martedì 29 ottobre 2024
Quasi due miliardi di investimenti, con il 90% delle cooperative attive dal contrasto alla povertà e alla lotta al cambiamento climatico. Premiate 21 realtà in tutta Italia
Confcooperative in prima linea sulla lotta al cambiamento climatico che negli ultimi anni ha causato numerose alluvioni in Italia

Confcooperative in prima linea sulla lotta al cambiamento climatico che negli ultimi anni ha causato numerose alluvioni in Italia

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Confcooperative in prima linea sul fronte della sostenibilità. Nel 2024 il 90% delle cooperative aderenti hanno investito in questo ambito, spendendo 1,9 miliardi di euro, il 26,6% in più rispetto all’anno precedente. E adesso sono pronte a fare di più, ma la spesa per norme e burocrazia continua a lievitare e supera i 360 milioni. Da qui l’appello, che arriva dal 50% delle realtà, a favorire gli investimenti green. Sono questi i contenuti salienti dei dati del Centro Studi di Confcooperative nel corso della Quarta Giornata della Sostenibilità Cooperativa. Un’occasione per fare il punto della situazione, presentare il nuovo bilancio di sostenibilità e premiare le 21 cooperative (19 vincitrici e 2 menzioni speciali) del quarto Concorso Sostenibilità Cooperativa con attività riconducibili alle 5 “P” di Agenda 2030: Persone, Pianeta, Prosperità, Pace, Partnership.

Oltre al presidente di Confcooperative Maurizio Gardini, erano presenti il direttore generale Fabiola Di Loreto e Carlo Alberto Pratesi.

«Le principali voci di investimento delle nostre imprese riguardano il risparmio energetico e la riduzione dei consumi; l’utilizzo di materiali di minore impatto, la formazione e le nuove tecnologie. Sono questi – ha sottolineato il presidente di Confcooperative Gardini – i numeri che sintetizzano l’impegno quotidiano delle nostre imprese piccole, medie e grandi nella transizione ambientale e riguardano il 90% delle nostre 16.500 cooperative».

La sostenibilità per le cooperative non è solo transizione ambientale, ma anche sociale ed economica Istat e Censis fotografano numeri drammatici, ha ricordato il presidente. Le famiglie in povertà assoluta sono 2,2 milioni, erano 800.000 nel 2005. Il 12% di italiani ha scelto di non curarsi per mancanza di disponibilità economica. C’è un gender gap occupazionale di oltre 17 punti percentuali con appena il 53,6% di donne che lavorano. Ci sono poi gli effetti devastanti danni dal climate change. Immagini di distruzione che impongono la necessità di investire in prevenzione e contrasto al dissesto idrogeologico.

“I danni da effetti climatici si attestano sui 20 miliardi l’anno negli ultimi 3 anni, pari a 1% di PIL. In Italia il consumo di suolo è tornato a crescere, sfiorando i 70 km² nell’ultima rilevazione Ispra con una media di 19 ettari al giorno, il valore più alto negli ultimi dieci anni. «La cooperazione di abitazione – ha sottolineato Gardini – sta offrendo un contributo importante per contrastare il fenomeno, privilegiando interventi di recupero di aree urbane degradate o dismesse. Anche le cooperative di comunità nelle aree interne sono impegnate, tra l’altro, nel contrasto al dissesto idrogeologico. È questa la strada da seguire».

LE COOPERATIVE PREMIATE

Cinque le cooperative che si sono classificate al primo posto. La cooperativa sociale CamminaMenti di Cosenza, che opera nell’ambito della promozione della salute, della coesione sociale e della cultura dell’educazione. Le attività gravitano intorno a tre grandi progetti tra i quali “Strade Maestre”, progetto con il quale possibile fare un anno di scuola (il quarto di scuola secondaria di secondo grado) in cammino, “Le Terre di Castalia” progetto di educazione cooperativa, diffusa e all’aperto e il “GruppoNASCITA”, che promuove la cultura della vita. La cooperativa sociale Demetra di Avellino da 18 anni opera per l’integrazione sociale di persone a rischio di emarginazione ed esclusione; favorire la formazione e la riqualificazione professionale di categorie a rischio o svantaggiate ed ideare nuovi servizi alla persona. Insieme è una cooperativa sociale e un’Organizzazione non lucrativa di utilità sociale (Onlus) di Collecchio, in provincia di Parma, che da una seconda possibilità alle persone e alle cose che apparentemente non ce l’hanno attraverso la raccolta e la vendita all’ingrosso di vestiti e oggetti usati. La Cantina Produttori di Valdobbiadene di Teglio Veneto (Venezia) è un’impresa corale nata nel 1952 che oggi ha circa 600 soci, ognuno dei quali vendemmia manualmente la propria piccola vigna per partecipare, anno dopo anno, a una storia in continua evoluzione. Sapori di Libertà, laboratorio artigianale di panificazione della casa circondariale di Mantova a Curtatone si impegna per la riqualificazione e l’inclusione sociale lavorativa delle persone detenute.

Seconde classificate sono le cooperative Pingo (Roma), sanità Sociale (Cerignola in provincia di Foggia) , Special Smile (Cagliari), Sirio (Campobasso), La Tela (Rescaldina, in provincia di Milano), Ecosviluppo (Bergamo), Il Salone dei rifiutati (Potenza). Al terzo posto ci sono le cooperative Coopergreen (Trasacco, l’Aquila); Il Piccolo Principe (Casarza della Delizia, Pordenone), Nanina (Bagni di Lucca), Il Ponte (Novara); Eliodoro (Riva del Garda Trento); Meridiana (Macerata); Emila Romagna Cils (Cesena). Mensioni speciali infine per Caviro (Ravenna) ed Orogel (Forlì).

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