Una Tesla Model X impegnata in un test in un tunnel sotterraneo in California (Usa)
Tra un'auto elettrica e un viaggio spaziale, Elon Musk ha trovato il tempo di svelare nelle vicinanze di Los Angeles l'ingresso di un tunnel a basso costo che nelle sue intenzioni potrebbe aiutare a risolvere il problema del traffico urbano. L'imprenditore, fondatore dei marchi Tesla e Space X, ha acceso i fari sulla strada sotterranea lunga dieci chilometri sviluppata dalla sua Boring Company. Un "campione" che si inserisce in una visione ben più ampia, ha spiegato il geniale e discusso imprenditore di origini sudafricane. «L'unica soluzione è andare in 3D, perché il sistema dei trasporto corrisponda a quello degli alloggi», è la teoria di Musk, che prefigura la creazione di una rete sotterranea nella quale le vetture possano essere calate tramite ascensori, per poi muoversi lungo piste che consentirebbero velocità fino ai 240 chilometri orari. «E' tutto relativamente semplice. Non c'è bisogno di alcun premio Nobel per arrivarci», ha sottolineato polemicamente.
Il "test tunnel" mostrato per la prima volta pubblicamente a Hawthorne, in California, è apparso effettivamente semplice: un tubo di soli 3,65 metri di diametro dipinto di bianco, all'interno del quale è stata posta una Tesla Model X dotata di stabilizzatori sulle ruote per evitare urti contro le pareti. I giornalisti e altri partecipanti all'evento hanno attraversato la struttura alla velocità di circa 65 chilometri all'ora. Perché la sua idea abbia successo, Musk dovrà comunque riuscire ad abbattere i tempi e i costi di scavo dei tunnel. Quelli convenzionali, attualmente, richiedono dai due ai quattro mesi per ciascun miglio e costano miliardi di dollari, ha spiegato. Boring Company sarebbe però a un punto di svolta nello sviluppo di un prototipo di macchina - detto "Prufrock" - in grado di scavare quindici volte più in fretta rispetto alle migliori attrezzature attualmente in uso, secondo quanto riferito dall'imprenditore.