Un effetto "Wow" per vedere in anteprima di come verrà l’appartamento che si vuole acquistare dopo una ristrutturazione personalizzata. Via planimetrie e anonime descrizioni – modalità per vendere case negli anni ’90 ma oggi poco efficaci – arriva la tecnologia sofisticata dei rendering 3d che consente di progettare virtualmente la casa dei nostri sogni. Uno strumento indispensabile per far incontrare le domanda e l’offerta.
«Oggi solo a Milano ci sono 8mila casa invendute da oltre un anno. Il problema – spiega Cristian Aiselli, amministratore delegato di Inside Group Technology che si occupa di rendering – non sono i soldi ma l’effetto emozionale che non si produce nel potenziale cliente». In fase di trattativa infatti spesso vengono contestati prezzi eccessivi in relazione alle dimensioni e alle finiture dell’immobile. Ma per venditori e agenzie immobiliari proporre ai compratori un rendering dinamico, dove si possono cambiare pavimenti, rivestimenti murari, abbattere pareti, realizzare arredi personalizzati e variare le luci, rappresenta un’occasione per concludere la compravendita in tempi più rapidi (del 40%) e con un maggiore profitto con un aumento della marginalità del 50%.
«Non a caso questo progetto si chiama Wow come l’espressione di chi guarda il lavoro completato. Bisogna mostrare al futuro cliente le potenzialità del progetto in costruzione facendogli vivere un’esperienza virtuale, come se fosse ul film».Gli ultimi dati Istat sul mercato immobiliare fotografano una forte ripresa rispetto all’anno scorso, con un aumento del 32,9%), che riguarda sia il settore abitativo (+32,8%) sia quello economico (+34,9%) e tutte le aree geografiche del Paese. Le compravendite sono state 982.260, oltre la metà delle quali (547.936) nel Nord anche se Sud e Isole registrano incrementi superiori rispetto alla media nazionale.