Ricerca e sviluppo di soluzioni innovative nel campo dell’automazione. Dalla sinergia tra Università degli studi di Bergamo e il Gruppo Smi, azienda di San Giovanni Bianco, tra i maggiori costruttori di impianti di imbottigliamento e macchine di imballaggio al mondo, nasce il laboratorio dell’innovazione Smilab con sede nel Point di Dalmine, in provincia di Bergamo. Un luogo per la messa a punto di progetti utili a valorizzare le capacità degli studenti universitari dell’ateneo bergamasco e rispondere all’esigenza dell’impresa, focalizzato per i prossimi tre anni su progetti di ricerca e sviluppo del Gruppo Smi e, in particolare, di Smitec, presso i laboratori del Point di Dalmine, il Polo per l’Innovazione Tecnologica gestito dall’Azienda speciale della Camera di Commercio (Bergamo Sviluppo), dove quattro ricercatori lavoreranno sui progetti di Smi. Un innovativo progetto di collaborazione tra Ateneo e impresa che pone le basi per ulteriori attività congiunte, dalla formazione continua alla partecipazione a bandi di finanziamento. Tra le attività al centro della collaborazione: lo sviluppo di un software di automazione per le macchine di Smi che sia in grado di sfruttare le potenzialità dei paradigmi Internet-of-Things (la rete delle apparecchiature e dei dispositivi, diversi dai computer, connessi a Internet), nuove soluzioni per la manutenzione predittiva (dall'identificazione dei sensori allo sviluppo di algoritmi dedicati) e per la risoluzione di problemi di produzione fino ad arrivare all'implementazione di nuove interfacce uomo-macchina per l'operatore in ottica di maggior usabilità. È prevista in futuro l’attivazione di nuove aree di ricerca sui temi della lean production e della progettazione di soluzioni integrate prodotto-servizio.
«Le sfide poste dall’industria 4.0 richiedono un know how sempre più avanzato e una capacità di innovazione altamente competitiva. L’attivazione del laboratorio congiunto con il Gruppo SMI va esattamente in questa direzione, inaugurando una nuova frontiera della collaborazione tra aziende e università. Un esempio che al momento è tra i primi in Italia e che ci auguriamo possa fare da apripista per molte altre progettualità di questo tipo», dichiara Remo Morzenti Pellegrini, rettore dell’Università degli studi di Bergamo in visita in azienda insieme al prorettore Sergio Cavalieri e ai coordinatori dei quattro gruppi di ricerca dei due dipartimenti di ingegneria: Valerio Re, Laboratorio di microelettronica e sensori, Fabio Previdi, Laboratorio di automatica e sistemi di controllo, Paolo Righettini, Laboratorio di meccatronica, Caterina Rizzi, Laboratorio Virtualisation & Knowledge.
«Siamo implacabili nella ricerca di miglioramento, mai facilmente soddisfatti, ci sforziamo costantemente per migliorare e incoraggiare l'innovazione. Smilab è il risultato dell’applicazione sistematica di questo semplice principio su cui si basa la nostra crescita», ha commentato Paolo Nava, presidente e ceo del Gruppo Smi che ha accolto la delegazione insieme a Fabio Chiesa e Stefano Salvi corporate manager Smilab e Smitec e Pietro Volpi, marketing manager Smi.
Università e Gruppo Smi per i prossimi tre anni fondono le proprie competenze e risorse per dare vita a un'iniziativa pubblico-privata
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