«Il nostro obiettivo è quello di creare nuovi posti di lavoro, per far crescere la comunità insieme all’azienda». Questo è lo slogan, quasi un mantra, ripetuto da Serena Fogliani, responsabile delle Risorse Umane di Qui! Group. «L’età media dei dipendenti è tra i 32 e i 35 anni - spiega la manager -. Abbiamo sempre ritenuto fondamentale investire sui giovani, scommettendo al tempo stesso su profili senior altamente specializzati. Il Gruppo, infatti, è formato sia da giovani appena usciti dalle superiori e dalle Università, con un età compresa tra i 20 e i 28 anni, sia da figure di età superiore ai 40 anni, con percorsi professionali alle spalle anche in contesti internazionali. Al momento ci sono 48 posizioni aperte, concentrate principalmente nel settore It, volte all’inserimento di personale altamente specializzato. In particolare informatici, sviluppatori e programmatori da inserire nelle sedi di Roma, Genova e Milano. Il nostro obiettivo, infatti, è quello di creare il giusto mix di competenze ed esperienze. I giovani, per usare una metafora, sono la benzina del Gruppo, che va indirizzata dal personale con più esperienza per sviluppare tutto il suo potenziale e trovare così strade sempre più inedite e innovative da percorrere. La forza del nostro team sta nell’aver trovato l’equilibrio ideale tra innovazione ed esperienza, entusiasmo e misuratezza, freschezza e riflessività. Questo è il mix che ci ha permesso di arrivare a un fatturato di 560 milioni di euro».

Il Gruppo chiude il 2017 con cifre di tutto rispetto e un aumento dell’Ebitda a 19,3 milioni (+15% rispetto allo scorso anno), in linea con il percorso di redditività avviato nei due precedenti esercizi. Crescono in modo considerevole i ricavi legati al segmento welfare, con un incremento del fatturato del 20% rispetto al 2016 e una previsione di crescita del settore superiore al 100% per il 2018. L’aumento del fatturato, unito ad una significativa riduzione della posizione finanziaria netta (Pfn) del 23%, conferma la solidità del Gruppo, che si appresta a rafforzare la propria offerta e presenza su nuovi mercati in Italia e all’estero.


«Abbiamo un team specializzato all’interno dell’azienda che si occupa esclusivamente di recruiting, facendo scouting sul mercato per reclutare le persone più adeguate ai ruoli di volta in volta ricercati e andando a caccia dei giovani più brillanti nelle scuole e nelle Università - sottolinea la responsabile delle Risorse Umane -. I modi per reclutare i più giovani sono diversi: partecipiamo ai Career day, collaboriamo con vari Atenei per accaparrare i migliori talenti prima del loro arrivo sul mercato e organizziamo programmi di alternanza scuola-lavoro con gli istituti superiori. I più giovani senza esperienza professionale entrano in stage, per poi iniziare un percorso formativo volto all’inserimento lavorativo con contratto a tempo indeterminato».

Così, per esempio, è entrata Silvia, 21 anni, un diploma di ragioneria alle spalle e tanta voglia di apprendere e mettersi in gioco. «L’azienda – dice – mi ha fatto e mi sta facendo crescere sia a livello personale che professionale».

L'azienda è ricca di manager internazionali e di competenze in cui si può crescere in fretta, l’ambiente di formazione ideale per un giovane che ha voglia di apprendere e arrivare. In genere non conta tanto se si è in possesso di laurea o diploma: contano molto di più la voglia di fare e di apprendere e mettersi in mostra in maniera positiva, rispettando i colleghi e lavorando con senso di squadra.

Negli ultimi anni il Gruppo ha investito più di 20 milioni di euro in innovazione, accelerando la digitalizzazione dei prodotti di punta e potenziando il proprio know how tecnologico, arrivando a gestire 105 milioni di transazioni elettroniche all’anno. Un investimento, questo, che sta dando gli effetti sperati, come dimostra anche l’aumento del 40% dei volumi del buono pasto elettronico, valore al di sopra della media degli operatori di mercato, e dei servizi di smaterializzazione dei buoni cartacei, con una quota pari al 90% del totale. Il Gruppo continuerà a focalizzarsi strategicamente sia sul mercato delle piccole e medie imprese che su quello della pubblica amministrazione - dove da anni occupa un ruolo di primo piano – anche in vista delle opportunità legate ai nuovi scenari normativi del welfare e dei servizi ad esso connessi.

«L’aumento della redditività e la contemporanea riduzione della Pfn – conclude il presidente e fondatore di Qui! Group Gregorio Fogliani – sono la conferma che il nostro Gruppo, con più di 20 milioni di utenti, ha avviato un virtuoso percorso di riorganizzazione e di rilancio, anche in vista di nuovi e imminenti accordi strategici che preludono al futuro ingresso in Borsa della società. Il Gruppo sta compiendo progressi per consolidare la propria presenza all’estero, a cominciare dal Brasile dove la Qui! Group Brasil, a seguito dell’approvazione a istituto di pagamento da parte del Banco Central do Brasil, sta vivendo una fase di significativa espansione e rafforzamento delle diverse aree business. I nostri obiettivi sono ambiziosi e precisi: continueremo a lavorare sulla digitalizzazione, sui sistemi di pagamento innovativi, su piattaforme evolute per una gestione integrata dei servizi e sulla tecnologia dei nostri prodotti, continuando a investire per ampliare e potenziare la nostra offerta. Per quanto riguarda il segmento del welfare, uno dei settori in cui ci stiamo concentrando maggiormente, puntiamo a sviluppare soluzioni sempre più a misura di pmi, realtà con un elevato potenziale ancora inespresso per il mercato. Lo conferma la crescita del fatturato del settore del 20% rispetto al 2016 e un inizio di 2018 più che positivo, con un portafoglio ordini di 24 milioni di euro».

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