sabato 13 settembre 2014
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Il 14 febbraio Vanessa non può partecipare all’incontro di Papa Francesco con i fidanzati. Deve lavorare, il suo capo è fuori dall’Italia, niente ferie. Tutto il giorno sta con la testa altrove, a pensare a quella piazza San Pietro piena di innamorati, dove avrebbe voluto essere anche lei. La sera va in parrocchia, a Santa Maria Stella Maris a Ostia, dove frequenta il corso prematrimoniale. Piange, tanta è la delusione. Ma poi si fa forza e al parroco, in chiesa, dice: «Vorrà dire che la prossima volta che avrò occasione di vedere il Papa, lo vedrò più da vicino». Qualcuno, lassù, ha ascoltato la sua preghiera, perché domani mattina Vanessa Errera e il suo fidanzato Michele Palmisano saranno uniti in matrimonio da papa Francesco, nella Basilica di San Pietro.«Quando mi hanno chiamato per dirmi che c’era questa possibilità ero a pesca – ricorda Michele – e quasi non ci credevo, ho avuto una specie di shock!». Ride, Michele, trent’anni come la sua promessa sposa, conosciuta all’asilo. «Ma poi ci siamo persi di vista e ritrovati più grandi», assicurano. La loro storia d’amore dura da sette anni. «Michele – racconta Vanessa – a Capodanno dell’anno scorso mi ha portata a Parigi in vacanza. E davanti alla Torre Eiffel mi ha chiesto di sposarlo». Per le loro nozze avevano immaginato una cerimonia intima, con i familiari e gli amici di sempre, nella chiesetta di via del Casaletto nel convento delle carmelitane scalze, di cui fa parte la zia di Michele. E invece si ritroveranno nella Basilica più grande del mondo, tra i marmi di Michelangelo, Bernini e Canova. «L’emozione sarà tantissima, ma credo che la chiesa in cui ci si sposa sia indifferente, quello che conta è il Sacramento – riflette la giovane –. Sono sempre stata convinta che Michele me lo abbia fatto incontrare Gesù... Il nostro amore è cresciuto giorno dopo giorno e il Signore ha protetto la nostra storia fin dall’inizio».
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