Dipendenti al lavoro nello stabilimento veronese di Melegatti
Adesso davvero le colombe pasquali possono volare. La dolciaria veronese Dal Colle ha fatto il suo ingresso nella Melegatti, società in concordato, reduce da una straordinaria 'campagna di Natale' con un milione e 575 mila panettoni e pandoro distribuiti in pochi giorni, grazie ai social attivati dagli stessi lavoratori. La Dal Colle ha infatti sottoscritto, alla vigilia dell’avvio della produzione pasquale, subordinata comunque a questo presupposto, una quota del 30% nella società veicolo del fondo maltese Abalone. Fondo che con lo stanziamento di 6 milioni aveva finanziando il tentativo di salvataggio natalizio. Salvataggio dal fallimento s’intende. L’annuncio è arrivato dallo stesso fondo Abalone.
«Per attuare al meglio la ristrutturazione avviata in Melegatti il 7 novembre scorso – spiega una nota – è stato nomina- to un nuovo procuratore generale, Sergio Perosa, per la prosecuzione delle attività e la predisposizione del piano di produzione per la Pasqua». L’impegno nell’implementazione della campagna pasquale, ha spiegato il manager, «sarà volto a massimizzare l’efficienza della realtà produttiva e alla valorizzazione e conservazione dei livelli occupazionali». Entra a far parte del nuovo team anche Carlo Gianani, come chief restructuring officer, che si dovrà occupare in particolare della ristrutturazione aziendale dell’impianto Melegatti a San Giovanni Lupatoto. Abalone ha specificato che «nell’ambito del veicolo Ocpev1 Ltd, struttura societaria del fondo Open Capital, gestita da Abalone asset management, attiva nell’investimento in Melegatti, è stata sottoscritta una quota pari al 30% da parte della Dal Colle spa, rilevante realtà del settore dolciario del territorio veronese.
«La partecipazione della Dal Colle in Ocpev1 – ha detto Riccardo Teodori, fund manager di Open Capital – è stata selezionata principalmente per lo specifico know how maturato nel settore dei prodotti da non ricorrenza, che ne fa un partner industriale di grande esperienza ed affidabilità. Attualmente Ocpev1 Ltd, ha già investito rilevanti risorse per il supporto del fabbisogno finanziario della campagna natalizia e lo stesso si sta apprestando ad effettuare per quella pasquale».
I 70 dipendenti sono pronti a rimettersi al lavoro, nonostante abbiano ancora stipendi arretrati da incassare. Determinati allo scatto sono pure i 14 a tempo determinato. Il sindacato ha studiato incastri di ferie e tutte le possibilità di copertura di turni pur di assicurare continuità occupazionale e le migliori condizioni per iniziare la produzione pasquale. Una disponibilità che era maturata ancora a metà dicembre, quando il chiarimento era ancora un auspicio, niente di più. «Adesso finalmente i lavoratori potranno festeggiare una fine d’anno con l’animo sereno, dopo lunghi mesi in cui hanno davvero temuto il peggio» sospirano alla Cisl di Verona.