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Dopo 30 anni l’Ordine di Malta torna in Somalia. Ha rifornito due ospedali di Mogadiscio a fine maggio con un C130 dell’Aeronautica militare carico di farmaci, kit chirurgici, dispositivi di protezione sanitaria, culle termiche, carrozzelle destinati a due ospedali della capitale somala, l’ex De Martino e l’ex Forlanini.
Un gesto di solidarietà importante da parte di un organismo di solidarietà internazionale legato alla chiesa cattolica apprezzato da autorità e popolazione del paese dilaniato da 30 anni di guerra civile e dagli attacchi dei terroristi jihadisti di Al Shabaab legati ad Al Qaeda. Nell'ex colonia italiana del Corno d'Africa non ci sono più luoghi di culto cristiani dopo la distruzione della cattedrale di Mogadiscio il cui rudere solo di recente è stato cintato e il paese è al secondo posto al mondo per la persecuzione dei cristiani secondo il rapporto 2024 di Porte Aperte.
“L’iniziativa rappresenta un primo passo volto a ripristinare i rapporti con il paese del Corno d’Africa, uno dei più poveri ed instabili del mondo - racconta il Gran Cancelliere Riccardo Paternò di Montecupo -. Le attività umanitarie dell’Ordine di Malta in Somalia, con la quale vennero allacciate le relazioni diplomatiche nel 1961, si sono concentrate in passato prevalentemente nell’assistenza medico sanitaria ai malati del morbo di Hansen. I due ospedali cui sono andati gli aiuti hanno bisogno di molte cose”. La consegna, effettuata con l'aiuto dei militari italiani di stanza nella capitale somale all’ospedale ex De Martino, vicino al porto, unica struttura pubblica di Mogadiscio a fornire cure gratuite alla popolazione somala, è stata effettuata dall’ingegner Pierangelo Panozzo, che si è recato poi in un orfanotrofio e nel carcere femminile della città per consegnare alle detenute macchine da cucire e materiale da sartoria. Oltre ad essere fragile perché dilaniata da trent’anni di guerra civile, la Somaila è alle prese con i fenomeni più estremi dei mutamenti del clima, dalle inondazioni alla siccità. Ed è uno dei paesi più corrotti del globo. Un parlamentare somalo ha denunciato addiritura corruzione e ammanchi dentro la Banca centrale che falsificherebbe i report destinati a organismi come il Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale. La situazione umanitaria, secondo Usaid, resta grave con sette miloini di persone su una popolazione di 18,5 milioni che hanno bisogno di assistenza umanitaria. Gli sfollati interni sono 4 milioni e 3,5 milioni rischiano di affrontare una gravi insicurezze alimentare. "Ecco perché gli aiuti dell'Ordine di Malta, che intrattiene relazioni diplomatiche con 38 paesi in Africa e ha lo status di Rappresentante permanente presso l’Unione Africana - sottolinea il Gran Cancelliere - e ha in corso numerosi progetti, gestiti in massima parte dal Malteser International, l’agenzia di soccorso internazionale, per donne e bambini e i più vulnerabili sono un atto di diplomazia umanitaria coraggiosa e importante".
Un atto di coraggio è intanto stato effettuato il 17 giugno scorso da due carabinieri del reggimento paracadutisti Tuscania in servizio di scorta presso l'ambasciata d'Italia a Mogadiscio, che hanno salvato la vita a un bagnante in difficoltà nel tratto di mare che costeggia l'area aereoportuale nella zona rossa. Inoltratosi incautamente al largo nonostante le condizioni proibitive, il bagnante - un funzionario polacco della missione "European Union Capacity Building" (Eucap) Somalia - non era più stato in grado di tornare a riva e, spinto dalle onde, aveva sbattuto violentemente la testa contro gli scogli. Uno dei militari esperto in soccorso marittimo, allertato da un altro collega che stava assistendo alla scena, si è tuffato ed è riuscito a mettere in salvo il malcapitato. Il capo della missione Eucap Somalia ha consegnato ai due militi un attestato di benemerenza e una medaglia.