Grazie soprattutto alla diffusione tra le giovani generazioni, ma non solo, le formule di pagamento posticipate, le cosiddette “Buy Now, Pay Later” (Bnpl, Compra ora, paga dopo), continuano a far registrare importanti tassi di crescita, anche rispetto ai tradizionali piccoli prestiti. Le abitudini di consumo, insomma, cambiano, anche perché sempre più le piattaforme Internet hanno integrato questi tipi di pagamento, pur di accaparrarsi i nuovi clienti digitali. Se i prestiti “Small ticket” (sotto i 5mila euro) mostrano, stando a un’analisi del Crif, un aumento contenuto degli importi erogati (12%), i contratti Bnpl hanno registrato un’ampia espansione, raggiungendo un incremento del 133% nel secondo trimestre del 2024 rispetto al primo trimestre del 2022. “L’espansione del Bnpl in nuovi settori, come il turismo, i viaggi, e l’abbigliamento, ha ulteriormente ampliato la base di utenti, estendendo la portata di questi servizi oltre l’e-commerce tradizionale”, fa notare Simone Capecchi, executive director di Crif, secondo cui “i cambiamenti nelle abitudini di consumo riflettono una crescente preferenza per soluzioni di pagamento flessibili”.
La distribuzione dei contratti Bnpl per generazione e classe d’età mostra una predominanza della Generazione X (con una quota del 42%) e dei Millennials (34%), che continuano a rappresentare la maggior parte degli utilizzatori. Nel primo trimestre del 2024, queste due generazioni rappresentano complessivamente il 76% dei contratti stipulati, confermando la loro forte propensione verso soluzioni di pagamento flessibili e digitali. I baby boomers, però, fanno segnare la quota in maggiore crescita (+5 punti percentuali), arrivando a rappresentare il 21% dei contratti Bnpl nel primo trimestre del 2024. La crescente digitalizzazione sta spingendo dunque tutte le generazioni ad adottare strumenti di pagamento digitali.
Questo andamento contrasta con la percezione comune del Bnpl come uno strumento destinato principalmente ai giovani con minori risorse economiche: al contrario, è utilizzato in Italia da consumatori più maturi e spesso con maggiore stabilità finanziaria.
Un altro elemento interessante è l’aumento del numero di contratti Bnpl per utilizzatore. Se nel primo trimestre del 2023 il 49% degli utilizzatori di Bnpl aveva sottoscritto un solo contratto, nel primo trimestre del 2024 questa percentuale è scesa al 46%. Più della metà di chi utilizza il Buy Now Pay Later in Italia ha quindi sottoscritto almeno due contratti Bnpl nel periodo di riferimento. Inoltre, cresce la quota di utilizzatori con cinque o più contratti, che nell’ultimo anno è aumentata dal 13% al 16%.
"Pur restando prevalente l'utilizzo in singole occasioni, si osserva una tendenza verso un impiego più frequente, segno che le aziende stanno sviluppando strategie di fidelizzazione e personalizzazione dell'offerta - evidenzia Antonio Deledda, executive director di Crif -. Altro elemento peculiare, il Bnpl in Italia si conferma inoltre un acceleratore dell’inclusione finanziaria, rappresentando la scelta privilegiata per oltre 60% di coloro che si affacciano al credito per la prima volta, i cosiddetti New to Credit”.