Il Tortellante Aps nasce a Modena grazie all’iniziativa di un gruppo di genitori di bambini affetti da autismo costituitisi nella Onlus Aut Aut per fare rete, sostenersi e aiutarsi vicendevolmente. L’idea risponde ad un esigenza importante e specifica dal momento che i ragazzi autistici al termine del loro percorso scolastico hanno poche opportunità di poter continuare a migliorare le proprie abilità. Il Tortellante è un laboratorio terapeutico- abilitativo dove giovani e adulti nello spettro autistico imparano a produrre pasta fresca fatta a mano. Ma non è tutto: intorno al tavolo, ad impastare e a 'tirare la sfoglia', ci sono anche le nonne. La sfida era unire disabilità e terza età, condizioni accomunate dalla necessità di trovare qualcosa di dignitoso da fare in situazioni di solitudine causate da patologia o dall’età. E avere le 'mani in pasta' è stato un formidabile collante tra nonni e nipoti. Fare la pasta fresca ben si concilia con le esigenze dei ragazzi affetti da autismo, perché è ripetitivo, coinvolgente e prevede la presenza di persone al proprio fianco. La scelta del tortellino è stata quasi obbligatoria a Modena, con le nonne come 'insegnanti' della tradizione e l’attiva collaborazione dello chef Massimo Bottura. La fase sperimentale è durata 3 anni e si è conclusa con l’avvio di un vero laboratorio nel centro di Modena in cui sono impegnati 24 ragazzi di età compresa tra i 15 fino e i 25 anni; i più grandi lavorano tutte le mattine mentre i i più piccoli – che frequentano ancora la scuola – partecipano alle sessioni pomeridiane. 'Casa& Bottega', questo il suo nome, è stata realizzata con l’intervento delle istituzioni e il sostegno di Unicredit e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
«Nell’avviare il dialogo con i potenziali sostenitori e partner abbiamo puntato sulla qualità del tortellino per convincere della bontà del progetto» commenta Erika Coppelli Presidente della Tortellante. Il progetto però va ben oltre il laboratorio: nella parte superiore della palazzina c’è un appartamento dove i ragazzi fanno palestra di autonomia, imparando vivere da soli. Nel weekend, supportati da educatori e dallo staff scientifico, vanno al cinema, escono, vanno a mangiare la pizza. Insomma, seppure in un ambiente protetto, fanno le medesime cose dei loro coetanei. Anche la comunità ha aderito a 'Casa&Bottega': dai semplici cittadini volontari all’associazione macellai modenesi che regala 'l’impasto' e le aziende agricole che donano forme di parmigiano.