sabato 15 marzo 2025
Rapporto del PoliMi: da quattro anni il giro d‘affari del settore cresce a doppia cifra, nel 2024 ha raggiunto i 160 milioni di euro. Attive circa 700 aziende
Ispezioni, e-commerce e servizio taxi Cresce il mercato italiano dei droni

IMAGOECONOMICA

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Dobbiamo abituarci, i droni sono destinati a diventare oggetti comuni, come gli smartphone. Già oggi un velivolo automatizzato deve pesare il meno possibile e avere una batteria che resista più a lungo, oltre a fare foto e video ad alta precisione. E anche il loro costo sta scendendo: ora bastano circamille euro euro per droni “professionali”, come un telefonino di alta gamma. Ma i droni ci serviranno soprattutto per scambiare merci e, in prospettiva, per trasportarci” da un punto ad un altro della città.

Fantascienza? C’è chi ci crede davvero. Sono i numeri a testimoniare un comparto che anche in Italia sta cominciando a “volare”: lo scorso anno il mercato professionale dei droni ha raggiunto nel nostro Paese i 160milioni di euro, segnando una crescita del 10% rispetto al 2023, con quasi 700 aziende operative sul territorio. E la dinamica positiva del settore trova conferma nelle prime proiezioni del 2025 con l'80% degli addetti ai lavori che prevede un'espansione significativa nei prossimi tre. Il nostro mercato è quasi totalmente (96%) costituto da attività di Aerial Operations, ovvero quelle di droni di piccola e media taglia nei settori tradizionali, come le ispezioni di linee elettriche o il monitoraggio del territorio. Il restante 4% è dedicato a servizi di Innovative Air Mobility & Delivery per la consegna di merci o il trasporto passeggeri in area urbana ed extra-urbana, in lieve crescita rispetto al 2023 (3 milioni di euro in più).

La fotografia è scattata dall'Osservatorio Droni e Mobilità Aerea Avanzata del Politecnico di Milano e conferma che questi velivoli automatizzati sono già oggi fondamentali per il monitoraggio delle grandi infrastrutture, o nel caso delle utility per la sorveglianza e la sicurezza degli impianti, ma anche per misurare in maniera più costante ed efficace le emissioni di CO2. Nella sanità, inoltre, i droni sono utilizzabili per il trasporto di farmaci, di sacche di sangue e di piccoli organi.

«Il 2024 è stato un anno cruciale per il settore, che ha registrato avanzamenti in diversi ambiti, da quello normativo a quello applicativo e tecnologico – spiega Marco Lovera, responsabile scientifico dell'Osservatorio – il valore del mercato in Italia cresce a doppia cifra da quattro anni consecutivi e i progetti internazionali si moltiplicano rapidamente, a testimonianza del crescente interesse da parte di imprese e pubbliche amministrazioni per questa tecnologia. La vera sfida del 2025 sarà trasformare le numerose sperimentazioni in progetti concreti».

Qualcosa già si muove. L’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac), ha tracciato le regole per il mercato dell'Innovative Air Mobility in Italia introducendo le linee guida per lo “U-Space” uno spazio aereo senza equipaggio. Così la provincia di Chieti è stata la prima ad ospitare questa “zona” per droni in Europa, mentre Varese, Piacenza e Ancona si sono aggiunte alle altre sei città che hanno annunciato di voler costruire un vertiporto (Bologna, Firenze, Milano, Roma, Torino e Venezia). Ma è stato effettuato anche il primo volo di Amazon Prime Air per il trasporto merci, sperimentazioni di consegna via droni della posta tra Napoli e Procida. Senza dimenticare che a Roma un drone messo a punto da Leonardo e Telespazio ha percorso i 32 chilometri che distanziano l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù della Capitale con il laboratorio dell’Ospedale di Palidoro per trasportare materiale sanitario

.«Gli ambiti più promettenti nel breve sono legati ad applicazioni nel segmento delle Aerial Operations, come ispezioni, sopralluoghi, sicurezza e sorveglianza, che potrebbero garantire la liquidità necessaria a sostenere gli investimenti necessari allo sviluppo del mercato - aggiunge Paola Olivares, direttrice dell'Osservatorio – di sicuro interesse anche il trasporto di materiale medicale e, a tendere, il trasporto di persone in contesti specifici».

D’altra parte che tutto sia legato ad «un sogno che si può realizzare» lo testimonia la storia della Italdron di Ravenna, nata sul finire del 2008, dall’idea di tre giovani soci appassionati di tecnologia e di volo ed oggi trasformatasi nell’azienda leader del settore producendo oltre un centinaio di droni l’anno ed esportando il drone made in Italy dall’Europa al Sud America.

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