martedì 14 maggio 2024
Prime emissioni di debito pubblico a quattro anni dall’ultima volta. Risorse per grandi progetti strategici
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La Cina torna sul mercato obbligazionario con un maxi collocamento di titoli di Stato, evento piuttosto raro e con potenziali implicazioni positive sia per il Paese del Dragone sia per l’economia mondiale. Pechino ha messo in programma, a partire da questa settimana, emissioni di bond governativi “speciali” con scadenze a 20 e 30 anni, e annunciato per la prima volta anche obbligazioni a lunghissimo termine (50 anni). In totale il collocamento che si svolgerà nelle prossime settimane, con ulteriori tranche previste nei mesi successivi, ammonta a mille miliardi di yuan, circa 130 miliardi di euro, e secondo i primi commenti dimostrerebbe gli sforzi di Pechino per finanziare la ripresa, mentre per chi investe si apre l’opportunità di diversificare sulla maggiore economia asiatica nonché numero due mondiale dietro agli Stati Uniti.


La Cina ha venduto titoli di Stato solo in rare occasioni per far fronte a gravi difficoltà economiche, come all’inizio del 2020 per finanziare gli sforzi per combattere l’epidemia di Covid-19. Oggi le maggiori preoccupazioni sono rappresentate dalla volatilità del mercato immobiliare e dalla disoccupazione, in particolare quella giovanile. Pechino lancerà il titolo a 30 anni nella giornata di venerdì. Altre obbligazioni con scadenza a 20 e 50 anni saranno in vendita rispettivamente il 24 maggio e il 14 giugno.

I leader cinesi hanno fissato un obiettivo di crescita del Pil pari a circa il 5% quest’anno, una cifra considerata ambiziosa da molti economisti. I prezzi al consumo in Cina sono aumentati in aprile per il terzo mese consecutivo, confermando l'uscita dalla deflazione della seconda economia mondiale, ma la domanda rimane relativamente debole nel Paese. Le autorità della Repubblica Popolare avevano accennato nei mesi scorsi alla possibilità di ricorrere al mercato del debito. Il primo ministro Li Qiang aveva spiegato che i bond governativi sarebbero stati utilizzati per finanziare grandi progetti di importanza strategica. Da parte sua il direttore della Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme, Zheng Shanjie, ha precisato che le obbligazioni saranno utilizzate per sostenere il lavoro in diversi campi, tra cui l'innovazione scientifica e tecnologica, lo sviluppo urbano-rurale integrato, lo sviluppo regionale coordinato, la sicurezza alimentare ed energetica e la crescita demografica di alta qualità. L’emissione di titoli di Stato speciali da parte della Cina era ampiamente prevista, anche se arrivata un po' prima del previsto, secondo Becky Liu, responsabile della strategia macro cinese della banca Standard Chartered.

In ogni caso l’esperta ritiene che nel breve termine sia sempre più probabile un ulteriore allentamento della politica monetaria, indipendentemente dal taglio dei tassi da parte della Fed americana. Secondo Zou Wang, direttore degli investimenti presso Shanghai Anfang Private Fund Management, il mercato ora si aspetta che la banca centrale fornisca «sostegno alla liquidità attraverso tagli dei tassi di interesse e delle riserve obbligatorie». Si prevede che le vendite di bond miglioreranno la liquidità nel mercato delle obbligazioni cinesi a più lunga scadenza, che storicamente gli investitori tendono a detenere fino al termine. Quanto a future operazioni, gli esperti ricordano che la Cina rispetto agli standard globali ha uno spazio significativo per indebitarsi, potenzialmente con migliaia di miliardi di yuan di emissioni obbligazionarie nei prossimi cinque-dieci anni, da mettere in campo per stimolare gli investimenti.


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