La più venduta, la più chiacchierata, forse anche la meno sicura. E' un momento di grande notorietà per la Fiat Panda, sulla bocca di tutti per più di una ragione, positiva e negativa. Anche a sproposito. Il mercato continua a premiarla: a novembre si è confermata come le vettura preferita dagli italiani (12.366 le unità acquistate, prima anche negli undici mesi con oltre 113mila consegne), al punto da diventare l'inevitabile modello di riferimento anche per valutare l'impatto dell'eventuale bonuls/malus ideato dal governo sulle auto nella Finanziaria. Da 300 a 400 euro in più a seconda delle versioni - è stato calcolato - sarebbe infatti l'aumento di prezzo medio della Panda nel caso in cui passasse l'eco-tassa di cui si parla e che tanto è stata criticata da costruttori e opinione pubblica. Ma che è stata anche difesa dalla parte “pentastellata” del governo, soprattutto per bocca del sottosegretario all'Economia, Laura Castelli. Sua la gaffe non da poco quando nei giorni scorsi, rispondendo a chi obiettava sull'opportunità di tassare una vettura economica e di larga popolarità, ha invitato ad acquistare una fantomatica versione a suo dire più ecologica e non soggetta alle possibili nuove imposte, la Panda 1000. Che però non esiste e non è più in produzione dal 1986.
Test Euro NCAP, ombre per i modelli non dotati di ADAS
Ma se dal punto di vista delle immatricolazioni non ha rivali, Fiat Panda deve accusare un duro colpo sul piano dell'immagine. La quinta serie stagionale dei test Euro N'CAP, il progetto internazionale di valutazione degli standard di sicurezza delle auto nuove, del quale è partner l'Automobile Club d'Italia, l'ha sonoramente bocciata. Nessuna stella in un range che parte da zero e arriva a cinque è il giudizio espresso per Panda, che scaturisce essenzialmente dall'assenza da bordo dei sistemi di assistenza alla guida, (è presente soltanto il sistema di alert in caso di cinture non allacciate), alla quale si aggiungono risultati insoddisfacenti nella protezione del torace, del collo e della testa di adulti e bambini. Un risultato inevitabile, considerando che si tratta di un modello progettato parecchi anni fa e che nel frattempo la tecnologia ha fatto passi da gigante imponendo nuovi standard di valutazione ben più severi e sofisticati.
Cinque stelle per Q3, X5, Santa Fe, I Pace, 508 e V60/S60
Restando ai verdetti dell'Euro N'CAP, il massimo dei voti (5 stelle) sono stati assegnati ad Audi Q3, Bmw X5, Hyundai Santa Fe, Jaguar I Pace, Peugeot 508 e Volvo V60/S60; una sola per Jeep Wrangler. L'Audi Q3 ha ottenuto il massimo punteggio complessivo, con ottime prestazioni per i sistemi di assistenza alla guida. La Bmw X5 ha raggiunto il risultato migliore in tutte le prove, anche se subisce lievi penalizzazioni nella protezione del torace e dei femori del conducente,così come al bacino del
pedone. La Hyundai Santa Fe ha superato brillantemente tutte le prove, con piccole criticità solo nel funzionamento dell'airbag
laterale, nella protezione del collo al colpo di frusta e nella prova notturna del ciclista. Anche la Jaguar I Pace siè comportata molto bene in tutti i test, gli unici appunti sono relativi alla sola sufficienza rilevata nella protezione del collo dei sedili posteriori e del
torace del conducente. L'unica stella per la Jeep Wrangler è motivata dall'assenza dei sistemi di assistenza alla guida, ma anche dalle criticità riscontrate nella protezione del torace e del collo nell'urto frontale e nel montaggio dei sistemi di ritenuta per i bambini.
Mercato, aumentano ibride e crossover. Giù il diesel
Tornando ai dati di mercato che hanno premiato Fiat Panda, a novembre la seconda posizione per numero di immatricolazioni è stata conquistata da Lancia Ypsilon. Mentre Renault Clio - che a settembre aveva guadagnato la posizione più alta del podio scalzando l'italiana - è ora al terzo posto nella top 50 italiana degli undici mesi, prima tra le straniere. Lo scenario che emerge dai dati diffusi dall'Unrae, unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri, sull'andamento del settore indica che a fronte di una riduzione sempre più importante del diesel, le emissioni di CO2 aumentano, nonostante l'ascesa di veicoli ad alimentazione alternativa, ibridi in primis. Una conferma su tutte: i Suv-crossover continuano ad essere i preferiti dagli italiani, con una quota in crescita al 31,5%, sottraendo clienti alle station wagon e ai monovolume. A novembre si è registrato un altro dato importante: la riduzione delle auto diesel a fronte di un aumento del benzina. Basti pensare che nell'undicesimo mese dell'anno la quota dell'alimentazione diesel scende al 45,1% (era del 56,5 lo stesso mese dell'anno scorso) mentre la quota del benzina supera il 40%: nel novembre 2017 era ferma al 29,9%. Stabile il Gpl, leggermente in calo, rispetto ad un anno fa, ma in crescita negli undici mesi il metano (2%). Crescita sensibile del mercato elettrico, ma stiamo parlando di poco più di 400 macchine in tutto, mentre è il mercato ibrido in ascesa con una quota del 5,4%. Infine, un appunto sulla scelta della carrozzeria: nonostante le berline siano ancora le preferite (49,4% in calo rispetto all'anno scorso), i Suv-crossover crescono e raggiungono il 31,5% con la classifica che vede 500X al primo posto (3.305 unità a novembre), seguita dalla Renegade e dalla Dacia Duster (terza negli undici mesi invece è la cugina francese Renault Captur).