venerdì 7 giugno 2024
Per conoscere tutte le agevolazioni di cui si può beneficiare è possibile consultare il Repertorio nazionale dall’ex Anpal
Numerosi gli incentivi per chi vuole assumere

Numerosi gli incentivi per chi vuole assumere - Archivio

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L'occupazione va a gonfie vele. Anche l'Istat certifica che ad aprile sono aumentati gli occupati, diminuiti i disoccupati, mentre sono rimasti sostanzialmente stabili gli inattivi. Rispetto a marzo, l'occupazione è cresciuta di 84mila unità (+0,4%) portando il tasso di occupati (calcolato sul totale della popolazione in età lavorativa) al 62,3% e facendo segnare così un nuovo record. L’aumento riguarda tutte le classi di età ad eccezione della fascia 25-34enni che registra un calo. Nello stesso mese il tasso di disoccupazione è sceso al 6,9%, livello più basso da dicembre 2008, quando si fissò alla stessa soglia. Il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni è rimasto stabile al 20,2%, stesso tasso registrato a marzo, al livello più basso da febbraio del 2008 (20,2%).

Un bilancio positivo, in parte merito dei numerosi incentivi e decontribuzioni per chi assume. Si tratta di benefici normativi o economici che vengono riconosciuti ai datori di lavoro che decidono di assumere, senza essere obbligati per legge o tenuti in base a quanto previsto dalla contrattazione collettiva, determinate categorie di persone, soprattutto lavoratori svantaggiati. Si tratta, dunque, di contributi pubblici che servono a sostenere la parte a carico del datore di lavoro del costo dei nuovi assunti. Gli incentivi possono essere previsti dalla normativa nazionale, da specifici programmi attivati dall’ex Anpal Servizi Spa (ora Sviluppo Lavoro Italia), in collaborazione con le Regioni e le Province autonome, dalle normative regionali. A seconda della tipologia, possono riguardare le assunzioni effettuate con contratti di lavoro a tempo determinato o indeterminato e in apprendistato.

Per conoscere tutte le agevolazioni per le assunzioni di cui si può beneficiare è possibile consultare il Repertorio nazionale degli incentivi predisposto dall’ex Anpal. Si tratta di una banca dati contenente le “schede incentivo”. Ossia l’elenco aggiornato dei benefici disponibili per le assunzioni di specifiche categorie di lavoratori. Attraverso questo strumento on line gratuito si possono consultare e stampare le schede relative ai benefici economici, normativi o contributivi regionali e nazionali. È possibile cercare le agevolazioni in base al proprio profilo: www.incentivi.gov.it.

NUOVO BONUS GIOVANI
Il decreto Primo Maggio ha introdotto un nuovo bonus giovani, un’iniziativa volta a promuovere l’occupazione giovanile stabile attraverso incentivi ai datori di lavoro privati che assumono personale non dirigenziale con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o che stabilizzano i dipendenti a tempo determinato. Ecco i punti salienti:

i datori di lavoro possono beneficiare dell’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, nel limite massimo di 500 euro al mese, per un massimo di 24 mesi. Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche. I datori di lavoro che vogliono beneficiare dell’esonero non devono aver effettuato licenziamenti ingiustificati nei sei mesi precedenti l’assunzione incentivata;

l’esonero si applica a soggetti di età inferiore ai 35 anni che non hanno mai avuto un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Anche coloro che già hanno avuto un contratto a tempo indeterminato possono beneficiare dell’esonero, ma solo se l’assunzione avviene entro determinati limiti temporali. Non si applica ai rapporti di lavoro domestico o di apprendistato. In Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna (ossia la cosiddetta Zes Sud istituita con il decreto Sud), l’esonero contributivo può arrivare fino a 650 euro al mese.


SUPERBONUS LAVORO
Il decreto Primo Maggio conferma poi l’attuazione del “bonus più assumi meno paghi“, ribattezzandolo “Superbonus lavoro 2024“. Si tratta, cioè, di una misura già introdotta dalla riforma fiscale 2024, ma ancora non attuata, che sarà implementata attraverso un decreto interministeriale finanziato dalla revisione dei Fondi europei di coesione. Secondo le stime del Def 2024, circa 380mila imprese potrebbero beneficiarne. Questo rinnovato incentivo fiscale premia le imprese che assumono nuovi dipendenti durante l’anno, con particolare attenzione verso lavoratori svantaggiati come giovani under 30, percettori di Adi-Assegno di inclusione e disoccupati. L’agevolazione consiste nell’incremento del costo del lavoro dei nuovi assunti ai fini della dichiarazione del reddito. La maxi deduzione fiscale Ires o Irpef (a seconda del tipo di beneficiario) è differenziata massimizzata del 120% e addirittura del 130%.


BONUS DONNE
Il nuovo bonus donne 2024 si rivolge ai datori di lavoro privati che assumono lavoratrici svantaggiate (di qualsiasi età), che possono beneficiare dell’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, nel limite di 650 euro al mese, per un massimo di 24 mesi. Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche. Il beneficio si applica a donne di qualsiasi età che non hanno avuto un impiego regolarmente retribuito per almeno sei mesi o 24 mesi, a seconda della residenza.

BONUS ZES
Il bonus Zes-Zona economica speciale è un nuovo bonus che non bisogna confondere con il credito d’imposta Zes e spetta ai datori di lavoro privati che assumono personale non dirigenziale a tempo indeterminato ottenendo così l’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali. La misura è nel limite di 650 euro al mese, per un massimo di 24 mesi ed è riconosciuto esclusivamente alle aziende che occupano fino a dieci dipendenti nel mese di assunzione e che assumono presso una sede o unità produttiva ubicata in una delle regioni della Zes unica per il Mezzogiorno lavoratori nelle medesime regioni. Ossia Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna. Spetta per i lavoratori che hanno compiuto almeno 35 anni e non hanno avuto un impiego regolarmente retribuito per almeno 24 mesi.

BONUS AUTOIMPIEGO CENTRO NORD

Il decreto Primo Maggio introduce anche un bonus all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica. La misura prevede che i soggetti disoccupati, inattivi o inoccupati di età inferiore ai 35 anni che avviano un’attività imprenditoriale entro il 31 dicembre 2025 nei settori strategici indicati, possono chiedere l’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro in caso di nuove assunzioni e per un massimo di tre anni, fino al 31 dicembre 2028.


BONUS ASSUNZIONI NEO MAMME
Tra le novità della legge di Bilancio 2024 figurano – sempre nell’ambito del bonus nuove assunzioni 2024 – specifiche agevolazioni per chi assume neo mamme.


SGRAVIO CONTRIBUTIVO ASSUNZIONI DONNE VITTIME DI VIOLENZA
Con la legge di Bilancio 2024 è arrivato lo sgravio contributivo per le assunzioni di donne vittime di violenza nel settore privato. La misura prevede l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali, con esclusione dei premi e contributi Inail, nella misura del 100% e nel limite massimo di importo di 8mila euro annui.


AGEVOLAZIONI ASSUNZIONI DONNE
L’agevolazione consiste nella riduzione dei contributi per i datori di lavoro che assumono, a tempo indeterminato o determinato, lavoratrici prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi o da sei mesi se risiedono in aree svantaggiate. L’esonero è pari al 50% per le assunzioni effettuate nel 2024. Vale anche per le assunzioni di donne che lavorano in una professione o in un settore economico caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere.


BONUS ASSUNZIONI GIOVANI UNDER 30
Il bonus assunzioni giovani under 30 è un esonero contributivo pari al 50% della retribuzione mensile lorda imponibile, fino a 3mila euro su base annua. È dedicato alle aziende private che assumono coloro che non sono stati mai impiegati a tempo indeterminato. La durata massima dell’esonero è di 36 mesi.

INCENTIVI DECONTRIBUZIONE SUD
L’agevolazione contributiva per il Sud introdotta dal decreto Agosto è stata prorogata fino al 30 giugno 2024, su richiesta del governo italiano e con l’approvazione della Commissione Europea. Il beneficio consiste in uno sconto sui contributi pensionistici pari al 30%, concesso alle aziende meridionali. La misura è operativa in teoria, fino al 2029, ma subordinata via via allo sblocco dei fondi da parte dell’unione Europea. Prevede una graduale riduzione della decontribuzione al 20% dal 2026 e al 10% dal 2028 in poi.


BONUS ASSUNZIONI BENEFICIARI ADI E SFL
Il decreto Lavoro convertito in legge prevede l’esonero contributi totale 100% o al 50% per le assunzioni di percettori di Adi o Sfl-Supporto per la formazione e il lavoro. Ossia le due nuove misure di inclusione attiva che hanno preso il posto del reddito di cittadinanza dal 1° gennaio 2024.


AGEVOLAZIONI ASSUNZIONI APPRENDISTATO
Nel 2024 datori di lavoro e imprese che assumono giovani dai 15 ai 29 anni con contratto di apprendistato hanno diritto a una serie di agevolazioni contributive e fiscali per tutta la durata del contratto e, in caso di prosecuzione del rapporto, anche nei 12 mesi successivi alla trasformazione a contratto a tempo indeterminato. Al datore di lavoro che assume un apprendista viene riconosciuta nello specifico una riduzione dell’aliquota contributiva a suo carico, che passa dal 23,81% all’11,31% per tutta la durata del contratto.


BONUS ASSUNZIONI RICERCATORI
Confermato per il 2024 il bonus assunzioni ricercatori dedicato alle imprese che scelgono di assumere i titolari di contratti di ricerca. Per queste aziende viene riconosciuto uno sgravio contributivo fino a un massimo di 7.500 euro a ricercatore, a patto che vengano cofinanziati per il 50% dottorati in materia innovativa industriale in favore dei neoassunti.


AGEVOLAZIONE PER OVER 50
Le aziende che assumono lavoratori e lavoratrici con più di 50 anni hanno diritto a una decontribuzione del 50%.


INCENTIVO PER SOSTITUZIONE LAVORATORI IN CONGEDO
I datori di lavoro che assumono persone in sostituzione dei lavoratori in congedo di maternità, paternità, parentale o per malattia del figlio, fino al compimento di un anno di età del minore o per un anno dall’accoglienza del minore, possono beneficiare di uno sgravio contributivo del 50% per un periodo massimo di 12 mesi.


INCENTIVI ASSUNZIONI DISABILI
Le aziende che assumono con contratto a tempo indeterminato persone con disabilità o ne trasformano il rapporto di lavoro a termine in tempo indeterminato, anche con orario part time, possono beneficiare dei seguenti incentivi, in base al grado di disabilità del lavoratore assunto:

70% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, nel caso di lavoratori che abbiano una riduzione della capacità lavorativa superiore al 79% o affetti da disabilità intellettiva e psichica che comporti una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%;

35% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, per l’assunzione di persone con una riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 67% e il 79%.

Inoltre il decreto Lavoro convertito in legge ha previsto anche il riconoscimento per enti e organizzazioni di un contributo per ogni persona con disabilità assunta a tempo indeterminato tra il 1° agosto 2022 e il 31 dicembre 2023. La definizione delle modalità di ammissione, quantificazione ed erogazione del contributo, delle modalità e dei termini di presentazione delle domande, nonché delle procedure di controllo, sono state demandate a un decreto ad hoc.


INCENTIVO PERCETTORI NASPI
I datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato i percettori della Naspi-Nuova assicurazione sociale per l’impiego possono accedere a un beneficio. Questo beneficio ha un importo pari al 20% dell’indennità mensile che sarebbe stata corrisposta al lavoratore o alla lavoratrice per il periodo residuo di spettanza dell’indennità.


RESTITUZIONE CONTRIBUTO ADDIZIONALE FINANZIAMENTO NASPI
Disponibile anche l’agevolazione che prevede la restituzione del contributo addizionale di finanziamento Naspi dovuto dai datori di lavoro con riferimento ai rapporti di lavoro subordinato non a tempo indeterminato, in caso di trasformazione del contratto a tempo indeterminato. È pari all’1,4% della retribuzione imponibile, aumentato di 0,5 punti percentuali in occasione di ciascun rinnovo del contratto a tempo determinato. È anche chiamato ticket di licenziamento.


AGEVOLAZIONI ASSUNZIONI NELLE COOPERATIVE
La legge di Bilancio 2022 ha introdotto alle cooperative che si costituiscono a decorrere dal 1° gennaio 2022 (e anche nel 2024), l’esonero totale (100%) dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro. Vale nel limite massimo di importo pari a 6mila euro l’anno, riparametrato e applicato su base mensile. L’agevolazione è fruibile per un periodo massimo di 24 mesi dalla data di costituzione della cooperativa.


INCENTIVI ASSUNZIONI LAVORATORI CON ASSEGNO DI RICOLLOCAZIONE
Da citare, anche lo sgravio contributivo diretto a favorire l’occupazione di lavoratori in Cigs-Cassa integrazione straordinaria di aziende che hanno sottoscritto un accordo di ricollocazione con le organizzazioni sindacali, nei casi di riorganizzazione o di crisi aziendale che non prevedono il completo recupero occupazionale. Possono accedere alla misura, i lavoratori titolari di un trattamento straordinario di integrazione salariale ammessi anticipatamente all’assegno di ricollocazione, rientranti negli ambiti aziendali e nei profili professionali a rischio di esubero previsti negli accordi. La domanda si presenta attraverso il sito Inps.


SGRAVIO PERCETTORI CIGS DA ALMENO TRE MESI
Le aziende che effettuano assunzioni a tempo indeterminato di dipendenti che ricevono l’indennità di Cigs da almeno tre mesi, con i dipendenti delle aziende che hanno diritto all’indennità da almeno sei mesi, godranno di un vantaggio contributivo. Questo vantaggio consiste in una riduzione del 10% dei contributi previdenziali sulla retribuzione imponibile, applicato per un periodo di un anno. Inoltre, riceveranno un contributo mensile pari al 50% dell’indennità di mobilità prevista per il lavoratore, con una durata variabile in base all’età del lavoratore, come di seguito indicato:

Nove mesi per lavoratori fino a 50 anni;

21 mesi per lavoratori over 50;

33 mesi per lavoratori con più di 50 anni, che risiedono nelle aree del Mezzogiorno e in quelle ad alto tasso di disoccupazione.

ASSUNZIONI AGEVOLATE NEET UNDER 30

Il bonus assunzioni giovani under 30 è un esonero contributivo strutturale pari al 50% della retribuzione mensile lorda imponibile, fino a 3mila euro su base annua. È dedicato alle aziende private che assumono coloro che non sono stati mai impiegati a tempo indeterminato. La durata massima dell’esonero è di 36 mesi. Vale anche, con limiti differenti, nel caso di assunzione a tempo indeterminato del lavoratore in seguito al termine del periodo di apprendistato professionalizzante o di apprendistato di alta formazione e ricerca per gli under 30 e per gli studenti che hanno fatto formazione scuola lavoro. La misura è stata introdotta nel 2017 ed è ancora valida.


AGEVOLAZIONE ASSUNZIONI CERTIFICAZIONE PARITÀ DI GENERE

Il bonus contributivo per la parità di genere è un esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro privato. Lo sgravio è concesso solo alle aziende private che abbiano ottenuto la certificazione della parità di genere. Ciò, secondo quanto previsto dalla Legge sulla parità salariale che ha istituito questa stessa agevolazione. L’esonero non può superare l’1% dei contributi dovuti entro il limite massimo di 50mila euro annui per ciascuna azienda (riparametrato su base mensile).


BONUS ASSUNZIONE LAVORATORI SVANTAGGIATI
Il bonus assunzione lavoratori svantaggiati è una deduzione fiscale riconosciuta ai datori di lavoro che assumono con contratto a tempo indeterminato, a partire dal 1° gennaio 2024, nuovi dipendenti rientranti nella categoria dei lavoratori svantaggiati. Si tratta cioè di un incentivo che riconosce uno sconto su Ires o Irpef pari al 130% dei costi sostenuti per i nuovi inserimenti. La misura è stata approvata con il decreto legislativo 16 ottobre 2023 e inserita nella legge di Bilancio 2024.




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