martedì 13 settembre 2022
Il presidente di Riello Sistemi, uno degli eredi della dinastia veneta dell'industria dei bruciatori e delle caldaie, ha avuto un malore in azienda. Aveva 60 anni. Aveva guidato Confindustria Veneto
Andrea Riello nell'immagine sul sito di Riello Sistemi

Andrea Riello nell'immagine sul sito di Riello Sistemi - Riello Sistemi

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È morto improvvisamente questa mattina l’imprenditore Andrea Riello, colpito da un malore mentre si trovava nella sede di Minerbe (in provincia di Verona) della Riello Sistemi, di cui era presidente e chief executive officer.

Figlio di Pilade Riello (a sua volta figlio di Giuseppe che nel 1922 fondò con i fratelli Pilade e Raffaello la Officine Fratelli Riello, storica azienda veronese di bruciatori e caldaie dal 2017 parte del gruppo americano United Technologies Corp), Andrea Riello era nato a Verona nel 1962. Laureato in Economia aziendale alla Cà Foscari di Venezia, dopo alcuni master tra Londra e Bruxelles era entrato nel 1988 in una delle aziende di famiglia, Riello Sistemi, che opera nel settore delle macchine utensili, e lì era cresciuto.

Dal 2005 al 2009 ha guidato Confindustria Veneto. È stato anche presidente della Fondazione Campiello, membro del Cda di Unicredit e di quello di Save, la società che controlla l'aeroporto di Verona.

«Era un uomo e un imprenditore di grande valore e visione, capace di creare un'impresa leader nel suo settore. Era sempre con il sorriso» ha detto Luca Zaia, presidente della Regione Veneto. Enrico Letta, segretario del Pd, ha scritto su Twitter: «Apprendo con tristezza la notizia della scomparsa improvvisa di Andrea Riello. Sono vicino ai suoi cari. Un grande dispiacere».

Riello Sistemi è una piccola multinazionale da 30 milioni di fatturato annuo e 100 dipendenti. Il padre di Andrea Riello ha creato una “family company” per passare la mano ai quattro figli: ad Andrea la Riello Sistemi, a Pierantonio la Riello Elettronica, a Giuseppe la Riello Crd e Nicola la Riello investimenti e gestione fondi. Ogni figlio ha il 70% delle azioni della propria azienda e il 10% di quelle dei fratelli.



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