mercoledì 17 gennaio 2024
Casa Don Puglisi, a Modica il cioccolato ha un gusto in più
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A Modica, la solidarietà ha il sapore del cioccolato e la forma di una casa. Quella che fa famiglia. Porto sicuro dove approdare, ma anche da cui ripartire, con una vita nuova. Il luogo in cui incontrare le persone più care, quelle sulle quali puoi contare. Sempre. Così anche le persone che non hanno casa, qui possono trovarla. Casa Don Puglisi è questo: uno spazio di accoglienza che da oltre trent’anni si occupa di mamme – spesso vittime di violenza – e di bambini in difficoltà, offrendo loro una casa, appunto, una famiglia e un’occasione di riscatto. Un’opportunità diventata concreta grazie alla nascita in parallelo di una cooperativa, che oggi gestisce un “Laboratorio dolciario” e una “Bottega” nel centro storico della cittadina barocca siciliana, dove le mamme ospiti della casa imparano un mestiere.

«È un progetto ispirato all’economia civile e legato allo spirito del commercio equo, che ci piace definire col motto “Solidarietà che nutre” – spiega Maurilio Assenza, direttore della Casa Don Puglisi di Modica –. Tutto il nostro lavoro opera, infatti, nella direzione del nutrimento della persona, in senso letterale e metaforico, traendo un’ispirazione quotidiana dal messaggio di don Pino Puglisi». L’idea viene da lontano. « Dal 1990 siamo stati interpellati da donne e bambini in situazioni molto difficili e abbiamo risposto avvertendo una chiamata evangelica, come diocesi di Noto attraverso la Caritas prima e l’Associazione don Puglisi dopo, nella forma della Casa – continua Assenza –. Nel 2005, la nascita della cooperativa per dare una possibilità di rinascita alle mamme accolte nella struttura anche attraverso il lavoro, consapevoli che il lavoro è una delle occasioni privilegiate in cui si sviluppa la personalità e ci si rilancia nel mondo».

Oggi la cooperativa ha 33 dipendenti, per la maggior parte mamme della casa, ma anche giovani in cerca di lavoro e immigrati. Il lavoro si sviluppa in un laboratorio di produzione di dolci e biscotti e nella cioccolateria, dove si realizzano 350mila barrette all’anno – utilizzando materie prime certificate fair trade – di un prodotto antico e unico che fa comunità e rende riconoscibile Modica in tutto il mondo. E poi in due vetrine, «due porte nella città»: la Bottega e la Casa per ferie di Villa Polara. In pieno centro storico, la Bottega al Corso Umberto, nella quale si vendono i prodotti di Casa Don Puglisi, è diventata un punto d’incontro dove ci si vede anche per lavorare, studiare o condividere momenti di convivialità. All’interno anche «una libreria, un modo per voler dire che ci si nutre non solo di cibo ma anche di cultura, di parole e di significato.

Qui – riprende Assenza – abbiamo promosso la rassegna “Librarsi – regge chi legge”, invitando diversi autori per trattare i temi dell’immigrazione, dell’inclusione, dell’economia civile e della diversità», oltre a promuovere azioni di sensibilizzazione con le scuole e il territorio, la partecipazione attiva agli incontri dell’Economy of Francesco e al Festival dell’economia civile di Firenze. Lo scorso Natale il laboratorio di Casa Don Puglisi ha prodotto un panettone artigianale al Cioccolato di Modica o al pistacchio siciliano, presentato in un packaging, una casa di cartone, con i disegni dei bambini ospiti di Casa Don Puglisi e confezionato dalle loro mamme. Le luci accese alle finestre, i festoni sulla porta, gli alberi e gli animali in una dimensione domestica accogliente e calorosa. Quella che quotidianamente vivono a Casa Don Puglisi. Quella casa che ha cambiato loro la vita.

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