sabato 15 marzo 2025
Oggi Filca-Cisl festeggia 70 anni. Pelle: «Con la nostra idea della Patente a crediti sono stati fatti passi in avanti, ma servono più investimenti sugli ispettori del lavoro e per la prevenzione»
Da sinistra: Cristina Raghitta, Enzo Pelle (segretario generale Filca-Cisl), Daniela Fumarola (segretaria generale Cisl), Ottavio De Luca (segretario generale aggiunto Filca-Cisl), Claudio Sottile, Angelo Ribelli

Da sinistra: Cristina Raghitta, Enzo Pelle (segretario generale Filca-Cisl), Daniela Fumarola (segretaria generale Cisl), Ottavio De Luca (segretario generale aggiunto Filca-Cisl), Claudio Sottile, Angelo Ribelli - Filca-Cisl

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Il 15 marzo del 1955 nasceva la Filca-Cisl, il sindacato delle costruzioni che rappresenta i lavoratori dei settori edilizia, legno, cemento, lapidei e laterizi, dal giugno 2022 guidata dal segretario generale Enzo Pelle. In questa importante ricorrenza per la Federazione, l’Auditorium di via Rieti a Roma ospita oggi un evento della categoria, al quale parteciperà anche Daniela Fumarola, segretaria generale della Cisl.

Segretario Pelle, quali sono le sfide principali del settore e su cui riflettere anche nella giornata di oggi?
Sarà una giornata di festa, con oltre 200 persone provenienti da tutta Italia. Inizieremo con l’inaugurazione di una mostra fotografica sulla storia della Filca e sulla evoluzione dell’edilizia negli anni, poi ci sarà la premiazione degli iscritti storici, infine la presentazione di un libro sui 70 anni della Federazione. Ai lavori interverranno Aldo Carera, presidente della Fondazione Giulio Pastore e i due autori del libro, Antonio Famiglietti e Giuseppe Vedovato. I lavori saranno chiusi dalla segretaria generale della Cisl Daniela Fumarola.

Quanto sono attuali i valori della Filca 70 anni dopo la sua nascita?
Sia nello slogan del nostro XVIII congresso, in programma a Salerno il 4, 5 e 6 giugno, che nello stesso titolo del libro, ricordiamo quali sono le stelle polari del nostro percorso: la persona, il territorio, la contrattazione, la partecipazione, la bilateralità, il coraggio delle idee, la forza della coerenza, la qualità del lavoro, a partire dalla sicurezza. Sono gli stessi ideali che nel 1955 hanno portato alla nascita della nostra Federazione, valori sempre attuali e che noi contestualizziamo nel periodo storico che stiamo vivendo, grazie al lavoro quotidiano dei 500 dirigenti e operatori, oltre a migliaia di delegati.

Quanti iscritti conta la Federazione?
Nel 2024 gli iscritti alla Filca hanno sfiorato quota 300mila, pari agli abitanti di una città come Catania o Bari. Per avere lo stesso dato dobbiamo tornare indietro al 2012. Negli ultimi anni è aumentata la rappresentatività nelle Casse edili, consentendoci di diventare il primo sindacato in edilizia.

La Filca ha dimostrato di essere un sindacato moderno, con proposte concrete per migliorare il settore, a vantaggio dei lavoratori, ma anche a tutela delle imprese virtuose. Come riuscite in questo?
Nella nostra organizzazione le cosiddette prime linee hanno un ruolo fondamentale. Noi cerchiamo di moltiplicare sempre di più i momenti utili al confronto, all’ascolto, alla conoscenza del settore. Le intuizioni nate in casa Filca e poi divenute patrimonio del Paese, come il Durc, la congruità o la Patente a crediti, sono nate proprio dall’ascolto e trasferite delle prime linee, dalla presenza costante nei luoghi di lavoro, dal cantiere più piccolo a quello più strutturato, dalla presenza nei grandi centri come nei comuni più piccoli e lontani. Abbiamo dimostrato di essere un sindacato di prossimità: è questa la nostra forza.

Nelle scorse settimane avete rinnovato il contratto nazionale edilizia industria cooperazione, che interessa oltre un milione di addetti. Quali sono le principali novità?
Aumento salariale, regolarità, trasparenza e affidabilità dell’intero settore sono i punti di forza di questo importante rinnovo, arrivato pochi mesi dopo la scadenza. L’approvazione della denuncia unica e la regolamentazione delle trasferte sono le novità della parte normativa. Si tratta di due innovazioni che mirano a contrastare il lavoro irregolare e ad assicurare le migliori condizioni agli addetti. Importante anche quanto previsto per la parte salariale: l’aumento al secondo livello è di 210 euro, con un incremento sui minimi del 18%. Un incremento che consente di contrastare gli aumenti inflattivi degli ultimi anni, permettendo ai lavoratori di tutelare il potere d’acquisto.

I dati parlano chiaro: nei cantieri si continua a morire. Quali sono le vostre proposte per fermare la scia di sangue in edilizia?
Nei cantieri muore in media un lavoratore ogni due giorni. Negli ultimi decenni sono stati fatti passi avanti sul tema della salute e sicurezza nel settore, ma non si fa mai abbastanza. La Patente a crediti sicuramente non riuscirà a debellare del tutto questa piaga, ma è un passo in avanti importante per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori del settore. Noi riteniamo che per garantire la sicurezza nei cantieri sia necessaria la sinergia tra tutti i soggetti interessati, perché parliamo di un bene comune, di un obiettivo nobile. Tra le nostre proposte ci sono un maggiore investimento sugli ispettori del lavoro; iniziative sulla cultura della sicurezza e sulla percezione del rischio, già a partire dalle scuole; incentivi alle aziende che investono in innovazione; potenziamento del ruolo della bilateralità, che ad oltre 100 anni dalla sua nascita resta un punto di riferimento prezioso per la legalità, la formazione e la sicurezza in edilizia.

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