lunedì 16 dicembre 2019
Pari a un volume complessivo di 12,5 miliardi di euro netti (20,9 lordi), per i 13,1 milioni di dipendenti del settore privato extra agricolo. Evidenti divari di genere e territoriali
Tredicesima in arrivo, importo medio di 956 euro
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Un volume complessivo di tredicesime erogate di 12,5 miliardi di euro netti, pari a 20,9 lordi, è in arrivo per i 13,1 milioni di dipendenti del settore privato extra agricolo. L'importo medio della tredicesima in riscossione in questi giorni sarà pari, secondo i consulenti del lavoro, a 956 euro, con un'ampia forbice fra dipendenti part time (529 euro) e full time (1.192 euro). Anche la tredicesima in arrivo nel mese di dicembre,tuttavia, evidenzia divari di genere e territoriali dell'economia italiana. Il dato emerge con chiarezza dalle stime per il 2019 dell'Osservatorio statistico dei consulenti del lavoro relative alle prossime tredicesime. «Le stime condotte dal nostro Osservatorio statistico - afferma il presidente della Fondazione Studi consulenti del lavoro, Rosario De Luca - confermano le disuguaglianze esistenti, non solo nelle opportunità di lavoro, ma anche nelle retribuzioni percepite dai lavoratori dipendenti del settore privato del Nord e del Sud Italia. Ciò che preoccupa di più è che da una parte aumenta sempre più il part time, soprattutto quello involontario e femminile, e dall'altra diminuiscono le ore lavorate, con notevoli ricadute sulle pensioni dei lavoratori e sull'economia dell'intero Paese».

I consulenti del lavoro ricordano che «la tredicesima mensilità è stata introdotta nel 1936 per i soli impiegati del settore industriale, ma si è dovuto attendere il decreto del Presidente della Repubblica del 28 luglio 1960 n. 1070 perché il beneficio venisse esteso a tutti i lavoratori. Nel settore privato i dipendenti che risultano occupati nel mese di dicembre 2019 sono circa 13,1 milioni. La retribuzione media giornaliera di 79 euro varia molto in funzione della tipologia di orario in quanto i dipendenti full time percepiscono in media 94 euro mentre i part time, in particolare le donne, percepiscono meno della metà (49 euro)».

Per effettuare il calcolo della tredicesima, serve tuttavia - spiega ancora il report dei consulenti del lavoro - tenere in conto le giornate di lavoro annue che dipendono dalla data di assunzione del dipendente. Infatti, non tutti i dipendenti hanno lavorato un anno intero, tanto che le giornate medie retribuite risultano essere 241 per ogni lavoratore. Solo il 54% dei lavoratori ha lavorato per un anno intero, mentre il 24,4% ha lavorato per un periodo che va dai sei agli undici mesi ed il restante 22% ha lavorato meno di sei mesi. E i consulenti del lavoro ricordano che la quota di part-time fra i 13 milioni di dipendenti presi in analisi, è pari al 28,8% del totale. Questa forma di lavoro caratterizza quasi la metà del lavoro femminile (46,4%) mentre è pari al 16,2% fra gli uomini: «Se prendiamo in considerazione i 3,8 milioni di dipendenti part time, oltre i 2/3 (67,2%) sono donne».

La "gratifica" di fine anno si concentra (prevalentemente) nelle tasche dei lavoratori settentrionali. La distribuzione geografica delle tredicesime risente molto degli stipendi medi e della diffusione del part time. E la variazione degli stipendi a livello territoriale e la maggiore diffusione del part time nel Meridione comportano che la tredicesima media percepita da un sardo o un siciliano (746 euro) per il 2019 sia inferiore di 210 euro rispetto alla media italiana (-28%) e di 331 euro rispetto ai lavoratori del Nord ovest (-44%). Infatti, secondo lo studio dei consulenti del lavoro, se si analizza il volume complessivo delle tredicesime nette (12,5 miliardi) per area, emerge che ben 3,7 miliardi di euro di tredicesime (il 37% del totale) sarà a disposizione dei residenti nelle regioni del Nord ovest, mentre il 26% (3,3 mld di euro) nel Nord est. Per le regioni meridionali la quota è del 16% (5% nelle isole) mentre il Centro potrà contare sul 20% del volume complessivo delle tredicesime.

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