mercoledì 14 febbraio 2024
L’ad Paolo Gallo: per raggiungere la net zero economy non c’è solo l’elettrico
Italgas punta a crescere in Grecia: piano di investimenti da 900 milioni
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L’italiana Italgas ha accelerato con gli investimenti sull’infrastruttura del gas in Grecia, con un piano da 900 milioni di euro fino al 2029, che potrebbe essere rivisto al rialzo già nei prossimi mesi. Gli interventi comprendono la trasformazione digitale della rete di distribuzione del gas, ma anche la sua estensione, con 800 chilometri di nuove condotte realizzate nel 2023 che hanno portato il servizio in aree, che prima non erano raggiunte dal gas naturale: si tratta di 25 nuove città della Grecia, ora, collegate alla rete del metano. Attualmente la società gestisce circa 7.700 km di rete e oltre mezzo milione di clienti, nel 2024 la rete si estenderà ancora, raggiungendo altre 13 nuove città e arrivando entro il 2029 a contare 11mila chilometri di nuove condotte. L’obiettivo da qui a cinque anni è quello raggiungere 1 milione di pdr, vale a dire punti di riconsegna che poi equivalgono a case, uffici, aziende servite dalla rete del gas biometano e altri gas rinnovabili. Sul lato della trasformazione digitale dell’infrastruttura, il passaggio dei sistemi sul cloud e l’eliminazione dei server fisici è avvenuta attraverso la realizzazione di 186 virtual machine, lo stoccaggio di 179 Terabyte di dati e l’adozione di circa 100 applicazioni. Nel 2023 sono stati posati 600 chilometri di reti “native digitali” (+25,5% rispetto al 2022 e +78% rispetto 2021) con oltre 23mila nuove connessioni alla rete tra utenze residenziali, commerciali e industriali. Inoltre, a partire dal 2025 anche in Grecia inizierà l’installazione di Nimbus, il contatore smart “H2 ready” di ultima generazione dotato di numerose funzionalità, sviluppato in house dal Gruppo Italgas.


Per raggiungere gli obiettivi di emissioni zero in Europa si ragiona molto di elettrificazione, ma per l’amministratore delegato di Italgas, Paolo Gallo è la diversificazione delle fonti la strada da percorrere per la transizione energetica e in questo processo l’infrastruttura del gas resta fondamentale. «Riteniamo che sia giusto che la Ue dia gli obiettivi ma ciò che a nostro avviso non è corretto è che venga disegnato anche il percorso. La tecnologia e l’innovazione hanno dimostrato che gli obiettivi possono essere raggiunti in modo diverso – ha sottolineato Gallo –. Se vogliamo davvero raggiungere la net zero economy al 2050 dobbiamo mettere in campo tutto ciò che abbiamo. Non è solo con l’elettrico che si raggiunge questo obiettivo ma con tutti gli strumenti». Come a dire che c’è anche il gas. In questa direzione va anche la firma del protocollo d'intesa con Habio, l'associazione ellenica dei produttori di biogas che rappresenta i gestori di 48 impianti di produzione, per accelerare lo sviluppo del biometano, in sintonia con gli obiettivi dell'Ue e del governo greco.

Per Italgas il biometano «rappresenta una fonte d'energia che riduce la dipendenza da forniture estere e migliora la sicurezza energetica», oltre a «contribuire all'economia circolare e allo sviluppo sostenibile delle aree rurali generando impatti positivi sulle comunità locali». Per avere benefici in termini di efficienza, efficacia operativa e competenze condivise, l’ultimo atto della “riorganizzazione greca” è stato la nuova denominazione di Depa Infrastructure, la società greca acquisita da Italgas il primo settembre 2022, che, ieri, ha assunto il nome di Enaon, traendo ispirazione dalla parola greca Aenaos, che si traduce in “perenne” e “rinnovabile” e che associata al mondo dell'energia vuole rappresentare un'offerta duratura, in grado di soddisfare le esigenze attuali e il benessere delle prossime generazioni. Ena è invece la parola greca per “uno” e ricorda l'unione dei 3 precedenti Dso – Eda Thess, Deda ed Eda Attikis – in un'unica Società; “On” rappresenta l'idea di qualcosa che è acceso, in funzione. Enaon, pertanto, racchiude l'impegno a mantenere l'energia in costante flusso, fornendo gas in modo continuativo e operando per dotare il Paese di una infrastruttura all'avanguardia, smart e flessibile.

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