Federico Chiesa - Ansa
Non i grandi marchi di moda né, tanto meno, qualche grosso nome dell’industria nostrana. Al primo posto tra i brand italiani più seguiti sui social media c’è proprio lei, la Vecchia Signora: Juventus ha infatti raggiunto quota 165 milioni di followers nel mondo, tanto da essere ormai il sesto club al mondo e da superare marchi dello sport e dell’intrattenimento come Nba (la lega di basket Usa) e Disney e Wwe. Un successo dovuto alla penetrazione nel segmento giovanissimi (60 milioni i follower su Instagram, 30 milioni quelli su Tik Tok) e che in parte si spiega con Juventus Creator Lab, il laboratorio in cui nascono i prodotti digitali di Juventus e il cui lavoro rientra nella più ampia strategia di rebranding avviata dal club negli scorsi anni anche con il nuovo Allianz stadium. Collocato a due passi dallo stadio, dal campo di allenamento della prima squadra e dagli uffici societari, il laboratorio è ormai parte integrante dello sviluppo aziendale e sempre più fondamentale per attirare interesse fuori dai ristretti confini nazionali.
«Il 90% di chi segue e interagisce con i contenuti di Juventus – spiega Marco Castellaneta, responsabile Digital Media di Juventus – non risiede in Italia, tanto che l’italiano è solo la quarta lingua più utilizzata dopo l’inglese, lo spagnolo e l’arabo. Il 37% di chi ci segue ha tra i 13 e i 24 anni, il 41% tra i 25 e i 34 anni». Giovani e giovanissimi, dunque, lo stadio virtuale più grande al mondo e che porta poi al club riconoscibilità globale, incassi dal merchandising, interesse degli sponsor internazionali e partnership di diverso tipo.
All’interno del Creator Lab, diviso in zone a seconda dei contenuti da creare, lavorano e collaborano designer, videomaker, autori, influencer, esperti di streaming e di social media. Un mix di talento creativo che sta dando i suoi frutti e che sviluppa progetti per l’intero ecosistema bianconero, dalla prima squadra alla Juventus Women, dalla Next Gen che milita in Serie C alle leggende del passato. Il recupero di Federico Chiesa dall'infortunio proprio qui è diventato un documentario, “Federico Chiesa - Back on Track”, distribuito poi attraverso Amazon Prime Video: racconta il percorso durato dieci mesi dell'attaccante bianconero, a partire dalla rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro. Ci sono poi due miniserie sviluppate e distribuite in esclusiva con TikTok, “WeTheNextGen” con la Next Gen e “OnTheRoad 23” con la prima squadra maschile in tour negli Usa. Ma anche Team Jay, il cartone animato per i più piccoli, e Juventus Dsyre, con un focus sul mondo degli e-Sports. «Team Jay ha avuto grande successo su YouTube ed è in programma una seconda serie nel 2024 – spiega Mike Armstrong, responsabile Comunicazione e Marketing di Juventus – La fascia tra i 6 ei 9 anni è proprio quella in cui si decide per quale squadra si farà il tifo per tutta la vita, è importante rivolgersi anche ai bambini, con un contenuto che tra l’altro esalta l’empatia e la relazioni».
Ogni mese sono 1.600 i contenuti digitali di diverso tipo – dai post ai video – che vengono rilanciati sui social media. Lo scorso mese di gennaio è stato il mese con più engagement in assoluto, con quasi mezzo miliardo di visualizzazioni e oltre 57 milioni di interazioni. L’impressione, lasciandosi alle spalle non solo il Lab, ma anche uno Juventus Museum che ha già fatto registrare 1,8 milioni di visitatori in 11 anni e un Allianz Stadium sfruttato sette giorni su sette anche grazie ad eventi aziendali e all’esperienza del match day che inizia due ore e mezza prima della partita, è che molto prima di altre società Juventus abbia capito come unire alle ambizioni sportive un potenziale più ampio. In generale, nella stagione 2022/23 Juventus ha registrato 507,7 milioni di euro di ricavi, rispetto ai 443,4 milioni del 2021/22, con un rosso pari a 123,7 milioni di euro, un risultato in miglioramento di circa 115 milioni di euro rispetto all’anno precedente.
Tra le entrate, la voce più corposa è stata quella relativa ai ricavi commerciali, sponsor e royalties, pari a 178,8 milioni. Proprio ieri, dopo il via libera della Consob, si è aperta peraltro l’operazione di aumento di capitale per un importo massimo complessivo di 200 milioni di euro. «Lo sport è un settore anticiclico che cresce da 20 anni – sottolinea Francesco Calvo, a capo dell’area sportiva e ricavi di Juventus –. Noi abbiamo fatto tanti investimenti sulle infrastrutture. La dimensione economica nel calcio ha raggiunto livelli tali che bisogna per forza professionalizzarsi, il nostro obiettivo è stabilizzare i ricavi ed essere sempre più sostenibili».