attentati: «La vendetta dei martiri non sarà dimenticata finché l'occupante sarà presente sulla nostra terra. Questa è una jihad di vittoria o martirio», avrebbero affermato alcuni dei miliziani.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: