Un autista al volante - Archivio
«In Italia mancano 20mila autisti, sono grato alla Commissaria Europea ai Trasporti Adina Valean per aver condiviso pubblicamente le sue proposte legislative per contrastare il fenomeno: trovano condivisione con le nostre, che rivendichiamo da anni». Così il presidente della Fai-Federazione degli autotrasportatori italiani Paolo Uggè, che entra nel dettaglio di queste proposte: «Dalla guida accompagnata a 17 anni al conseguimento della patente C a 18 anni, fino al riconoscimento delle qualifiche professionali dei lavoratori provenienti da Paesi extra Ue, c'è un'identità di visione con il nostro mondo associativo. Come sottolineiamo da anni, sono necessarie politiche strutturali e investimenti economici certi per raggiungere questi obiettivi. Ricordo l'impegno della Fai-Conftrasporto per i percorsi di alternanza scuola-lavoro, con gli accordi siglati con il ministero dell'Istruzione, che hanno visto studenti delle scuole italiane partecipare anche a Bruxelles a momenti di studio e di apprendimento». «Penso anche ai percorsi di Its Academy, presenti in molte città d'Italia, e al master Megsi dedicato alla logistica presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore per formare i giovani ad acquisire competenze ed esperienze nella logistica e nei trasporti - spiega Uggè -. Per questo auspico che la Commissione Europea possa coinvolgerci ancor più nei gruppi di lavoro, attraverso la rappresentanza di Confcommercio a Bruxelles, con lo scopo di condividere, per tempo, le esigenze delle imprese italiane di logistica e trasporti all'interno delle future proposte legislative». Purtroppo sono diverse le ragioni per cui quello dell’autista fatica a essere considerato un lavoro attrattivo, nonostante le retribuzioni particolarmente alte, soprattutto per persone giovani e donne: le specifiche condizioni di lavoro, legate a fattori come le assenze prolungate dalla propria residenza - soprattutto quando si parla di trasporti internazionali - o come la mancanza di aree di sosta sicure e dotate di servizi, ma anche le difficoltà di accesso alla professione, soprattutto per i costi elevati necessari a ottenere la patente C e la Carta di qualificazione del conducente (in particolare, per la seconda, il costo può raggiungere anche i 3/4mila euro). Per incoraggiare l’ingresso di nuove leve, l’ex governo Draghi aveva previsto l’introduzione di un contributo destinato ai giovani tra i 18 e i 35 anni, pari all’80% della spesa e fino a un massimo di 2.500 euro, con uno stanziamento di 25,3 milioni di euro dal 2022 al 2026. Tuttavia, i fondi del 2022 e del 2023 si sono esauriti già nel giro di poche ore.
Servono anche 3mila macchinisti
Non solo autisti di autobus e camion, anche il comparto ferroviario è alla ricerca di personale specializzato da assumere. In Italia, l'81% delle aziende che opera nel settore, nonostante le attuali prospettive di assunzione (25%), non riesce a trovare professionisti, all'appello ne mancano oltre 3mila. Occorre fare formazione e un assist arriva dall'accordo tra l'Agenzia per il lavoro Manpower e l'azienda ferroviaria privata MA Group: un'Academy che si pone l'obiettivo di incrementare del 50% la forza attuale di tecnici specializzati in materiale rotabile di MA Group. «Siamo soddisfatti di questo accordo con Ma Group, che permetterà a tanti giovani talenti di formarsi e inserirsi in un settore strategico che, nonostante lo scenario incerto dell'economia globale, ha bisogno di assumere. L'obiettivo di Manpower Academy è fornire le competenze necessarie per ottenere un profilo altamente qualificato, convinti che la formazione sia la strada decisiva per risolvere il problema della mancanza di talenti», sottolinea Francesco Clerissi, regional manager Manpower. «Operiamo da più di dieci anni e la nostra forza è stata sempre l'alta professionalità dei nostri dipendenti. È un lavoro di grande responsabilità che dà anche grandi soddisfazioni e contiamo di formare un numero congruo di personale per permettere al settore di continuare ad essere competitivo», aggiunge Gianpaolo Pranzetti, direttore Ma Group. Il primo corso partirà a gennaio 2024 e avrà una durata di quattro settimane. È aperto a giovani diplomati di età compresa tra i 18 e i 29 anni. I vantaggi: corso gratuito con possibile vitto e alloggio a carico dell'azienda. Al superamento del percorso formativo, la qualifica di specialista in manutenzione preventiva e l'inserimento, inizialmente, nei siti di Milano, Mestre e Toscana. Sempre nel 2024, è previsto un secondo corso con le stesse caratteristiche a Venezia per i siti in Veneto. Oggi il numero di dipendenti con età superiore a 50 anni nel settore è nettamente superiore alla media nazionale: un’elevata presenza di personale prossimo alla pensione richiederà nei prossimi anni un consistente ricambio generazionale e quindi una rapida crescita della domanda di nuovo personale da parte delle imprese ferroviarie, soprattutto per quanto riguarda i macchinisti, ma anche capitreno, preparatori del treno e manutentori. Oltre a questa, tra le cause della carenza ci sono difficoltà di accesso alla professione e condizioni di lavoro considerate poco attrattive. Secondo Carlo De Ruvo, presidente di Confetra, «in anni recenti, gli ultimi governi hanno stanziato diversi milioni di euro per supportare la formazione di nuovi autisti e macchinisti, ma i fondi si sono presto esauriti senza risolvere il crescente gap tra domanda e offerta di lavoro. Occorre un piano di reclutamento più articolato se non vogliamo mettere in seria difficoltà il settore». Uno degli ostacoli principali nel reintegro della forza lavoro necessaria è legato alle difficoltà di soddisfare le richieste formative. Queste figure professionali devono infatti essere in possesso di un certificato abilitativo, una patente che può essere rilasciata dalle imprese ferroviarie o da un Centro di formazione riconosciuto dall’Ansfisa-Agenzia per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali. Ma tempi e costi rappresentano un problema per molti: un macchinista, per esempio, per essere formato e diventare operativo deve fare un percorso che va dai sei ai nove mesi. «Per questo - continua De Ruvo - non appare sufficiente lo stanziamento pubblico per la formazione del macchinisti: negli ultimi anni sono stati infatti previsti tre milioni di euro per il 2021 e solamente un milione di euro per il 2022. Abbiamo bisogno di un maggiore investimento in questa direzione, che permetta agli aspiranti macchinisti di adempiere alle richieste formative».
Le buone prassi delle aziende
Il mondo della logistica da anni lotta per trovare camionisti. Spesso sono le stesse aziende che formano in casa il personale. Cab Log, per esempio, azienda logistica del Veneziano (150 milioni di fatturato, opera su oltre 360 mila metri quadri di magazzini con più di 300 mezzi di proprietà) ha deciso di lanciare la propria Academy. I candidati devono avere 21 anni e la patente B, oltre a conoscere l’italiano. Il corso, totalmente gratuito e finanziato dall’Unione Europea, comprende formazione teorica e pratica per l'acquisizione della patente CE + CQC (valore: 5mila euro), certificato di qualificazione del conducente e supporto alla richiesta della carta tachigrafica, visita medica per verificare l’idoneità alla mansione. Inoltre, nel 90% dei casi i partecipanti riceveranno una proposta di assunzione a conclusione del percorso formativo, seguito da un periodo di on boarding iniziale e affiancamento operativo con lo staff dell’Academy. L’Academy può contare su spazi dedicati nella sede di Noale, nel Veneziano, di Cab Log: un percorso stradale tecnico adattato alla guida di varie tipologie di veicoli, aule attrezzate per la didattica dimostrativa - in particolare quella relativa alla sicurezza stradale e alla messa in sicurezza di varie tipologie di carichi - e presto anche un rivoluzionario simulatore di guida in grado di consentire la formazione pratica per la conduzione di veicoli leggeri e pesanti. Mentre è giunta alla II edizione l'Academy Atap, che ha l’obiettivo di formare aspiranti autisti sprovvisti dei necessari titoli abilitanti alla guida, offrendo alle persone con età maggiore di 21 anni un’immediata opportunità occupazionale attraverso un percorso professionalizzante. L’Academy è realizzata grazie alla collaborazione tra Atap, l’azienda che gestisce, nell’ambito del consorzio Tpl Fvg, il trasporto pubblico della provincia di Pordenone; Umana, fra i principali player in Italia per i servizi Hr; Umana Forma, società del Gruppo Umana che si occupa di formazione, e l’autoscuola pordenonese Tavella srl. Il percorso per il conseguimento delle patenti D, DE e della Carta di qualificazione conducente – CQC, è finanziato da Umana attraverso Forma.Temp. Per maggiori informazioni: https://api.cving.com/v1/job-offers/id/5128372. Oppure la Gruber Driver Academy, che si occupa di sviluppare percorsi di apprendimento specifici disegnati sulla base delle esigenze formative dei singoli autisti. La Gruber Driver Academy offre un percorso formativo completo che spazia dai temi di sicurezza sul lavoro ed eco-driving, a quelli tecnico-pratici legati alla manutenzione del mezzo, fissaggio merce, cambio gomma. Per le aziende del trasporto pubblico locale diventa sempre più difficile trovare autisti con le patenti e i requisiti giusti. Per correre ai ripari, anche At-Autolinee Toscane preferisce formarli in "casa" e assumerli subito. Nasce così “Accademia”, la scuola per gli autisti dell'azienda toscana che copre anche le spese per le patenti di categoria superiore e per la formazione specialistica. Infine Sasa Spa, che sta formando autonomamente gli autisti con la Sasa Academy. L’azienda in house della Provincia e dei Comuni di Bolzano, Merano e Laives, da un anno si concentra sulla formazione retribuita degli autisti di autobus direttamente in azienda. Il corso di formazione, della durata di circa sei mesi, comprende il conseguimento della patente di guida D e della Carta di qualificazione del conducente. Sono previsti anche corsi di acquisizione delle lingue (tedesco e italiano), una familiarizzazione completa con l’azienda, corsi sulla sicurezza e corsi sulla comunicazione e sulla gestione dei conflitti. Per maggiori informazioni: sasabz.it/academy.