Marc Chagall, "Crocifissione bianca"
Venerdì Santo è il giorno dei grandi interrogativi: perché il male, perché il dolore innocente, perché la sofferenza? Domande che trovano risposta nella Croce solo se la si guarda nella prospettiva della Risurrezione. Se il Venerdì Santo è già illuminato dalla Pasqua.
Turoldo e il vuoto del Venerdì Santo
Sono le inquietudini che hanno segnato il percorso, il cammino spirituale, culturale, umano di padre David Maria Turoldo (1916-1992), presbitero, teologo, filosofo e poeta che arriva a scrivere:
«No, credere a Pasqua non è
giusta fede:
troppo bello sei a Pasqua!
Fede vera
è al Venerdì Santo
quando Tu non c’eri
lassù.
Quando non una eco
risponde
al suo grido
e a stento il Nulla
dà forma
alla Tua assenza».
Mettere in fuga la morte
Ma proprio la croce è il luogo in cui si manifesta in modo più tragicamente chiaro l’amore di Dio per l’uomo. Cristo infatti è venuto nel mondo per vincere la morte. Ancora Turoldo.
«Tu sei venuto tra noi
per mettere in fuga la morte
per snidare e uccidere la morte.
Anche a Te la morte fa male
per questo sei amico
di ognuno segnato dal male
e ogni male
Tu vuoi condividere».