sabato 28 gennaio 2023
Le immagini del pestaggio di Tyre Nichols scuotono gli Usa. Disordini e manifestazioni in molte città.
Picchiato a morte da 5 agenti: nuove proteste contro la polizia

Reuters

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È stato diffuso il terzo dei quattro video dell'arresto di Tyre Nichols, 29 anni, l'afroamericano fermato a Memphis, Tennessee, e morto tre giorni dopo a causa delle ferite riportate. I cinque poliziotti, afroamericani come la vittima, sono stati licenziati e incriminati per una serie di reati tra cui omicidio di secondo grado, sequestro aggravato e aggressione aggravata.

Nel terzo video la maggior parte delle immagini sono oscurate, la bodycam dell'agente non sembra in funzione. Si sente solo l'audio e Nichols lamentarsi. Le immagini sono state registrate la sera del 7 gennaio e documentano la violenza con cui i poliziotti si accaniscono su una persona inerme, disarmata, in manette.

I primi tre video vengono delle body cam in dotazione ai poliziotti e mostrano la concitazione, il fiatone degli agenti che hanno rincorso Nichols, fermato per un'infrazione stradale. Il terzo video, in realtà, registra solo l'audio, perché la telecamera è girata verso l'interno, forse nella concitazione dell'inseguimento, forse non casualmente. Perché è quella che avrebbe potuto mostrare da vicino l'aggressione brutale, documentata invece da una telecamera di sicurezza piazzata in alto, all'incrocio della strada, di cui gli agenti potrebbero non aver avuto la consapevolezza.

Le immagini, senza audio, sono sconvolgenti, come aveva confessato qualche ora prima il direttore dell'Fbi, Christopher Wray: Nichols è a terra, le mani legate dietro la schiena, tenuto fermo da due poliziotti, quando a un certo punto arriva un terzo poliziotto e comincia a colpire Nichols alla testa, come fosse un pallone da football.

Uno, due, tre calci, poi due pugni, poi un altro calcio. L'uomo arrestato si accascia, poi viene appoggiato con la schiena sulla portiera di un'auto, in attesa dei soccorsi. Nei tre video con l'audio continua a dire "mamma, mamma", espressione tipica di molti afroamericani, così come "mamma" aveva invocato George Floyd, l'afroamericano ucciso nel maggio 2020 durante un arresto a Minneapolis, Minnesota.

Reuters

Decine di persone hanno protestato davanti alla Casa Bianca dopo la diffusione delle immagini con cartelli che chiedevano "la fine del terrore della polizia", "giustizia per Tire Nichols" e "imprigionare i poliziotti assassini". Disordini anche a New York: decine di persone si sono radunate a Times Square e un video divenuto virale sui social mostra un giovane che sfonda a calci il parabrezza di un'auto della polizia, e l'arrivo degli agenti che lo immobilizzano.

ANSA

Joe Biden, si è detto "oltraggiato e profondamente addolorato" dal video del pestaggio. "Il filmato lascerà le persone giustamente indignate", ha detto il presidente in una dichiarazione, esortando i manifestanti a rimanere pacifici. "Coloro che cercano giustizia non dovrebbero ricorrere alla violenza o alla distruzione".

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