venerdì 4 agosto 2023
Avviato anche un ampio piano di stabilizzazioni che coinvolgerà circa 2.100 portalettere che saranno assunti a tempo indeterminato. Accordo sul premio di risultato 2023-2024
Una portalettere in servizio

Una portalettere in servizio - Poste Italiane

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Sono oltre 5mila le persone che si sono unite a Poste Italiane nel 2023 con contratti a tempo indeterminato. Ad annunciarlo è stato l’ad Matteo Del Fante in occasione della presentazione dei risultati semestrali: «I nostri quasi 120mila dipendenti sono tutto per noi. I manager possono tracciare la strada, ma i risultati arrivano solo grazie alla partecipazione dei nostri colleghi, che hanno l’orgoglio nel fare bene il proprio lavoro». E ora l’azienda ha avviato un ampio programma di stabilizzazioni che coinvolgerà 2.100 portalettere. Entro la fine dell'anno i postini il cui contratto sarebbe scaduto nei prossimi mesi verranno assunti a tempo indeterminato, con orario part time. Ma sarà solo il primo passo per una serie di investimenti nel personale. Per quanto riguarda le stabilizzazioni dei portalettere nell'ultimo trimestre di quest'anno si realizzerà l'accordo sindacale siglato lo scorso 22 giugno 2023. Secondo le disponibilità fornite dai lavoratori ci saranno ben 1.156 stabilizzazioni al Centro-Sud, le altre 944 al Nord. Tra le grandi città si va dai 156 postini che saranno assunti a tempo indeterminato a Roma, ai 47 di Palermo. Nel mezzo Milano (137 stabilizzazioni), Napoli (104) e Torino (102). Da sei anni a questa parte in Poste Italiane è attivo un piano di ricambio generazionale dei lavoratori, che prevede anche uscite su base volontaria dei dipendenti più vicini all'età pensionabile e il rafforzamento delle competenze in ambito recapito, nei centri di smistamento, negli uffici postali e a supporto della forza commerciale. Nel 2017 l'età media della forza lavoro era di 50 anni. Oggi, invece, si è abbassata a 47,9, con il 56% dei lavoratori che è sotto la mezz'età. Un'operazione resa possibile anche dalle migliaia di assunzioni dei 2022, con i nuovi ingressi la cui età media è di 32 anni. I giovani fino ai 30 anni presenti nel Gruppo ad oggi sono circa il 9% e i dipendenti con oltre 50 anni sono circa il 44%. I laureati sono cresciuti dal 12% del 2017 al 22% di oggi. Solo nel 2022 sono state inserite nel Gruppo complessivamente oltre 9.300 risorse con contratti a tempo indeterminato e apprendistato, di cui 1.500 laureati (di questi 1.100 con contratto apprendistato da avviare alla professione di specialista consulente finanziario). L’età media è circa 32 anni. Gli inserimenti sono stati effettuati in tutti gli ambiti; in particolare, nella funzione Digital Technology and Operations e nelle strutture di staff di supporto al business, ma anche nel settore finanziario e assicurativo, nel settore logistico. Nel recapito, nel corso del 2022, sono state stabilizzate oltre 5.600 risorse con contratto a tempo determinato e negli uffici postali sono state realizzate oltre 1.700 inserimenti a tempo indeterminato. Alcuni neo assunti di essi sono stati coinvolti nell’avvio del nuovo ambito di attività dedicato all’energia ed altri seguiranno il progetto Polis - Casa dei servizi di cittadinanza digitale - la cui realizzazione rientra negli obiettivi del Pnrr-Piano nazionale di ripresa e resilienza e con il quale Poste Italiane sta portando i servizi digitali della pubblica amministrazione negli uffici postali dei piccoli Comuni. Ormai da tempo Poste Italiane ha assunto una dimensione multi business e questo consente a chi entra di cambiare mestiere diverse volte nella vita, senza cambiare azienda: dall’energia alle assicurazioni, ai servizi finanziari, all’area legale. Intanto nei giorni scorso l’azienda ha anche raggiunto un accordo con le organizzazioni sindacali sul premio di risultato 2023-2024 che prevede, tra le altre cose, un bonus extra da mille euro che verrà erogato a novembre prossimo. Tra i punti qualificanti dell’accordo un incremento economico del 4%, pari in media a 95 euro, erogati in giugno e un bonus di 50 euro per chi non fa assenze.



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