lunedì 30 dicembre 2024
Le autorità di Seul hanno annunciato controlli a tappeto. Disposte le indagini sulle cause dell'incidente che ha provocato 179 morti
Il Boeing 773-800 che si è schiantato sulla pista di Muan in Corea del Sud

Il Boeing 773-800 che si è schiantato sulla pista di Muan in Corea del Sud - Reuters

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Oggi, a distanza di 24 ore dallo schianto di un Boeing della Jeju Air sulla pista dell’aeroporto internazionale sudcoreano di Muan, le autorità della Corea del Sud hanno annunciato un completa ispezione di tutti i Boeing 737-800 gestiti dalle compagnie aeree del Paese. Un modello di ampio utilizzo internazionale a cui appartiene anche un altro velivolo, pure della compagnia low cost Jeju Air, costretto questa mattina al rientro all’aeroporto di Gimpo presso Seul per un’avaria al carrello rilevata al decollo.

Nel primo incidente, l’atterraggio senza carrello che si è concluso dopo una breve corsa sulla pista contro un muro perimetrale dell’aeroporto dopo, pare, il contatto con uno stormo di uccelli individuato nei pressi dello scalo e per il quale l’equipaggio era stato allertato pochi minuti prima, sono 179 i morti fra passeggeri e membri dell’equipaggio. Dall’aereo che si è praticamente disintegrato esclusa la parte di coda, sono stati estratti solo due sopravvissuti, due assistenti di volo rimasti feriti. Il velivolo era partito da Bangkok e a bordo vi erano soprattutto turisti sudcoreani che avevano trascorso una breve vacanza organizzata in Thailandia.

Per comprendere le ragioni del peggiore disastro aereo su suolo coreano, sono state ordinate indagini approfondite che dureranno fino al 3 gennaio. “I registri di manutenzione di sistemi chiave come i motori e i carrelli d'atterraggio saranno esaminati a fondo per 101 aerei gestiti da sei compagnie aeree che utilizzano lo stesso modello dell'aereo dell'incidente”, ha comunicato il vice-ministro dell'Aviazione civile, Joo Jong-wan.

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