Quando si parla di auto a “km zero” ci si riferisce a quelle vetture già targate e intestate solitamente alla concessionaria, che le immatricola per raggiungere gli obbiettivi periodici imposti dalla casa madre, per poi rimetterle in vendita. In pratica si tratta di veicoli che, appunto, non sono mai uscite dal salone e si possono considerare a tutti gli effetti pari al nuovo. Nel mercato totale delle auto, eccetto una lievissima flessione nel 2018 rispetto al 2017, la percentuale di auto a Km 0 venduta continua a crescere costantemente dal 2015. Negli ultimi tre anni ne sono state vendute oltre il 97% in più, passando da 105 mila a ben 207 mila esemplari venduti annualmente.
Dalla ricerca di automobile.it, sito di annunci specializzato del gruppo eBay, emerge che tra le auto più desiderate dagli utenti di questa categoria ci sono la Jeep Renegade, seguita dalla Fiat Panda e dalla Fiat 500X. Nella top ten seguono in ordine la Jeep Compass, tre auto a marchio Fiat (500L, Tipo, 500), la Dacia Sandero, la Citroën C3 e la Renault Clio. Secondo l’indagine di automobile.it acquistare un’auto di questo tipo conviene quando viene lanciato un restyling di un modello, in quanto spesso i rivenditori decidono di svendere quello precedente, oppure in autunno inoltrato, quando i concessionari abbassano il prezzo della auto non ancora vendute. In questi casi il consumatore può arrivare a risparmiare in media il 20-25% rispetto al nuovo, con picchi di risparmio fino al 40%. Inoltre l’auto è in pronta consegna e con garanzia fino a 24 mesi.
Se dal punto di vista economico, i vantaggi di questa tipologia di veicolo sono piuttosto evidenti, sul versante dell’equipaggiamento le possibilità di scelta sono però ridotte. In particolare, al momento dell’acquisto si può contare solo sull’equipaggiamento pre-esistente nell’autovettura, rinunciando ad eventuali optional in grado di venire incontro in maniera più completa a esigenze specifiche. Molto spesso le concessionarie acquistano e immatricolano auto nuove per poi rivenderle a km 0 per raggiungere gli obiettivi periodici di vendita indicati dalla casa madre e i rispettivi premi. A volte le possibilità di risparmio offerte da un’auto a km 0 fanno passare in secondo piano i relativi svantaggi. Ciò non toglie però che come davanti a ogni acquisto importante bisogna essere molto attenti e tenere conto di alcuni aspetti:
• verificare che il prezzo proposto dal concessionario sia effettivamente inferiore almeno del 20% rispetto a quello di listino;
• controllare in maniera attenta ed approfondita lo stato complessivo dell’auto. Nel caso in cui si tratti, ad esempio, di veicoli rimasti per un certo periodo di tempo all’aperto, nel parco macchine della concessionaria, bisognerà valutare attentamente la condizione della carrozzeria, delle gomme e delle guarnizioni;
• pestare attenzione alle vetture a Km 0 provenienti dall’estero: il rischio è di trovarsi ad acquistare un modello sul quale non sia stata pagata l’Iva, pur trattandosi ormai di casi assai rari, dato che dal 2007 il venditore è obbligato a versarla prima di procedere all’immatricolazione.