La scadenza si avvicina. E le polemiche - silenziate per qualche ora solo per la pausa elettorale - riprendono forza. A Milano dunque da sabato 1 Ottobre non potranno più circolare le auto a benzina con omologazione fino a Euro 2 compresa e, soprattutto, quelle diesel di classe fino a Euro 5 compresa. Il divieto, annunciato (e temuto da molti milanesi) da tempo riguarda solo i giorni feriali, nella fascia oraria 7.30-19.30 dei giorni da lunedì a venerdì, all’interno dell’Area B che, in pratica, coincide con il perimetro comunale ed è sorvegliata da 188 telecamere. Sempre dal 1 ottobre, inoltre, cesserà l’esenzione dal pagamento del ticket di accesso all’Area C (in pratica, al centro storico, il cui costo giornaliero è di 5 euro) per tutte le auto ibride: ne avranno infatti diritto soltanto quelle con emissioni di CO2 inferiori a 100 g/km.
Quante sono le vetture interessate. Discussioni a parte sull'utilità di questa scelta dettata da motivi ecologici ma che finisce per penalizzare soprattutto i cittadini di fascia più bassa che si muovono per ragioni di lavoro e posseggono vetture più datate, secondo una stima di ACI, i mezzi che dovranno restare in garage a causa delle nuove restrizioni sarebbero potenzialmente più di un milione (1.277.134) tra quelli immatricolati in Lombardia. Nel dettaglio: 235.251 benzina Euro 2, 449.192 diesel Euro 4, 592.691 diesel Euro 5. Solo a Milano le auto messe al bando sono 107.100 (27.898 benzina Euro 2, 30.806 gasolio Euro 4, 48.396 gasolio Euro 5). Mentre se si allarga alla Città Metropolitana parliamo di 314.053 mezzi (67.524 benzina Euro 2, 99.787 gasolio Euro 4, 146.742 Euro 5).
Le sanzioni per i trasgressori. Chi accede nell'Area B senza averne diritto verrà sanzionato con una multa compresa tra 163 e 658 euro. In caso di recidiva nel biennio, se si commette cioè la stessa infrazione due volte in due anni, si va incontro alla pena accessoria della sospensione della patente da 15 a 30 giorni.
Come identificare la classe Euro della propria auto. Sulla carta di circolazione di vecchio tipo l'indicazione dell'Euro di riferimento si trova in basso nel riquadro 2, su quella di nuovo tipo, in formato A4, l'indicazione è riportata alla lettera V. 9 del riquadro 2 ed è spesso integrata con una ulteriore specifica nel riquadro 3. Per verificare la classe ambientale di appartenenza (categoria Euro) di autoveicoli e motoveicoli è comunque disponibile il servizio online nella pagina dedicata del Portale dell'Automobilista. È sufficiente selezionare il tipo di veicolo e inserire il numero di targa.
Le deroghe. Il Comune ha previsto comunque alcune deroghe. Potrà continuare a circolare liberamente chi sta sostituendo il suo diesel Euro 5 con un mezzo a basso impatto ambientale, fino al 30 settembre 2023, ma è necessario aver sottoscritto non oltre il 14 settembre scorso un contratto di acquisto, di leasing o di noleggio a lungo termine e aver inoltrato la richiesta entro il 19 settembre. La deroga vale anche per i tassisti e i titolari di licenza d’esercizio di noleggio con conducente. L’altra possibilità per circolare è quella di montare e utilizzare il dispositivo MoVe-In, la “scatola nera” che monitora il chilometraggio percorso dall’auto, permettendo un massimo di 2.000 chilometri l’anno di tolleranza per diesel Euro 5, e di 1.800 per Euro 4 fino a settembre 2024. Vi è inoltre un bonus di 50 ingressi valido per i residenti a Milano fino a settembre 2023.
Le prossime scadenze e i successivi divieti. Sempre a Milano, dal 1° ottobre 2025 non potranno più circolare le auto a benzina Euro 3 e le auto diesel Euro 6 acquistate dopo il 31 dicembre 2018. Il divieto prosegue poi nel 2028 con lo stop alle benzina Euro 4 e dal 2030 la circolazione all’interno dell’Area B sarà vietata anche alle più moderne diesel Euro 6d Temp e Euro 6 D. Le uniche categorie di vetture che restano fuori da questo stop fino al 2030 (e che perciò potranno continuare a circolare liberamente in Area B) sono quelle a benzina Euro 5 e 6, a Gpl, metano, bifuel, ibride ed elettriche.
Le limitazioni nelle altre città
La metropoli lombarda fa da apripista nell’introduzione di norme sempre più restrittive per la circolazione delle auto private, finendo per ispirare le amministrazioni di altre città italiane, ma il suo non è in verità un caso isolato: anche se non così intransigenti, sono molti i comuni che impongono il divieto di utilizzo delle vetture più vecchie. Ecco una mappa delle limitazioni attualmente previste nei principali centri urbani (dati "Quattroruote").
Genova. Nella zona centrale, fatta eccezione per la sopraelevata Aldo Moro e le relative rampe, dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 19 non possono circolare le Euro 0 e 1 a benzina e le Euro 0, 1 e 2 a gasolio.
Bologna e Modena. Dal lunedì al venerdì e la domenica dalle 8.30 alle 18.30 è vietata la circolazione delle auto fino a Euro 2 a benzina, fino a Euro 3 diesel ed Euro 0 e 1 a Gpl e metano. L’amministrazione sta studiando la possibile introduzione di una “tassa” di circolazione (da 100 a 300 euro annui) che colpirebbe tutte le auto, Euro 6 comprese, a eccezione solo di ibride ed elettriche. A Modena valgono sostanzialmente le stesse limitazioni previste a Bologna, salvo il fatto che colpiscono anche le Euro 0 e 1 a Gpl/benzina e metano/benzina.
Rimini. Ai divieti previsti da Bologna e Modena si aggiunge il blocco nell’intera provincia delle Euro 4 diesel dopo tre giorni di superamento dei limiti di PM10.
Bolzano. Nella città altoatesina dal lunedì al venerdì (esclusi i festivi), nelle fasce orarie 7-10 e 16-19 è vietata la circolazione delle Euro 0 e 1 a benzina e delle diesel fino a Euro 3.
Padova. Fino al 30 aprile non possono circolare dal lunedì al venerdì (festivi compresi), dalle 8.30 alle 18.30, le Euro 0 e 1 a benzina e le diesel fino a Euro 4. Dopo quattro giorni consecutivi di superamento della soglia di emergenza prevista per le polveri sottili scatta il blocco anche delle Euro 2 a benzina e delle Euro 5 diesel.
Firenze. Nella Ztl e lungo i viali della circonvallazione (tra Amendola e Giovane Italia e piazza della Libertà), dal lunedì al venerdì e dalle 8.30 alle 18.30 non possono circolare le Euro 0 e 1 a benzina e le diesel fino a Euro 4.
Roma. Nella capitale è prevista una Fascia verde (che comprende il cosiddetto Anello ferroviario) all’interno della quale dal lunedì al sabato (festivi esclusi) non è ammessa la circolazione delle auto a benzina fino a Euro 2 e diesel fino a Euro 3. Questo divieto è rimasto finora sostanzialmente inapplicato, ma diventerà “cogente” (con relative sanzioni in caso d’infrazione) a partire da novembre. Fino a marzo 2023, poi, la normativa sarà integrata dal divieto di circolazione anche delle diesel Euro 4. Dal novembre 2024 al marzo successivo, infine, dal lunedì al sabato e dalle 7.30 alle 20.30 sarà inibito l’utilizzo, sempre nella Fascia verde, delle auto a benzina con omologazione fino a Euro 3 e diesel fino a Euro 5.
Napoli. Nel periodo che va da ottobre a marzo, dal lunedì al venerdì nella fascia oraria 8.30-18.30 non possono circolare le Euro 0 e 1 a benzina e le diesel fino a Euro 4.