Il 25 gennaio il Covid si è portato via anche don Giuseppe Nunzio Monaco, parroco dal 1997 della parrocchia di Santa Croce a Calcinelli, nel comune di Colli al Metauro (Pu). Aveva da poco compiuto 72 anni ed era ricoverato da giorni nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Salvatore di Pesaro. Il vescovo della diocesi di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola, Armando Trasarti, lo ricorda come un sacerdote che «ha saputo incarnare la figura del seminatore di cui parla il Vangelo, con la parola, con l’esempio, con la carità, con il suo tratto semplice e deciso».
Il cordoglio per la sua scomparsa è un fiume in piena, soprattutto sui social. Tantissime le famiglie e i giovani che lo ricordano da Fano fino a Villachiara, in provincia di Brescia, dove don Giuseppe era nato il 29 novembre 1948. Era stato ordinato presbitero nella cattedrale di Fano dal vescovo Costantino Micci il 5 giugno 1976. Quindi una serie di incarichi svolti sempre con grande zelo pastorale in numerose parrocchie: Sant'Apollinare in Lucrezia, la Cattedrale di Fano, Santa Maria Goretti in Sant'Orso, Santa Maria della Misericordia in Cartoceto, rettore del santuario della Beata Vergine delle Grazie. Fra gli altri servizi, anche quello di assistente giovanile dell'Azione Cattolica e, dal 2017, assistente del distretto “Pesaro-Emilia Romagna” degli Scout d’Europa Fse. Giovedì 28 le esequie celebrate dal vescovo Trasarti nella chiesa parrocchiale di Calcinelli.
Era un educatore di giovani, tra Azione Cattolica e Scout d'Europa. Ma soprattutto un prete tra la gente, nelle tante parrocchie della diocesi marchigiana dove ha servito. Finché il Covid l'ha vinto.
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