martedì 25 giugno 2024
Per il numero uno dell'ente che vigila sulla Borsa, il risparmio deve essere incanalato “verso il finanziamento dello sviluppo del reddito e dell'occupazione”
Il presidente della Consob, Paolo Savona

Il presidente della Consob, Paolo Savona - Ansa

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La crescita della finanza non deve essere “fine a sé stessa”, ma al servizio della collettività, con il risparmio che deve essere incanalato “verso il finanziamento dello sviluppo del reddito e dell'occupazione”. Un monito chiaro, quello lanciato oggi da Paolo Savona, presidente della Consob, l'ente incaricato di vigilare sulle attività di Borsa, sull'operato degli intermediari finanziari e delle società di gestione dei mercati e che ha compiuto 50 anni.

Durante la sua relazione all’incontro annuale con il mercato finanziario, Savona ha proposto di mettere in cantiere una nuova architettura istituzionale delle Autorità di vigilanza distinguendo la parte monetaria da quella finanziaria, auspicando che i depositi bancari vengano posti sotto "la competenza della vigilanza finanziaria". Ha quindi raccomandato di "indirizzare il risparmio verso l'attività reale", fattore che “svolge anche la funzione di proteggere il risparmio investito in piani che soddisfano i bisogni del ciclo vitale degli individui e delle famiglie, con un potenziale alleggerimento delle pressioni assistenziali che gravano sui bilanci pubblici".

A Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana, ad ascoltare Savona c’erano tra gli altri il governatore di Banca d'Italia, Fabio Panetta e il vice ministro dell'Economia, Maurizio Leo, oltre a banchieri, manager, imprenditori e politici. A loro, Savona ha ricordato che "al risparmio andrebbe dedicata una cura pari a quella riservata alla moneta e ad altri nuovi strumenti finanziari, per impedire che esso diventi variabile di aggiustamento degli squilibri creati da altri fattori. Un esempio si ha nella clausola del bail-in, secondo cui i depositi bancari sono protetti dal loro sistema di garanzia fino a 100mila euro, mentre tutte le altre passività delle banche, potenzialmente destinate al finanziamento degli investimenti reali capaci di proteggere i risparmi, vengono penalizzate in caso di insolvenza".

Savona ha quindi affrontato i timori della comunità finanziaria per una perdita di peso della Borsa e assicurato che "una risposta alle preoccupazioni nascenti dal delisting delle società quotate" arriva dal cosiddetto Ddl Capitali che ha semplificato le condizioni di accesso degli emittenti al mercato. "Le cancellazioni potranno essere in prospettiva compensate dalla crescita delle ammissioni all'Euronext Growth Milan", ha osservato.

Il presidente della Consob ha quindi fatto notare che “il quadro di insieme geopolitico nel cui ambito la Consob deve operare è caratterizzato dalla tendenza a muovere più armi e meno merci, invertendo l'indirizzo favorevole alla globalizzazione degli scambi e alla convivenza pacifica”. “In passato, l'affermarsi di queste condizioni aveva apportato significativi vantaggi al benessere materiale e sociale di tutte le popolazioni del pianeta – ha aggiunto -. L'Italia è direttamente esposta agli effetti deflattivi di questa tendenza, a causa del suo modello di sviluppo basato sulle esportazioni, che sollecita uno spostamento della domanda aggregata verso gli investimenti e i consumi interni".

In un messaggio inviato per l’occasione al presidente della Consob, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rimarcato da parte sua che "garantire il corretto funzionamento e la stabilità", dei mercati "mediante il contenimento dei rischi e attraverso la regolamentazione e la vigilanza ad elevato contenuto tecnico dei mercati e delle relative infrastrutture, costituisce un'attività fondamentale per incrementare la fiducia dei risparmiatori, la tutela degli investitori, rimuovere le barriere all'accesso delle imprese, in particolare di quelle piccole e medie e, dunque, per aumentare la crescita e sostenere la competitività del sistema Paese". Alla Consob, Mattarella ha riconosciuto di aver svolto “un ruolo cardine nell'affermazione della trasparenza e dell'efficienza nel mercato finanziario, adeguando il proprio operato ai continui cambiamenti e alle molteplici sfide che si sono spesso presentati nello scenario nazionale e internazionale".

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