I ragazzi di Agevolando - Archivio
In Italia ci sono ogni anno circa tremila ragazzi senza famiglia in affido familiare o in comunità che compiono 18 anni. Per loro l’ingresso nell’età adulta – a differenza della maggior parte dei coetanei – non è un momento lieto né carico di nuove e stimolanti aspettative. Perché oggi, a 18 anni, ma anche a 20, 21 o 22, se non hai alle spalle una famiglia che ti sostiene e ti accompagna, la situazione può diventare molto pesante. E per questi ragazzi spesso lo è, soprattutto quando la famiglia affidataria non riesce più ad occuparsi di loro. Oppure quando la comunità, venute meno le quote che arrivano da Regioni o Comuni per il raggiungimento della maggior età del ragazzo, sono costrette a chiudere le porte. Non sempre, per fortuna, succede così. Ci sono tante famiglie affidatarie, e anche qualche comunità, che continuano a stare accanto a questi neomaggiorenni, a sostenere, ad aiutare. Per chi invece rimane solo l’alternativa può essere un’associazione come Agevolando. Una realtà fondata e presieduta da Federico Zullo, anche lui ex ragazzo affidatario, che opera nell’ambito del disagio sociale e della promozione del benessere. Ma in particolare si mette accanto ai minori e ai neomaggiorenni “fuori famiglia”, ovvero bambine e bambini, ragazze e ragazzi allontanati dalla loro famiglia.
Obiettivo dell’associazione quello di limitare i danni che possono derivare dall’assenza di supporto sociale per tutti questi ragazzi/e che, una volta divenuti maggiorenni, si trovano a dover fare i conti con la conclusione del loro percorso residenziale in comunità e/o in affido familiare privi o carenti di risorse personali e sociali necessarie per raggiungere un sufficiente grado di autonomia dal punto di vista abitativo, lavorativo e relazionale.
I giovani-adulti di cui Agevolando si occupa vengono sostenuti attraverso progetti e iniziative che mirano a garantire diversi benefici. Per esempio i ragazzi vengono aiutati a trovare una casa con canone d’affitto agevolato e un lavoro attraverso una rete di imprese “inclusive”.
E poi si pensa all’assistenza e all’istruzione nell’espletamento delle procedure burocratiche relative alla casa, al lavoro, ai documenti personali, alla formazione personale, ecc.; al sostegno e all’incoraggiamento nello studio per il completamento delle scuole superiori o per il superamento degli esami universitari; alla promozione di relazioni sociali e di prossimità utili per un affiancamento rassicurante capace di garantire ascolto, affetto, presenza emotiva; alla promozione dell’empowerment personale, ovvero del rafforzamento delle capacità dei giovani adulti di padroneggiare e superare le difficoltà quotidiane autonomamente.
Proprio a questo proposito ha preso il via il programma di Formazione 2024 di Agevolando, dedicato agli operatori, ai ragazzi e alle ragazze dell’universo care leavers. Un’offerta formativa ideata, progettata e realizzata proprio insieme a loro, i care leavers.
“Da oltre tredici anni - spiega federico Zullo - Agevolando mette a disposizione la sua esperienza, le sue competenze e la sua attenzione per provare a rispondere alla grande domanda che si pongono questi ragazzi; come si diventa grandi? E lo fa con l’esperienza e le risposte di chi quelle domande le ha già vissute, in prima persona: i ragazzi e le ragazze cresciuti in contesti fuori famiglia. Vita vissuta al servizio di chi deve cominciare a viverla da sé. A loro e agli operatori e ai professionisti che li accompagneranno”.
Compiere 18 anni, e poi? Il momento in cui per chiunque si spalanca la libertà, per un ragazzo o una ragazza cresciuti fuori famiglia - ad esempio in comunità o in casa-famiglia – è invece il momento del vuoto. Tecnicamente, internazionalmente, si chiamano care leavers. Nella vita, la loro, giorno per giorno, sono ragazzi e ragazze. Ragazzi e ragazze di fronte al momento in cui devi diventare grande perché i “grandi” che pensavano a te, o insieme a te, si sono dovuti fermare prima. Perché da grandi ci si arrangia. “E ora?”. Questa è la domanda di quei ragazzi e quelle ragazze diventate grandi per forza. Ora, da dieci anni, c’è anche Agevolando, che sotto a quel vuoto allunga le braccia, accoglie e accompagna. Un percorso di ascolto e di decisioni, emotivo e pratico, di paure e desideri, riscatto e definizione. Un percorso delicato, faticoso, appassionante, il cui punto di partenza è uno: la fiducia. Come raggiungerla? E come percorrerlo poi insieme? A questo aiuta a rispondere il programma di formazione di Agevolando con due proposte.
Formazione per operatori e professionisti. Un sostegno deciso e gentile, attento e capace. I corsi dedicati agli operatori, a quei “grandi” che devono accompagnare all’autonomia ragazzi e ragazze, puntano alla formazione di professionisti che sappiano rapportarsi da pari e da guida, umanamente e nella pratica. Professionisti che, prima ancora delle competenze, tra i loro strumenti abbiano cuore e “orecchio”.
Tutti i corsi sono modulabili a seconda delle esigenze di chi li richiede, sia in termini di durata, sia in termini di presenza fisica o da remoto.
Formazione per ragazzi e ragazze. Come diventare adulti, sapendo di poterlo fare come. I corsi, le giornate di studio e i seminari dedicati ai giovani (dai 15 ai 26 anni) sono una vera e propria esplorazione del vivere quotidiano, del pensare a sè stessi e della partecipazione attiva, in prima persona. Affrontare le prime domande sull’autonomia e costruire le risposte. Che siano il pagamento online di una bolletta, cercare una stanza o - perché no - capire che per il lavoro c’è tempo, se il vero desiderio è studiare. O ancora, che diventare “adulto” significa anche far parte di una comunità attiva, partecipare, contribuire, esserci.
Il primo passo, dopo aver consultato l’area Proposta formativa su www.agevolando.org, è contattare l’associazione e raccontare le proprie necessità, le aspettative e il proprio contesto. In poco tempo sarà poi Agevolando a proporre la soluzione ideale e specifica, “sartoriale”, cucita insieme ai docenti e formatori che lavorano con l’associazione.
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