sabato 28 settembre 2019
Al via il primo sabato del consumo responsabile. Tre grandi partner della distribuzione e 26 'piazze' Sugli scaffali i prodotti selezionati grazie all’attivismo mostrato sul territorio
Oggi i sabati dell'acquisto sostenibile
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E' l’occasione ideale in cui ogni cittadino può utilizzare al massimo l’enorme potere a sua disposizione con acquisti informati, responsabili e soprattutto sostenibili. Oggi è in programma in Italia la prima giornata di mobilitazione dei Saturdays for Future, idea lanciata a giugno sulle pagine di Avvenire e che adesso diventa concreta. L’iniziativa è promossa dal porta-È voce dell’ASviS Enrico Giovannini e dal presidente del comitato scientifico di NeXt Leonardo Becchetti con l’obiettivo di far diventare il penultimo giorno della settimana, quando la maggior parte dei consumatori fa la spesa, quello della sensibilizzazione e dell’impegno per la produzione e il consumo orientati a uno sviluppo sostenibile. Il progetto prende spunto dalla campagna globale sul clima Fridays for Future, che sta coinvolgendo milioni di giovani in tutto il mondo. Con il primo 'Cash mob etico', attraverso le 'buone pratiche', si punta ad accelerare una rivoluzione che già è in corso.

Le sedi del Cash mob etico. Saranno 26 i luoghi in cui si articolerà la mobilitazione nazionale di partenza. Sono previste iniziative a Milano come a Roma, Bologna, Firenze, Torino e Napoli. Ma sono coinvolti anche i Comuni più piccoli: da San Donà di Piave in Veneto a Vallinfreda nel Lazio. Hanno aderito ai 'sabati sostenibili' già tre colossi come Coop, Altromercato e NaturaSì. E altre realtà della grande distribuzione sono pronte a sposare il progetto a partire dal secondo appuntamento in programma a dicembre. In sostanza, ad ogni Fridays for Future seguirà un 'sabato sostenibile'.

Etichette e urne. Domani, nei vari punti vendita, verranno promossi e favoriti acquisti 'responsabili', cioè proposti da aziende che hanno scelto la sostenibilità a tutto tondo: sociale, ambientale ed economica. In supermercati e negozi i prodotti selezionati verranno evidenziati da apposite etichettature e loghi ad hoc sugli scaffali. Le locandine dell’evento, inoltre, verranno esposte in punti strategici del negoziobottega per segnalare l’attività di Cash mob etico. All’interno dei luoghi della mobilitazione, inoltre, verrà posizionata un’urna per inserire gli scontrini degli acquisti. Si tratta di una scelta pensata proprio per dare l’idea del 'voto col portafoglio' e per avere un riscontro della partecipazione dei consumatori alla giornata.

Criteri e obiettivi. Alcuni Comuni, soprattutto quelli di dimensioni medio-piccole, in cui si terrà un Cash mob etico' sono stati selezionati grazie all’attivismo mostrato sul territorio da gruppi di persone attraverso autocandidature e proposte. È anche in questo senso che la spinta al cambiamento parte dal basso. Le realtà della Gdo coinvolte hanno effettuato in autonomia anche valutazioni sul livello di sostenibilità di determinati prodotti. La selezione delle 'buone pratiche' avviene attraverso un questionario di autovalutazione partecipata, uno strumento messo a punto da NeXt per far emergere la sensibilità delle imprese di fronte alle sfide decisive per il futuro del Pianeta ed elaborato in un’ottica internazionale, coerente e sinergica con l’Agenda 2030 dell’Onu.

Come aderire. Gli strumenti a disposizione per la sensibilizzazione e la diffusione di comportamenti di consumo e produzione responsabili non si limitano alla giornata di mobilitazione. C’è, per esempio, l’adesione al decalogo online per sostenere la campagna dei Saturdays For Future e per impegnarsi a favore del consumo e la produzione responsabili. Si possono utilizzare banner informativi nei siti ufficiali delle organizzazioni aderenti e condurre campagne social con l’hashtag #SaturdaysforFuture e #VotocolPortafoglio.

I protagonisti. Sono tante le categorie chiamate a essere protagoniste della proposta. In particolare ci si aspetta il contributo di tanti consumatori, soprattutto delle giovani generazioni desiderose di agire in prima persona per la creazione di un sistema che riduca impatti ambientali e sprechi. I Saturdays for Future sono rivolti anche alle oltre 230 organizzazioni aderenti all’ASviS, alle associazioni imprenditoriali e ai sindacati che vogliono contribuire al cambiamento di modelli di produzione e di consumo; ai docenti intenzionati a svolgere una formazione attiva sul tema; alle associazioni di consumatori desiderose di passare dalla “tutela ex post” alla tutela “ex ante”, promuovendo la nuova figura del consum-attore; alle aziende produttrici di beni e servizi che sono impegnate a migliorare i processi produttivi; alle imprese della Gdo e alle Botteghe del commercio equo e solidale disposte a valorizzare e sperimentare comportamenti virtuosi.

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