sabato 1 luglio 2017
La sindacalista rieletta con il 98% dei consensi. «Avremo una grande responsabilità, perché le cose da fare sono tante», le sue prime parole
Annamaria Furlan riconfermata segretario generale
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Four more years, verrebbe da dire per citare Obama. Annamaria Furlan è stata infatti confermata a segretario generale della Cisl, per i prossimi quattro anni. Ad eleggerla è stato il consiglio generale, che si è riunito al termine dei lavori del XVIII congresso confederale in corso in questi giorni all'Eur (Roma). Furlan ha raccolto 194 voti pari al 98%, sul totale degli aventi diritto che erano 203. Hanno votato in 198 (1 scheda nulla e 3 bianche). «Sono molto contenta - ha detto Furlan - avremo una grande responsabilità. Le cose che abbiamo da fare sono tante e le faremo con grande senso di unità, come è stato il nostro congresso».

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Il programma per i prossimi quattro anni

Inclusione e solidarietà: sono queste le due parole che Annamaria Furlan mette al centro del suo programma come segretaria generale della Cisl. Confermata all'unanimità alla guida del sindacato, ai cui vertici è salita nell'ottobre 2014 sostituendo
Raffaele Bonanni, Furlan ha voluto rilanciare nel XVIII congresso nazionale, tenuto al Palazzo dei congressi dell'Eur, la dimensione
cristiana e sociale del suo sindacato, trovando perfette corrispondenze con Papa Francesco. Il pontefice, nell'udienza ai delegati della Cisl, ha chiesto al sindacato di ripartire dagli ultimi e Furlan ha colto l'appello. Così dal palco ha invitato a parlare l'immigrato 18enne che con il suo dialetto napoletano ha reso evidente la necessità dello ius soli; la ricercatrice che ha lasciato l'Italia per emigrare all'estero; la giovane che vuole un lavoro dignitoso; le donne costrette alla prostituzione e che hanno trovato un riscatto. La Cisl vuole rappresentare, ha dichiarato Furlan, «chi ha perso il lavoro, chi non ce l'ha e chi ha paura di perderlo». E poi i pensionati che vivono nella solitudine e rischiano di cadere nella povertà.

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