
È ufficiale: il grottesco è ufficialmente entrato nelle agende della comunicazione pubblicitaria. Credo sia stato sdoganato dagli eventi, se il presidente degli Stati Uniti d’America entra dentro un’auto rossa fiammante a favore di telecamere per risollevare le sorti finanziarie del brand in caduta libera, lo spot pro-Musk diventa l’omaggio feudale del vassallo al suo vero padrone. Stupidi noi a preoccuparci del sovranismo politico, mentre quello economico sorpassava a destra e vanificava tensioni democratiche, lotte politiche e attenzioni verso i diritti più elementari.
In questo scenario la povera @zoedebiasi appare come una celia inerme, una pagliuzza pubblicitaria negli occhi di chi ha appena ricevuto la trave sulla testa. Non sapete chi è @zoedebiasi? Campeggia sui manifesti 6x3 della metropolitana, sorride a 4 colori e in doppia pagina tra le pagine dei principali quotidiani nazionali e invita a seguirla su Instagram. La ragazza ha capelli cortissimi, sguardo aperto e solare dentro l’obiettivo, denti bianchissimi, come la sua pelle. A seguirla si scopre che è un’influencer generata dall’intelligenza artificiale. Come la Venere di Open to Meraviglia, per capirci. Se vi scappa da ridere, ne avete facoltà. A me viene da piangere. Anche perché, nonostante gli sforzi economici della pianificazione, sulla pagina Instagram di Zoe, mentre scrivo ci sono poche centinaia di follower, buona parte dei quali sta insultando chi amministra la pagina, non lei per fortuna, che non ha colpe, se non quella di essere stata creata da un manipolo di scellerati per pubblicizzare una catena di palestre. Non è uno scherzo, credo. Ecco come si presenta la nuova AI Ambassador di McFit, «generata con Intelligenza Artificiale da ispirazione umana» (sic!). «Ho 24 anni e sono una studentessa universitaria. Amo Torino la mia città e per motivi di studio mi capita spesso anche di trovarmi a Milano. Sono un’appassionata di sport e per me il movimento è uno stile di vita. Che sia in palestra, all’aperto, sul tappetino da yoga o tra le onde, lo sport è la mia forma di equilibrio… Amo il benessere in tutte le sue forme, prendendomi cura del corpo, della mente e mangiando sano. Tra un allenamento e l’altro infatti adoro sperimentare in cucina con piatti sani (che poi sono pure buoni). Condividere energia, motivazione e consigli è la mia passione - spero di ispirarvi!».
Ricapitolando, per promuovere l’attività fisica arriva una creatura di algoritmi che invita a seguirla e nei commenti ci cascano tutti, perché la contraddizione in termini è marchiana e sfiora il ridicolo. Ora, io in questi tempi disgraziati mi tengo il beneficio del dubbio: tra qualche giorno è il primo aprile, mi piacerebbe che l’azienda rivelasse una vera Zoe in carne ed ossa e questo potrebbe essere uno spoiler disgraziatissimo per chi ha ideato la campagna, oppure, un’idea, gratis, per rimediare a questo scempio.