mercoledì 17 gennaio 2024
Santo Versace con la moglie Francesca De Stefano Versace

Santo Versace con la moglie Francesca De Stefano Versace

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Un atto d’amore e di fede. Così è nata la Fondazione Santo Versace per stare accanto ai più fragili. L’ente filantropico, creato da Santo Versace e da sua moglie Francesca De Stefano Versace l’8 novembre del 2021, ha iniziato ad operare dopo l’iscrizione nel Registro Unico degli Enti del Terzo Settore, il 14 marzo 2022 nel sostegno diretto di progetti destinati a chi vive in condizioni di fragilità e di disuguaglianza sociale, in Italia e nel mondo. Santo e Francesca per ora sostengono quattro progetti di diversi enti, ma in un prossimo futuro la Fondazione si prepara a diventare essa stessa promotrice di nuove iniziative. Avvocato lei, lui laureato in Economia e creatore insieme all’amatissimo fratello Gianni di una delle maison di moda più importanti del mondo, oggi i due sono produttori cinematografici in società di Minerva Pictures di cui Santo Versace è presidente. Ora hanno deciso «di restituire parte del bene che abbiamo ricevuto nella vita».

Santo Versace già operava nel solidale, ma l’incontro con Francesca 19 anni fa gli ha cambiato la vita, in tutti i sensi. «La Fondazione è nata con lo scopo di sostenere i più fragili – afferma la coppia – rappresenta per noi un progetto di vita, nato dal nostro amore e dal desiderio di lasciare qualcosa per il futuro ». Francesca racconta: « Lui ha due figli da un precedente matrimonio. Quando l’ho conosciuto avevo 35 anni e avremmo voluto dei bambini, ma non sono venuti. Io sono credente, cattolica e praticante: quindi ho detto sì al progetto di Dio padre per me ed ho sentito la necessità di costituire una Fondazione che ci ha dato centinaia di figli, fratelli e sorelle». L’entusiasmo e la fede di Francesca riescono a contagiare Santo: « Io vengo da una famiglia credente, ma con tutti i traumi che ho avuto (dalla perdita prematura della sorellina Tina all’omicidio del fratello Gianni nel 1997, ndr.) ero diventato agnostico. Lei ha risvegliato tutto». Ecco quindi, per la neonata Fondazione, aggiunge Francesca «abbiamo individuato la nostra missione nella fragilità, dell’anziano, del bambino, dell’adolescente dovuta da abbandono, tossicodipendenza, solitudine». I primi quattro progetti della Fondazione Santo Versace sono stati i regali di nozze del loro matrimonio religioso avvenuto lo scorso 8 luglio, tramite le donazioni dei loro invitati (la Fondazione può essere sostenuta anche tramite Iban e col 5 per mille). Santo Versace ha anche scelto di destinare i diritti d'autore del suo bel libro Fratelli. Una famiglia italiana, edito da Rizzoli, ai progetti sostenuti dalla Fondazione.

«Facciamo tutto anche nel nome di Gianni – spiega con affetto –. Io e lui eravamo le due metà della stessa mela». Quindi ecco innanzitutto il supporto al progetto Made in Carcere, della cooperativa sociale Officina Creativa fondata da Luciana Delle Donne, sostenendo l’ampliamento del progetto all’interno del carcere di Taranto: « Abbiamo acquistato tutte le attrezzature necessarie affinché le donne detenute possano imparare il lavoro sartoriale per avere una seconda possibilità di vita» spiegano Santo e Francesca. Poi c’è la Cittadella dei Ragazzi, ideata dalla cooperativa sociale Piccolo Principe fondata da Patrizia Corbo, che gestisce sei case di accoglienza a Busto Arsizio (Varese). «Abbiamo trovato la sede che ospiterà la Cittadella messa a disposizione con un comodato d’uso dalla Fondazione Minoprio a San Vittore Olona: la vision della Fondazione è quella di creare una rete della solidarietà con altre fondazioni, enti, imprese e donatori che collaborano insieme per il bene comune e per aiutare chi ha più bisogno».

La Fondazione cofinanzia questo progetto, insieme all’azienda Dolce&Gabbana e si prevede la realizzazione di un centro diurno socio sanitario, polifunzionale, per giovani in condizioni di grave disagio psico-sociale e dispersione scolastica. Sta molto a cuore alla coppia il progetto “Per non lasciarli mai soli” dell’associazione Pace in Terra fondata da don Aldo Buonaiuto «che è il nostro padre spirituale e che ci ha sposati. Siamo molto vicini alla comunità che lui ha ereditato da don Oreste Benzi» aggiunge Santo. La Fondazione contribuisce alla vita del centro diurno comunitario della parrocchia San Nicolò di Fabriano, di cui fa parte l’oratorio “Carlo Acutis”, attraverso l’erogazione mensile di beni alimentari per la mensa solidale e per il centro estivo. « Il quarto dei progetti che sosteniamo è la Cittadella Cielo di Frosinone della comunità Nuovi Orizzonti di Chiara Amirante, che si occupa di disagio sociale e che sosteniamo attraverso la fornitura mensile di beni alimentari», aggiungono i due dopo la recente visita «carica di emozioni: ci siamo sentiti in famiglia».

Ma la Fondazione è già pronta a sostenere altre iniziative. “Aiuteremo nel 2024 il progetto “Metamorfosi” della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, che prevede la trasformazione, da parte di persone detenute e persone rifugiate (nelle carceri di Milano – Opera e Napoli, Secondigliano, in collaborazione con la Fondazione San Gennaro), delle imbarcazioni su cui hanno viaggiato i migranti in strumenti musicali per formare “L’Orchestra del Mare” – spiegano –. Un altro dei progetti Metamorfosi è “Il Rosario con i Migranti” a cui collaborano la Basilica di San Pietro, la Casa di Reclusione Milano – Opera e la Casa Circondariale di Monza e nel Carcere di Rebibbia per realizzare rosari con il legno delle barche dei migranti». La Fondazione Santo Versace si propone per il futuro di avviare progetti propri sempre destinati alle fasce più svantaggiate della popolazione.

«La Fondazione vive del nostro patrimonio, occorre fare un altro passo – aggiunge Francesca De Stefano Versace –, immaginare di creare un grande spazio affiancando una comunità religiosa che curi la parte spirituale, rivolgendosi a una comunità di giovani. Mentre noi, sotto la guida di Santo, gli insegniamo un mestiere per quando saranno sani e potranno vivere di questo un lavoro e avere una famiglia». La parabola evangelica che ispira Santo Versace è quella dei talenti: « Ho scoperto che i ragazzi che non frequentano la scuola sono i più dotati, sono irrequieti, ma capacissimi di imparare un mestiere bene».

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