sabato 20 aprile 2024
Dopo 34 anni i discendenti del fondatore tornano proprietari della totalità delle azioni della società. L’impresa di Lissone nel 1945 brevettò la vite cava esagonale
Un bancale pieno di viti prodotte dall'azienda Brugola

Un bancale pieno di viti prodotte dall'azienda Brugola - Brugola OEB

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Una “falla” di 34 anni che andava tappata. Metaforicamente potrebbe essere letta così l’operazione che ha portato al ritorno del 100% della proprietà del gruppo Brugola OEB alla famiglia Brugola, grazie all’operazione di riacquisto delle quote di minoranza. Una storia di industria italiana che crede nel valore della famiglia per crescere ancora, mantenendo la sua identità. Brugola OEB è una multinazionale italiana, leader nella produzione di viti per il settore automotive. Una bella storia di Made in Italy, avviata nel 1926 dall’esperienza del fondatore Egidio Brugola, colui che nel 1945 brevettò la vite cava esagonale. Con la seconda generazione l’azienda si affermava come specializzata nella produzione di viti critiche nel comparto automotive guadagnandosi il titolo di leader mondiale per la produzione di viti a testa esagonale. L’attuale presidente Jody Brugola consolida il fatturato portandolo ad oltre 190 milioni di euro nel 2023 e realizza uno stabilimento negli Stati Uniti nel 2015. Oggi l’azienda produce più di 800 tipi diverse di viti, conta oltre 500 dipendenti tra Italia e Stati Uniti ed è presente in oltre 200 stabilimenti produttivi di automobili nel mondo.

Così, dopo 34 anni, la proprietà del gruppo torna totalmente alla famiglia, grazie a una strategia che riflette l'ottica di crescita e l’impegno nello sviluppare opportunità future. Nel dettaglio la famiglia Brugola ha riacquistato l'80% delle quote della holding di partecipazione A.B.F s.r.l., possedute dai due soci A. Agrati Spa e Fontana Finanziaria Spa A.B.F. s.r.l., la quale a sua volta deteneva indirettamente il 30% del gruppo Brugola. A.B.F. fu costituita nel marzo 1990 con l'intento di ampliare le attività commerciali all'estero. Già nel corso del 2018, l'azienda ottenne l'uscita del Fondo Italiano di Investimento, il quale deteneva una partecipazione in Brugola OEB dal 2015, attivata per sostenere l’apertura della sede statunitense.

Uno stabilimento della Brugola OEB

Uno stabilimento della Brugola OEB - Brugola OEB

L'attuale operazione rafforza ulteriormente l'intenzione di mantenere le quote societarie all'interno della famiglia. Jody Brugola ha espresso «grande orgoglio e profonda emozione» per il risultato di questa operazione societaria «iniziata lo scorso anno ma che in realtà rappresenta un obiettivo ed un traguardo aziendale familiare atteso da ben 34 anni». Brugola si è particolarmente soffermato sul valore della famiglia ricordando il senso dell’operazione perché sentiva «il dovere e il desiderio di compiere in onore di mio padre e, ancor prima, di mio nonno, i quali hanno dedicato passione e impegno alla costruzione di questa azienda». Il ritorno alle origini viene visto come un’opportunità di sviluppo: «Non intendiamo fermarci qui – ha sottolineato il presidente –. Brugola è sempre orientata al progresso e abbiamo numerosi obiettivi da perseguire. Grazie a questa operazione, avvenuta proprio in un momento strategico, possiamo continuare a rispettare il nostro piano di espansione e crescita, con l’intento di soddisfare la richiesta del mercato con prodotti eccellenti, innovativi e su misura per i nostri clienti».


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