lunedì 28 settembre 2015
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Ad Assisi francescani da tutto il mondo si sono ritrovati per un evento molto particolare, la verifica delle spoglie di san Francesco. La ricognizione è avvenuta il 25 marzo scorso alla presenza di 150 frati dei quattro ordini della famiglia francescana. La cerimonia è avvenuta in segreto. Le immagini sono state poi trasmesse in questi giorni da Tv2000, in esclusiva.

La tomba è stata aperta lontano dai riflettori mediatici per evitare clamore. L'emittente della Cei mostra nel video i resti, ridotti allo stato di scheletro, del santo. Nelle immagini anche la lastra di travertino del sepolcro contenente il sarcofago in bronzo che dal 1820, per volontà di Pio VII, ne custodisce le spoglie, e la cassa in plexiglass, nella quale, durante la ricognizione del 1978 l'ossigeno è stato sostituito dall'azoto, per rendere neutro l'ambiente di conservazione. Al momento solenne, nella cripta della Basilica inferiore di Assisi, i frati francescani hanno intonando il canto Laudato Sii in omaggio al proprio 'padre'. Un evento raro accaduto solo quattro volte in otto secoli. “Il custode – ha detto padre Enzo Fortunato a Tv2000, direttore della Rivista San Francesco di Assisi - ha convocato tutte le famiglie francescane presenti ad Assisi, si è vissuto un momento di preghiera e ci si è recati in pellegrinaggio nella cripta di san Francesco. È stato come rivedere la scelta della nostra vita, come rivedere il papà che ci attendeva per incoraggiarci nel cammino, per andare avanti. È stato un silenzio molto forte che ha accompagnato questi momenti. Il custode ha comunicato con una riunione solenne, ci ha detto che era arrivato il tempo per verificare le condizioni del corpo di san Francesco, doveva avvenire tutto in gran segreto per non creare clamore”. Alla ricognizione insieme a Padre Mauro Gambetti, custode Sacro Convento di Assisi, ha preso parte l'unico laico, il professore Nicolò Valentino Miani, il medico che ha guidato le tre ricognizioni del 1978, 1994 e l'ultima del 25 marzo scorso, che ha constatato che negli ultimi 37 anni non vi siano stati cambiamenti di rilievo e che il corpo sia in buona conservazione. All'interno del Convento l'inviato di Tv2000 ha incontrato “Purtroppo del corpo del santo – ha raccontanto padre Vladimiro Penev, 89 anni, che ha assistito all'ultima e alla prima ricognizione del 1978 - era rimasta allora soltanto la cenere, le ossa erano dentro la cassa. A quei tempi hanno raccolto tutta la cenere che era dentro la cassa e l'hanno messa in un'ampolla. E mi ricordo che in quei tempi c'erano gli esercizi spirituali, vi erano tanti frati cappuccini, padri francescani dell'Osservanza e con grande commozione ci siamo riuniti attorno. Una emozione durata giorni”. “I medici che hanno esaminato il corpo – ha aggiunto padre Vladimiro - ci hanno detto che da queste ossa si vede proprio che san francesco aveva grandi dolori ai piedi. I suoi piedi erano diventati a forma di barca, inarcati per non sentire il dolore sulla punta dei piedi. Santa Chiara infatti gli aveva realizzato delle pantofole molto spesse, ora esposte tra le sue reliquie, per non toccare per terra e avere dolore. Siamo suoi figli e la cosa più bella e vedere la tomba del proprio padre”.

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