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In Italia quasi un lavoratore su dieci tra i 20 e i 64 anni nel 2023 ha lavorato in media almeno 49 ore alla settimana, una percentuale superiore a quella media Ue (7,1%) e inferiore solo a quella di Grecia, Francia e Cipro.
Praticamente l'equivalente di un giorno in più a settimana considerando che l'orario standard in molti casi oscilla tra le 36 e le 40 ore a settimana.
Lo si legge nelle tabelle Eurostat sui lavoratori che fanno orari di lavoro lunghi dalle quali emerge che il dato è legato alla consistenza del lavoro autonomo che tradizionalmente è impegnato per un numero di ore maggiori rispetto alla media totale dei lavoratori (il 29,3% degli autonomi nel complesso lavora almeno 49 ore).
Tra i paesi dell’UE, la Grecia ha la percentuale più alta di lavoratori con orari lunghi (11,6%), seguita da Cipro (10,4%) e Francia (10,1%). Nel frattempo, i tassi più bassi sono stati registrati in Bulgaria (0,4%), Lituania e Lettonia (1,1% ciascuna).
Nel nostro Paese i lavoratori dipendenti che lavorano almeno 49 ore la settimana in media sono il 3,8% (3,6% in Ue) mentre gli autonomi con dipendenti che lavorano con questi orari sono il 46% del totale (41,7% la media Ue).
Gli autonomi senza dipendenti che lavorano 49 ore alla settimana sono il 27,4% (23,6% in Ue) mentre quelli impegnati in un lavoro di aiuto all'attività familiare che raggiungono le 49 ore sono il 20,1% (14% in Ue).
La percentuale degli "stakanovisti" sale se si guarda solo agli uomini con il 12,9% del complesso degli occupati che lavora almeno 49 ore a settimana (9,9% in Ue). Tra gli autonomi con dipendenti la percentuale supera il 50% in Italia (50,8%) e si attesta sul 46,3% in Ue.