Il presidente Usa Donald Trump - Reuters
I taleban hanno annunciato di avere consegnato all'inviato Usa Zalmay Khalilzad un documento che contiene un'offerta di cessate il fuoco temporaneo in Afghanistan, che durerebbe fra 7 e 10 giorni. La consegna è avvenuta ieri in Qatar. L'offerta viene considerata un'opportunità che aprirebbe una finestra per un eventuale accordo di pace per l'Afghanistan, che successivamente consentirebbe agli Usa di riportare a casa le truppe e porre fine a 18 anni di guerra, il conflitto più lungo per gli Stati Uniti.
L'inviato Usa Khalilzad pressava per un cessate il fuoco ma al momento non è chiaro se la proposta sarà sufficiente per permettere la ripresa dei colloqui con i taleban, il cui obiettivo finale è quello di firmare un accordo di pace. Precedentemente, Khalilzad sosteneva che l'accordo Usa-talebani dovesse includere anche l'avvio di negoziati interafghani per avviare un percorso per un Afghanistan post guerra. Questo percorso dovrebbe affrontare temi spinosi come un cessate il fuoco permanente, i diritti delle donne e delle minoranze e il destino di migliaia di combattenti taleban nonché di milizie leali ai signori della guerra di Kabul. Ma i taleban si sono rifiutati finora di parlare con il governo afghano del presidente Ashraf Ghani e del Chief Executive Abdullah Abdullah. I due attualmente sono in contrasto su chi abbia vinto le elezioni presidenziali del 2019: il conteggio iniziale ha dato a Ghani la vittoria ma Abdullah, arrivato in seconda posizione, contesta quel conteggio e un risultato finale deve ancora essere annunciato dalla commissione elettorale.
A settembre scorso i taleban e gli Usa sembravano vicini a firmare un accordo quando una serie di attacchi taleban, compreso uno in cui fu ucciso un soldato Usa, spinse il presidente Usa Donald Trump a far saltare i colloqui. A novembre, durante la sua prima visita alle truppe Usa in Afghanistan, Trump ha ammorbidito la sua posizione, dicendo che i taleban erano pronti a fare un accordo. A dicembre la leadership dei taleban con base in Pakistan ha acconsentito a presentare una proposta di cessate il fuoco temporaneo.
Oggi i taleban controllano circa metà del territorio dell'Afghanistan e continuano a effettuare attacchi su base quasi quotidiana prendendo di mira forze afghane e forze Usa, nonché funzionari del governo afghano e coloro che sono considerati leali all'amministrazione di Kabul, ma molti civili muoiono nel fuoco incrociato degli attacchi, come anche nelle operazioni contro i taleban condotte da forze Usa e afghane.