martedì 10 settembre 2024
In Italia ce ne sono 250mila, di cui solo 50mila professionisti. Sono richieste capacità diplomatiche, competenze legali e una buona dose di empatia
Un'assemblea di condominio

Un'assemblea di condominio - VeryFastPeople

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In Italia ci sono 250mila amministratori di condominio, di cui solo 50mila professionisti. Ognuno di questi si spartisce qualche decina di condominii, gli studi più strutturati possono arrivare a qualche centinaio. In Francia, invece, per fare un esempio, gli amministratori sono 15mila. Alcuni studi arrivano ad amministrare decine di migliaia di condominii. L’amministratore di condominio si occupa della gestione dello stabile e dell’esecuzione delle delibere assembleari. Le sue competenze spaziano dalla manutenzione ordinaria alle funzioni di gestione dello stabile, passando per la conservazione dei beni comuni. Le attribuzioni dell’amministratore sono sia di carattere esecutivo (come l’attuazione delle delibere) che amministrativo (gli adempimenti fiscali e tributari). I condominii avranno sempre più bisogno di figure specializzate. Ma come si diventa amministratore di condominio? L’articolo 71 del Regio Decreto 318/42, che è stato modificato dalla legge 220/2012, stabilisce i requisiti che devono soddisfare: godere dei diritti civili; non avere commesso reati contro la pubblica amministrazione, l’amministrazione della giustizia, la fede pubblica o il patrimonio; non essere stati condannati per reati non colposi con una pena detentiva compresa tra due e cinque anni; non essere soggetti a misure di prevenzione definitive; non essere interdetti o inabilitati; non essere inclusi nell’elenco dei protesti cambiari; aver ottenuto un diploma di scuola secondaria di secondo grado; avere partecipato a un corso di formazione iniziale e svolto attività di formazione periodica nell’ambito dell’amministrazione condominiale. Tuttavia, i due ultimi requisiti non sono richiesti se l’amministratore è uno dei condomini dell’edificio o ha svolto l’attività di amministrazione condominiale per almeno un anno nei tre anni precedenti all’entrata in vigore della riforma. Tuttavia, rimane l’obbligo di partecipare a corsi di formazione periodica.​

Le assemblee condominiali rappresentano un momento cruciale nella gestione efficiente di un condominio. Purtroppo, però, alcuni temi “scottanti” possono diventare teatro di conflitto. Approvazione e ripartizione delle spese, morosità, lavori di manutenzione ma anche una corretta amministrazione delle parti comuni, rumori molesti e convivenza serena in condominio sono tra le cause di litigio più frequenti. È quanto emerge da un recente sondaggio di VeryFastPeople - società di consulenza specializzata rivolta agli amministratori condominiali – secondo cui i motivi di disaccordo più comuni nelle assemblee condominiali sono legati per il 54% alle regole di buona convivenza, per quasi il 20% ai lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria dell'edificio e per il 18% alle decisioni sulle spese condominiali. Se si considera che per il 42% degli amministratori di condomini svolgere le assemblee in un clima armonioso sia fondamentale per una migliore gestione dell’unità immobiliare, quello che accade durante queste riunioni è spesso tutt'altro che pacifico. Il 24% delle assemblee condominiali, infatti, è caratterizzato da conflitti che, nel 66% dei casi, sfociano in una mancata collaborazione tra condomini, compromettendo così l’efficienza dell’intero condominio.


Ma qual è il ruolo dell’amministratore condominiale? Quasi il 60% ritiene che il proprio ruolo sia quello di mediatore neutrale. È importante, infatti, che l’amministratore non solo medi tra le diverse esigenze e opinioni dei condomini, ma deve anche trovare soluzioni che possano prevenire e risolvere i conflitti. Gestire con successo un condominio richiede, dunque, capacità diplomatiche, competenze legali e una buona dose di empatia. In questo contesto, la figura dell’amministratore condominiale è, dunque, chiamata ad apprendere e comprendere non solo la burocrazia legale e amministrativa del condominio, ma i condomini stessi. Un ruolo sempre più “umano” che porta alla definizione di un ambiente armonioso dove i conflitti si trasformino in opportunità. E nonostante il 13% degli amministratori si senta molto preparato nella gestione dei conflitti, una significativa parte di loro (47%) ritiene che uno degli strumenti più utili per favorire un clima pacifico siano programmi di formazione ad hoc, insieme alla definizione di linee guida chiare durante le assemblee (46%).

La capacità di instaurare un dialogo costruttivo, basato su trasparenza e rispetto reciproco, è vista come una componente chiave per la risoluzione delle controversie e la promozione di un ambiente armonioso. Formazioni specifiche possono fornire agli amministratori strumenti e tecniche avanzate per affrontare e mitigare i conflitti, migliorando così l'interazione tra i condomini.

Se per decreto ministeriale, gli amministratori devono partecipare a eventi formativi per essere sempre aggiornati sulle nuove normative burocratiche e amministrative, resta una novità concreta quella di una formazione empatica e umana. Il 40% degli amministratori condominiali, infatti, ritiene abbastanza utile partecipare a corsi con psicologi o esperti: proprio in questo contesto VeryFastPeople, con il suo sguardo attento su oltre 2.300 studi di amministrazione condominiale e 100mila condomini in tutta Italia, offre un ampio spettro di servizi in questo senso ponendosi come unico partner per una gestione immobiliare semplificata e moderna.

«Crediamo che l’amministratore condominiale svolga un ruolo cruciale nel rendere il condominio una comunità collaborative e sostenibile - spiega Francesco Paini, cofondatore di VeryFastPeople -. La formazione continua è la chiave per un’amministrazione condominiale di successo. Da diversi anni ci impegniamo a sostenere gli amministratori nella loro crescita professionale e personale, contribuendo a creare un ambiente condominiale più equilibrato e collaborativo».

Proprio per questo motivo, VeryFastPeople, in collaborazione con Anaci, la principale associazione nazionale degli amministratori condominiali, organizza eventi formativi che vedono la partecipazione di esperti in vari campi, tra cui psicoterapisti, professionisti nel settore del digitale e della comunicazione. Figure che forniscono strumenti pratici e conoscenze utili per aiutare gli amministratori a gestire le assemblee condominiali e migliorare la qualità della vita nei condomini. Tra i temi trattati, la comunicazione efficace, la gestione dello stress, la capacità di parlare in pubblico e la trasformazione dei conflitti in opportunità. Con questi eventi, VeryFastPeople contribuisce a trasformare i condomini in comunità armoniose e collaborative, promuovendo un'amministrazione più consapevole, empatica e orientata al futuro.

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