Fondazione Con il Sud e Con i Bambini hanno presentato i rispettivi bilanci con i risultati raggiunti, illustrando soprattutto una visione del Paese che, al di là dei dati quantitativi, è orientata a rafforzare percorsi di coesione sociale, valorizzando esperienze e reti di buone pratiche. Due bilanci e due differenti metafore per comunicarli, ma stesso messaggio: la necessità di fare squadra come cifra di un cambiamento possibile, come modello di intervento nel contrastare il fenomeno della povertà educativa minorile in un caso e favorire lo sviluppo del nostro Sud nell’altro.
«Sono i dati e le esperienze che ci indicano questa strada - spiega Carlo Borgomeo, che presiede entrambe le organizzazioni -. O si lavora insieme, “con” i ragazzi, le famiglie, le scuole, il Terzo settore, le fondazioni, le istituzioni, i territori o saremo ancora fermi ad attendere soluzioni che piovono dall’alto come è avvenuto storicamente per il Mezzogiorno, a lamentarci o rivendicare, a perdere i treni che passano. E al Sud, purtroppo ne passano pochi. Dunque, occorre “giocarsi le carte giuste” capendo che puntare sul Sud è l’unico azzardo possibile, per riprendere lo slogan del bilancio della Fondazione. Sul tema della povertà minorile vorremmo che il concetto di “comunità educante” fosse sdoganato e compreso anche dai non addetti ai lavori, dai ragazzi alle famiglie, dal mondo della comunicazione alle istituzioni locali, perché rappresenta una svolta necessaria per affrontare efficacemente il fenomeno».
A questo proposito, Con i bambini ha rivolto un invito all’Ordine nazionale dei giornalisti a sentirsi parte della comunità educante, accettando una sfida culturale che coinvolge tutti coloro che hanno a cuore il contrasto alla povertà educativa e la crescita dei giovani: scuola, Università, istituzioni, famiglie, ragazzi, società civile. È stato avviato un dialogo con l’Ordine per immaginare percorsi comuni di sensibilizzazione. In meno di due anni Con i bambini ha promosso tre bandi (uno ancora in fase di valutazione) interessando circa 20mila organizzazioni tra Terzo settore, istituti scolastici ed enti pubblici, 166 progetti approvati e 240mila minori interessati, oltre 135,5 milioni di euro erogati, complessivamente 360 milioni di euro per tre anni per sostenere interventi sperimentali e di comunità grazie al Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile (nato nel 2016 da un accordo tra Fondazioni di origine bancaria, Forum Terzo Settore e governo). L’impresa sociale Con i bambini è stata costituita nel giugno 2016 per attuare il Fondo ed è interamente partecipata dalla Fondazione Con il Sud. Quest'ultima ha sostenuto in 11 anni 1.100 progetti con oltre 191 milioni di euro di risorse private, 6mila organizzazioni coinvolte (80% Terzo settore e 20% enti pubblici e privati), oltre 320mila “destinatari” diretti coinvolti (40% studenti), 8mila collaborazioni tra non profit, pubblico e privato avviate nei territori, oltre 160 nuovi soggetti giuridici nati nell’ambito dei progetti. Il 2017 si è chiuso con un avanzo di esercizio di circa 23 milioni di euro e con un patrimonio netto di oltre 416 milioni di euro.
Necessità di fare squadra come cifra di un cambiamento possibile, come modello di intervento per favorire lo sviluppo del Mezzogiorno e nel contrastare il fenomeno della povertà educativa minorile
© Riproduzione riservata