IMAGOECONOMICA
Cresce la povertà assoluta in Italia. Nel 2022 sono in condizione di povertà assoluta poco più di 2,18 milioni di famiglie (8,3% del totale da 7,7% nel 2021) e oltre 5,6 milioni di individui (9,7% in crescita dal 9,1% dell’anno precedente). Questo peggioramento è imputabile in larga misura alla forte accelerazione dell'inflazione, il cui impatto è risultato particolarmente elevato per le famiglie meno abbienti. In effetti, le spese per consumo di questa fascia di popolazione, che include anche le famiglie in povertà assoluta, pur in forte crescita in termini correnti, non hanno tenuto il passo dell’inflazione, determinando un calo in termini reali della loro spesa equivalente del -2,5%.
Peggiore la condizione delle famiglie con tre o più figli
Anche nel 2022 l’incidenza di povertà assoluta è più elevata tra le famiglie con un maggior numero di componenti: raggiunge il 22,5% tra quelle con cinque e più componenti e l’11% tra quelle con quattro. Segnali di peggioramento provengono dalle famiglie di tre componenti (8,2% da 6,9%). Il disagio più marcato si osserva per le famiglie con tre o più figli minori dove l’incidenza arriva al 22,3%; e, più in generale, per le coppie con tre o più figli (20,7%). Anche per le famiglie di altra tipologia, dove
spesso coabitano più nuclei familiari, si osservano valori elevati (15,6%), così come per le famiglie monogenitoriali (11,5%).
La povertà assoluta colpisce in modo marcato i minori
Nel 2022, la povertà assoluta in Italia interessa quasi 1 milione 269 mila minori (13,4%, rispetto al 9,7% degli individui a livello nazionale); l’incidenza varia dall’11,5% del Centro al 15,9% del Mezzogiorno.
Rispetto al 2021 la condizione dei minori è stabile a livello nazionale, ma si colgono segnali di peggioramento per i bambini da 4 a 6 anni del Centro (l’incidenza arriva al 14,2% dal 9,3%) e per quelli dai 7 ai 13 anni del Mezzogiorno, per i quali si arriva al 16,8% dal 13,8% osservato nell’anno precedente.
Le famiglie in povertà assoluta in cui sono presenti minori sono 720mila, con un’incidenza dell’11,8% (era l’11% nel 2021). Le famiglie di altra tipologia con minori, ossia quelle famiglie dove frequentemente convivono più nuclei familiari, presentano i valori più elevati dell’incidenza (23,0% contro 15,6% delle altre tipologie familiari nel loro complesso).
La diffusione del fenomeno aumenta al crescere del numero di figli minori presenti in famiglia (6,5% per le coppie con un figlio minore, 10,6% per quelle con due figli minori e 21,0% per le coppie con tre o più figli minori) ed è significativa tra le famiglie monogenitore con minori (13,3%). Tutte le tipologie di questo sottoinsieme presentano valori stabili rispetto al 2021.Tuttavia, l’intensità della povertà delle famiglie con minori, pari al 20,6% è superiore a quella del complesso delle famiglie povere (18,2%), a testimonianza di una condizione di marcato disagio.
Ancora molto elevata la povertà assoluta tra gli stranieri
Gli stranieri in povertà assoluta sono oltre un milione e 700mila, con un’incidenza pari al 34,0%, oltre quattro volte e mezzo superiore a quella degli italiani (7,4%). Tuttavia, per questi ultimi si registra un incremento della povertà assoluta a livello nazionale (7,4% dal 6,9% del 2021), ma anche nel Nord e nel Mezzogiorno (rispettivamente 5,4% e 11,4%, da 4,9% e 10,6% dell’anno precedente).
Le famiglie in povertà assoluta sono nel 70,0% dei casi famiglie di soli italiani (quasi 1 milione e 526mila, incidenza pari al 6,4%) e per il restante 30% famiglie con stranieri (661mila, incidenza pari al 28,9%), pur rappresentando queste ultime solamente l’8,7% del totale delle famiglie.
Per le famiglie con almeno uno straniero l’incidenza di povertà assoluta è pari al 28,9% (28,1% nel 2021); è al 33,2% per le famiglie composte esclusivamente da stranieri (stabile rispetto al 32,8% del 2021) e al 6,4% per le famiglie di soli italiani (5,8%, in crescita rispetto al 2021). La criticità per le famiglie di soli stranieri è più marcata nei comuni centro dell’area metropolitana: 34,4%, contro il 5,1% delle famiglie composte da soli italiani.
L’incidenza più elevata si registra nel Mezzogiorno, con quote di famiglie con stranieri in povertà quasi quattro volte superiori a quelle delle famiglie di soli italiani (rispettivamente 35,7% e 9,5%). Al Centro le famiglie con stranieri mostrano l’incidenza di povertà più contenuta, pari al 26,5%, simile al Nord (27,8%).