mercoledì 21 giugno 2023
L’azienda, fondata nel 1986, ha fatturati in crescita di oltre il 20% e decine di aperture di nuovi punti vendita. Ma per il presidente Veronesi a contare sono comunità e ambiente
Non solo calze: territorio e ambiente nel «segreto» di Calzedonia
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«Per noi l’obiettivo economico non può prescindere da una grande attenzione agli impatti del nostro lavoro sul piano etico e ambientale». Lo dice chiaro Sandro Veronesi – fondatore e presidente del Gruppo Calzedonia –, che a L’economia civile racconta: «Nel tempo abbiamo mantenuto una forte attenzione ai nostri principi fondanti». Che possono essere sintetizzati in poche parole: conti a posto, ma non solo.

Veronesi – che ha dato vita a Calzedonia nel 1986 –, precisa subito che «accanto alla realizzazione di un utile, l’obiettivo della nostra azienda è stato sempre creare qualcosa per tutti». A partire dal territorio in cui l’azienda è nata e vive tutt’oggi. «Amiamo questa parola – sottolinea –, perché nasce da “territorium”, e si riferisce alla terra, quella che produce tutto, che ci permette di vivere». Da qui alcuni capisaldi che orientano nelle scelte d’impresa. «Poniamo – spiega Veronesi –, cura e attenzione per i nostri clienti, per le comunità in cui essi vivono, per le persone che lavorano all’interno delle nostre aziende e, non ultimo, per l’ambiente che ci circonda».

Un metodo di lavoro che non esclude il profitto ma, anzi, lo amplifica con un calendario d’impresa orientato al lungo termine, una scansione del tempo produttivo «di cui non solo beneficiano gli investimenti dell’azienda, ma anche il sistema sociale e ambientale che ci circonda», chiosa Varonesi.

E i risultati di un approccio di questo genere si vedono tutti. Stando agli ultimi dati disponibili, il fatturato 2022 del gruppo Calzedonia ha raggiunto i 3.047 milioni con un aumento del 21,6%; crescono anche la quota di fatturato ottenuto all’estero (adesso attorno al 58% circa), oltre che gli investimenti e le aperture di nuovi negozi. Per capire, basta sapere che nel corso del 2022 i punti vendita sono aumentati di oltre 250 unità; oggi il Gruppo Calzedonia conta 5.328 aperture di cui 3.484 all’estero. Tutto con una forte attenzione all’ambiente. Il Gruppo è, tra l’altro, componente del Fashion Pact, che raggruppa le più significative realtà della moda e del tessile impegnate in una serie di progetti per la sostenibilità.


Per il presidente di Calzedonia, Sandro Veronesi a contare sono comunità e ambiente: «Sono le persone che ci permettono di crescere»

Il tema però qui è un altro: come conciliare la gestione d’impresa con la responsabilità sociale. Veronesi risponde: «L’attenzione alle persone, siano esse collaboratori, clienti o fornitori, e all’ambiente che ci circonda, fa parte del Dna del Gruppo fin dai suoi primi passi. Gli interessi, nel lungo periodo, coincidono». E poi aggiunge subito: «Questo principio è la guida della nostra attività, tesa sempre in un’ottica di medio–lungo periodo che si traduce in un processo di miglioramento continuo, evoluzione e crescita nel rispetto dei valori fondanti e nell’etica del Gruppo». Che, detto in altri termini, significa anche non avere fretta di correre alla conquista di traguardi magari appetitosi ma labili, ma guardare piuttosto alla solidità di quanto si raggiunge.

E guardare non solo al profitto in senso assoluto. «Di questa attitudine – spiega Veronesi –, sono testimonianza numerose decisioni assunte in questi trent’anni: la costruzione di aziende improntate sul benessere delle persone, i servizi forniti ai collaboratori per una migliore qualità di vita, l’installazione di strutture moderne e rispettose dell’ambiente, l’installazione di impianti per il risparmio energetico, il finanziamento della Fondazione San Zeno, l’attenzione alle comunità locali, la creazione del primo asilo nido nel 2001, le campagne di riciclo nei punti vendita lanciate a partire dal 2009 e tante altre».

Elenco lungo che si può riassumere in un solo vocabolo: persone. Perché quel “segreto italiano” tanto cercato e studiato (anche in un libro dallo stesso titolo curato da Isvi, Istituto per i valori d’impresa) e che fa grande l’industria dello Stivale consiste nella competitività basata sulle persone. «Sono le persone che permettono al nostro gruppo di crescere», sottolinea Veronesi, che poi parla della sua esperienza e aggiunge, quasi riecheggiando Tino Faussone protagonista de La chiave a stella di Primo Levi: «Come imprenditore mi identifico nell’azienda, che è estensione della mia personalità. Amare il proprio lavoro, cercare di farlo bene e lavorare con persone che condividono questa passione è uno dei segreti del Gruppo».

Amare il proprio lavoro. Anche in tempi grami come questi. Perché pure Calzedonia deve comunque fare i conti con una situazione complessa e mutevole come quella che il Paese e il mondo intero stanno attraversando. Una condizione che per un’azienda proiettata di fatto in tutti i continenti dà più di un pensiero. «Il mondo è in continuo cambiamento e le sfide quotidiane sono molteplici – ragiona però Veronesi –. L’attenzione ai principi fondanti è da sempre una nostra priorità: costruire con i propri clienti un rapporto di fiducia, basato su prodotti di alta qualità a prezzi accessibili». Ed è forse proprio qui un’altra versione del “segreto italiano” che il Gruppo Calzedonia interpreta: «riuscire a soddisfare l’esigenza di avere prodotti per tutti e ad un prezzo equo ma belli e di qualità».

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