Marianna Madia, ministra della Pubblica amministrazione
La ministra della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, ha firmato il decreto che autorizza le assunzioni straordinarie nei ranghi della polizia di Stato e dei vigili del fuoco. Lo ha reso noto su Twitter la stessa Madia, spiegando che si tratta di «2.739 nuovi assunti» e che «presto ne seguiranno altri».
Entro settembre, inoltre, il ministero elaborerà le linee guida attraverso le quali verranno assorbiti i precari di lungo corso. Le misure viaggeranno su un doppio binario: assorbimento dei precari storici e nuove modalità di reclutamento. La circolare, si apprende da fonti del ministero, prima applicazione della riforma, è in fase avanzata di stesura e riguarda circa 50mila persone tra contratti a termine e collaboratori. Tra l'altro, per le assunzioni dovrebbe regolare la possibilità di corsie preferenziali, aprendo le porta a figure diverse rispetto a quelle standard. Sempre entro settembre sono attesi uno o più decreti, da definire con il ministero dell'Economia e delle Finanze, con i criteri da seguire per la messa a punto di piani sui fabbisogni di personale, «anche con riferimento a fabbisogni prioritari o emergenti di nuove figure e competenze professionali».
Madia ha definito «un'ottima notizia» l'avvio in Emilia Romagna dell'attuazione del piano sui precari. Nel complesso l'operazione si snoderà tra il 2018 e il 2020 e mira ad assorbire chi da tre anni, anche non continuativi, degli ultimi otto è al servizio della Pa. Il nuovo Testo unico del pubblico impiego stabilisce un doppio canale: chi è entrato per concorso potrà essere assunto direttamente, mentre per gli altri ci sarà una riserva (50%) nelle future prove. La circolare di settembre stabilirà le regole nel dettaglio.
Il decreto siglato da Madia autorizza nel complesso 2.739 assunzioni così suddivise: 850 tra i carabinieri, 750 tra la polizia, 420 nella guardia di finanza, 400 per i vigili del fuoco e più di 300 per la polizia penitenziaria. Il budget a regime è di circa 132 milioni di euro.