C'è l'accordo per il rinnovo del contratto di lavoro nella distribuzione cooperativa che coinvolge 60mila lavoratori. L'intesa è arrivata dopo una lunga e complessa trattativa: è stata siglata stamani, dalle Associazioni Cooperative Ancc-Coop, Confcooperative consumo e utenza, A.g.c.i settore consumo e dalle organizzazioni sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs.
Il rinnovo triennale del contratto, che avrà vigenza fino al mese di marzo 2027, prevede un aumento retributivo a regime di 240 euro lordi al quarto livello ed una indennità una tantum di 350 euro riparametrati e riproporzionati per tutte le posizioni. Tra i punti caratterizzanti il sostegno alla parità di genere e alla genitorialità con nuove norme per facilitare le neomamme che desiderano trascorrere col proprio figlio tutto il primo anno di vita, un incentivo economico al padre che decide di fruire del congedo facoltativo al posto della mamma, facilitazioni per i ricongiungimenti famigliari e per la fecondazione assistita. Inoltre, sono stati introdotti congedi e facilitazioni per le donne vittime di violenza. Sul diritto alla salute è stato riconosciuto un mese di congedo retribuito per i malati oncologici al termine del periodo di malattia. Nell'ambito del welfare aziendale c'è stato un piccolo aumento (36 euro annui) finalizzato al consolidamento e al miglioramento delle prestazioni sanitarie.
"Siamo soddisfatti dell'accordo, è il contratto nazionale di lavoro più impegnativo degli ultimi 30 anni: permetterà un importante recupero del potere di acquisto dei lavoratori delle cooperative, in una fase di grande incertezza economica, inflazione e rincari energetici - è il commento di Marco Pedroni, Presidente Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) - L'accordo assicura alle imprese cooperative gradualità nelle dinamiche del costo del lavoro nei prossimi anni, in un quadro quindi di sostenibilità economica. Contempla elementi importanti anche in termini di supporto alle famiglie e alla genitorialità e consolida le prestazioni di assistenza sanitaria erogate dal Fondo Coopersalute. Sono ulteriori elementi di distintività cooperativa rispetto al resto della grande distribuzione".
"Questo contratto rappresenta il giusto equilibrio per entrambe le parti – sottolinea la vicepresidente di Confcooperative Consumo e Utenza Clara Mazzucchi –. siamo riusciti a tutelare allo stesso tempo l’interesse dei lavoratori e le piccole cooperative che rappresentiamo, che danno lavoro a 60.000 dipendenti per il 90% assunti con contratti a tempo indeterminato, erogano 1,8 miliardi di euro tra retribuzioni e oneri sociali e investono 20 milioni in percorsi formativi. Cooperative che spesso rispondono a bisogni di comunità e territori di scarso interesse per le grandi imprese. Significative anche le misure a sostegno della genitorialità e per le pari opportunità, tema caro al mondo cooperativo".