giovedì 29 giugno 2023
Si è svolto nel pomeriggio il colloquio con il patriarca. Stamane visita alla commissaria per i bambini Llova-Belova. Nessun accordo, dice Peskov, ma "il dialogo continuerà, se necessario".
Il cardinale Matteo Zuppi a colloquio con il patriarca Kirill

Il cardinale Matteo Zuppi a colloquio con il patriarca Kirill - Reuters

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"E' importante che tutte le forze del mondo si uniscano per prevenire un grande conflitto armato". Lo ha detto il patriarca russo Kirill al cardinale Matteo Zuppi, inviato del papa a Mosca per una soluzione del conflitto in Ucraina, secondo quanto riferisce l'agenzia russa Ria Novosti. Dell'incontro avvenuto questo pomeriggio nella sede del Patriarcato sono state diffuse anche alcune fotografie che ritraggono i momenti del colloquio in un clima sereno. C'è anche la foto con le due delegazioni sorridenti che posano per l'occasione. A fianco del cardinale c'è anche il nunzio a Mosca, monsignor Giovanni D'Aniello. "Eminenza, sono molto contento che sia arrivato a Mosca accompagnato da fratelli che conosco bene", ha detto Kirill all'inizio del colloquio. "Le chiese possono lavorare insieme per servire la causa della pace e della giustizia".

Un momento dell'incontro tra il cardinale Zuppi e il patriarca Kirill

Un momento dell'incontro tra il cardinale Zuppi e il patriarca Kirill - Reuters

Nella seconda giornata della missione di pace che il cardinale Matteo Zuppi sta svolgendo a Mosca, quale inviato di papa Francesco, il porporato ha visto in mattinata Maria Lvova-Belova, la commissaria russa per i diritti dei bambini. Lo ha confermato la stessa commissaria, nei cui confronti, come è noto, la Corte penale internazionale ha emesso nel marzo scorso un ordine di arresto con l'accusa appunto di deportazione illegale di bambini ucraini. Sull'incontro la stessa Lvova Belova ha pubblicato una foto in cui stringe la mano al cardinale Zuppi e una breve dichiarazione: "Svolgiamo il nostro lavoro in modo aperto e coerente - la dichiarazione di Belova - . Sono sicura che l'amore è la misericordia cristiani aiuteranno nel dialogo e nella comprensione reciproca".

L'incontro tra il cardinale Zuppi e la commissaria russa per i diritti dei bambini, Maria Lvova-Belova

L'incontro tra il cardinale Zuppi e la commissaria russa per i diritti dei bambini, Maria Lvova-Belova - Sito internet della Commissione per i diritti dei bambini / Reuters

L'argomento dunque è stato al centro dei colloqui del presidente della Cei con le autorità civili russe. Ma il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax, fa sapere che "nessun accordo specifico è stato raggiunto nel colloquio di ieri con Yuri Ushakov, consigliere del presidente russo Vladimir Putin. Il dialogo continuerà se sarà necessario", viene sottolineato. E non è una notazione da poco, dato che lascia certamente una porta aperta. "È stato uno scambio di vedute e informazioni su questioni umanitarie nel contesto della situazione ucraina", ha aggiunto Peskov.

Anche il nunzio apostolico in Russia, monsignor Giovanni D'Aniello, nella prima mattinata aveva confermato: "Come sapete, la missione che il Santo Padre Francesco ha affidato a sua eminenza il cardinale Zuppi è di individuare ed incoraggiare iniziative che permettano di iniziare un cammino, che, speriamo, possa portare alla tanto desiderata pace. Di questo si è parlato ieri nell'incontro che sua eminenza ha avuto con il signor Ushakov".

La Santa Sede, come già fatto per lo scambio dei prigionieri, è infatti impegnata per favorire il ritorno dei bambini ucraini che, secondo le accuse di Kiev, sono stati portati, in questi mesi di guerra, in Russia. E questa è anche una parte importante della missione di Zuppi a Mosca.

Dopo aver visto il Patriarca Kirill, il cardinale Zuppi ha presieduto una celebrazione eucaristica in cattedrale nella quale il cardinale ha incontrato la comunità cattolica, concelebrando con i vescovi e i sacerdoti e portando il saluto, la vicinanza e la preghiera del Papa per tutta la comunità cattolica. "Ma soprattutto si è pregato per la pace", ha sottolineato l'arcivescovo D'Aniello. Nel corso della celebrazione, in latino, al momento dell'omelia, il presidente della Cei ha pronunciato in russo alcune frasi (molto applaudite dai fedeli), lasciando poi che fosse monsignor Paolo Pezzi, arcivescovo cattolico di Mosca e presidente della Conferenza Episcopale Russa, a leggere il resto del discorso, sempre in russo. «Come una madre,- era scritto in uno dei passaggi più intensi - la Chiesa invoca in maniera incessante il dono della pace, cercandola instancabilmente perché il dolore di ogni persona è il suo dolore». Ecco anche «l’unico motivo della missione che viviamo in questi giorni, voluta dal successore di Pietro che non si rassegna e fa di tutto perché l’attesa di pace che sale dalla terra trovi presto compimento. Mercoledì ho affidato questa missione alla Madre di Vladimir (l’icona russa, ndr), perché la sua tenerezza per l’umanità ferita e sofferente ci aiuti a cercare con intelligenza e coraggio la via della pace, con creatività e fiducia. La tenerezza inizia dai bambini - ha sottolineato l'inviato del Papa -, dai piccoli, dai vulnerabili, dalle vittime innocenti di una violenza ingiusta, tanto più grande di loro, inaccettabile sempre ancora di più perché coinvolge chi non può difendersi. Il loro dolore, spesso nascosto nelle ferite profonde del cuore, chiede l'impegno di tutti perché trovino consolazione e protezione. Non è un sogno ingenuo, ma un impegno e un dovere umano e cristiano indispensabile perché ci sia il futuro». Infine è stato nuovamente Zuppi a pronunciare, questa volta in italiano, le ultime frasi dell'omelia: "Signore, Insegnaci ad annunciare il Vangelo a tutti, ad amare l'unità e a favorire la comunione, per essere pietre vive della Chiesa".

Al termine il presidente della Cei ha ringraziato tutti e auspicato che la missione dia i suoi frutti. Domani, nel primo pomeriggio, Zuppi farà ritorno a Roma.

Un momento della messa celebrata dal cardinale Zuppi nella cattedrale cattolica di Mosca

Un momento della messa celebrata dal cardinale Zuppi nella cattedrale cattolica di Mosca - Foto Aigav

Anche il Papa non ha mancato di citare la guerra in Ucraina. Nel dopo Angelus il Papa, citando l'infiorata storica, ha detto: "Sono stati allestiti del bellissimi tappeti floreali ispirati alla pace e questo ci dice di non stancarci di pregare per la pace, specialmente per il popolo ucraino, che è ogni giorno nel mio cuore".

E dall'Italia si continua a seguire con molto interesse il viaggio del cardinale Zuppi. Elly Shlein, segretaria del Pd, ha commentato: "Guardiamo con speranza alla missione del cardinale". Più o meno sulla stessa linea anche il leader di Italia Viva, Matteo Renzi: "Il viaggio del cardinale Zuppi a Mosca è fonte di speranza".



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