A Campofelice di Roccella, ai piedi del parco delle Madonie ed a pochi chilometri da Palermo si trova il più grande allevamento a campo aperto di chiocciole in Italia: Lumaca Madonita. Davide Merlino, Michelangelo Sansone e Giuseppe Sansone ne sono i fondatori: tutti provenienti da una lunga esperienza nel settore agricolo intuiscono le potenzialità del settore e nel 2005, dopo aver visitato numerosi allevamenti in Francia, Spagna e Grecia, con un capitale di soli 70mila euro danno il via al loro progetto. Puntano sulla qualità e per l’allevamento seguono canoni precisi: alimentazione a base di prodotti biologici formata per il 70% da ortaggi e il rimanente da mangimi che rendono il guscio più robusto, habitat incontaminato, nessuna forzatura al ciclo vitale di crescita. Curano anche le caratteristiche estetiche della chioccio- la che deriva da un incrocio tra quella autoctona e la chiocciola di un allevamento francese.
Nei 40mila metri quadrati di terreno producono quasi 20 tonnellate di lumache all’anno, per il 90% destinate all’estero, in primis i mercati francese e spagnolo dove sono considerate una raffinata prelibatezza. Hanno più recentemente avviato la produzione di prodotti cosmetici di alto livello, realizzati con il siero di lumaca ed anche questi prodotti hanno ottenuto la certificazione di 'Eccellenza Italiana'. Ma la produzione di cui vanno più orgogliosi è quella delle Perle delle Madonita erroneamente definite caviale di lumaca. Sono le uova di chiocciola, assai ricercate dagli chef stellati, per il quale nel 2013 hanno vinto il premio OscarGreen e conquistato il certificato Eccellenza Italiana per 3 anni consecutivi. Con una produzione annua di circa 50 kg e l’obiettivo di raddoppiarla entro fine anno sono i primi in Italia ed i quarti nel mondo. Hanno poi creato una sorta di franchising, diffondendo il loro metodo e facendo realizzare in Italia e all’estero 1478 allevamenti, per un totale di 1.407.200 mq, della cui produzione garantiscono l’acquisto. Chi intende avviare un allevamento deve seguire un rigoroso percorso che parte dall’analisi di acqua e terreno, prosegue con incontri in sede o durante l’iniziativa itinerante Lumaca On Tour e si sviluppa sotto la supervisione di un esperto. «Lo sviluppo – dicono oggi con orgoglio i fondatori – non è mai stato così veloce, anche se si parla di lumache».
Con 70 mila euro di investimento i tre fondatori hanno creato il più grande campo di chiocciole in Italia
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